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Anagni, troppi punti oscuri sul caso Eurozinco

Abbruzzese (FI): "Si faccia chiarezza sul suo destino"

Praticamente ogni giorno in provincia di Frosinone si apre una vertenza occupazionale da parte di qualche fabbrica che rischia la chiusura con conseguente perdita di posti di lavoro

Risposte concrete per le maestranze

“E’necessario quindi che i 73 lavoratori della Eurozinco abbiamo delle risposte concrete per quanto concerne le loro spettanze e soprattutto sul futuro del sito produttivo sito nell'area industriale del Comune di Anagni.  Come al solito sia la Regione Lazio che il governo centrale non riescono a garantire i diritti dei lavoratori e seguire con cognizione tutti i processi legati alla possibile tutela dei livelli occupazionali". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e Presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

Da leader unico a gestione fallimentare

"Lo stabilimento Eurozinco Spa, controllata da Pali Italia SpA, era leader unico sul territorio per la zincatura di strutture metalliche, un'attività fiorente con apprezzabili potenzialità di sviluppo  addirittura nel 2011 fatturava ben 12 milioni di euro. Secondo i sindacati però dal 2012 al 2015, pur tenendo presente un lieve calo della produzione, dovuto, ovviamente, alla congiuntura economica negativa, è stata evidente una gestione aziendale, sia sul piano industriale che finanziario molto discutibile”.

Debiti per 9 milioni di euro inspiegabili

Circostanza che ha causato un drastico peggioramento del conto economico con un indebitamento di circa 9 Mln di euro. Inevitabile quindi l'istanza di fallimento da parte della società. Non si discute del percorso storico che ha portato fino ad oggi dove gli ex lavoratori sono sull'orlo della protesta considerata la brusca frenata che c'è stata per l'acquisizione dello stabilimento da parte di una nuova società, ma credo che sia opportuno che le istituzioni vigilano su questo processo affinché il sito possa tornare a produrre e con esso gli operai al proprio posto di lavoro.

Gli operai non ricevono lo stipendio dal Maggio scorso

C'è da sottolineare inoltre che i 73 lavoratori devono ancora ricevere gli stipendi di maggio, giugno e luglio 2015 oltre al trattamento di fine rapporto e altri emolumenti, nonostante dalla vendita dei prodotti finiti in magazzino siano stati incassati più di 800.000 euro. È indispensabile che l'assessore al lavoro Valente chieda la convocazione di un tavolo di confronto presso il Mise al fine di monitorare i processi di acquisizione della Eurozinco da parte della nuova società e che vengano elargite agli operai le loro spettanze, come la giusta tutela per quanto concerne il proprio posto di lavoro" ha concluso Abbruzzese

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