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Alatri, in consiglio le demolizioni delle case abusive: ecco cosa è stata deciso

Sale la preoccupazione per gli abitanti di questi edifici. In aula opposizioni divise su questo punto

Tanti i punti all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio Comunale di Alatri ma il più sentito e più discusso non poteva non esser il punto riguardante le demolizioni, in particolare la delibera con cui si approvava un atto di indirizzo, che serviva a fare chiarezza su un tema delicato.

E’ stato un lavoro lungo e non semplice, tanto che l’amministrazione si è dovuta avvalere della consulenza di un legale. Ormai è noto che nel territorio di Alatri ricade un numero abbastanza importante di abusi riguardanti svariate tipologie di costruzioni, molti dei quali sono arrivati a sentenza definitiva: ciò significa che le costruzioni in questione devono essere demolite.

E questo è il punto di caduta, che purtroppo innesca in coloro che sono coinvolti e cioè i proprietari grande preoccupazione e a volte disperazione. Per mesi si è discusso su questi problemi, arrivando alla conclusione che ci si doveva dotare di un atto di indirizzo attraverso il quale dare delle indicazioni agli uffici competenti, su come agire e comportarsi riguardo questi abusi. L’approvazione della delibera di indirizzo infatti tiene conto di quanto stabilisce la legge in materia e di quanto stabilito in un precedente protocollo d’intesa, stipulato dalla procura e da molti sindaci del territorio.

“Sul delicato argomento – spiega l’amministrazione comunale in una nota stampa - c’è stato un confronto tra maggioranza e opposizione con la volontà di arrivare a delle conclusioni condivise. Ci vorrebbero molte pagine di giornale per spiegare il tutto, ma va precisato che è emerso fin da subito che le opposizioni su questo argomento si sono fortemente divise. L’onorevole Antonello Iannarilli  fin da subito ha collaborato su questo argomento, invitando l’intero consiglio comunale a riflettere su alcune questioni, sollevando dubbi e suggerendo alcune cose che si sarebbero potute fare; a tal proposito ha inoltre presentato degli emendamenti di modifica per la delibera in discussione; per mettere a punto tutto ciò, il presidente del Consiglio Fausto Lisi, su richiesta del capogruppo Massimiliano Rossi, sospendeva la seduta per approfondire gli argomenti e le proposte fatte.

Le non proposte di alcuni componenti della minoranza

Il fatto politico che emerge è che alcuni componenti della minoranza e ci riferiamo ai consiglieri Enrico Pavia, Tarcisio Tarquini e Gianluca Borrelli, al di là di inutili chiacchiere fatte anche in maniera strumentale e demagogica, non hanno saputo fare proposte concrete; piuttosto si sono nascosti, anzi sono scappati di fronte all’assunzione di responsabilità, non votando a favore della delibera presentata e addirittura uscendo dall’aula durante l’operazione di voto.

Molto diverso è stato il comportamento dei consiglieri Antonello Iannarilli, Roberto Addesse e Maria Teresa Graziani che non solo hanno votato a favore della delibera presentata ma addirittura hanno contribuito in maniera concreta alla stesura definitiva del dispositivo stesso. I cittadini sapranno giudicare chi si è assunto delle responsabilità e chi invece, ripetiamo, è scappato di fronte ad un argomento così importante, come hanno fatto i consiglieri Pavia, Tarquini e Borrelli. Concludiamo dicendo che l’atto di indirizzo votato non vuole illudere nessuno; sicuramente servirà a fare una catalogazione di questi abusi e certamente nei prossimi giorni verrà spiegato nei dettagli l’intero dispositivo”.    

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