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Politica

Andrea Amata, dalla sconfitta di Filettino all'uscita dalla Provincia

I risultati ottenuti dalle elezioni non gli permettono di restare nel Consiglio dell'ente di piazza Gramsci

Andrea Amata dovrà rinunciare al suo posto in Consiglio provinciale. Solo qualche settimana fa, era il 21 maggio, Amata aveva ufficializzato la formazione del gruppo consiliare Lega Salvini Premier, ora invece, all'indomani della sconfitta elettorale dovrà abbandonare l'ente di piazza Gramsci.

Un rischio azzardato

Un epilogo che in realtà non è altro che il frutto di un rischio che lui stesso ha voluto correre, sicuramente ponderato ed affrontato mettendo al primo posto la passione per la politica, ma che però gli è costato caro. Prima le dimissioni da vicepresidente della Provincia per aderire al partito del Carroccio, poi la scelta di non ricandidarsi a consigliere del suo Comune, Atina, bensì a Filettino a sostegno del candidato Paolo De Meis, in un paese ben distante dalla sua bella Valle di Comino.

La sconfitta elettorale

E qui il risultato ottenuto, appena 10 voti, che ovviamente vanno anche proporzionati al numero degli aventi diritto al voto filettinesi, poco al di sopra dei 400. Sta di fatto che, non essendo più consigliere comunale, dovrà lasciare il posto anche nel Consiglio provinciale, non ad un collega della Lega ovviamente ma di Alternativa Popolare, si perchè all'epoca venne eletto con la lista del partito di Alfredo Pallone. A "rimpiazzarlo", almeno temporaneamente, sarà il vicesindaco di Morolo, Angelo Costantini. 
 

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