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Cassino, Petrarcone 'maledice' il PD e non sosterrà Enzo Salera al ballottaggio

L'ex candidato a sindaco restituisce la tessera e in una lettera ai cittadini parla di 'tradimenti, voltafaccia e delusioni'

Giuseppe Golini Petrarcone, Peppino per tutti, ha finalmente rotto il silenzio dopo la sconfitta elettorale al primo turno. Il candidato a sindaco di ua coalizione civica non è riuscito ad arriva al ballottaggio per poco meno di duecento voti. Un fatto che ha lasciato l'amaro in bocca e che a pochi giorni dal ballottaggio tra Mario Abbruzzese ed Enzo Salera, il primo rappresentante del centro destra mentre il secondo del centro sinistra, lo ha portato a confrontarsi con gli oltre seimila cittadini che lo hanno votato.

La lettera

Cari elettori, in questi lunghi giorni che ci separano dal ballottaggio di domenica prossima, fra un colpo di scena e l’altro, ho avuto il tempo di riflettere sul mio percorso politico. Sono stato il primo sindaco eletto con la L. 81/93 (elezione diretta del sindaco). Ottenni  il 71,5 % dei consensi, con una coalizione civica che al ballottaggio si apparentò con l’allora PDS. Amministrai i successivi quattro anni con risultati lusinghieri. Ma, nell’approssimarsi della consultazione del 1997, l’allora vertice del PDS decise di preferire alla scontata riproposizione del sindaco uscente, l’allora vice-sindaco Giuseppe Moretti. In conseguenza di tale decisione l’intero centro-sinistra si divise in ben cinque proposte autonome e, nonostante il totale dei voti dei candidati del centrosinistra superasse il 50%, fu eletto sindaco il forzista Tullio Di Zazzo. Una volta caduta, nell’agosto del 2000, l’amministrazione Di Zazzo, dopo un lungo periodo di commissariamento, da Frosinone si decise di preferire, nel lotto degli aspiranti candidati a sindaco, il senatore Angelo Picano. Nonostante questa ulteriore bocciatura, nelle elezioni amministrative del 2001 mi candidai nella lista dei Democratici di Sinistra (DS). Nelle successive elezioni amministrative del 2006, dove pure era in ballo il mio nome per la candidatura a sindaco, sempre perché coerente con i miei trascorsi politici, mi candidai a consigliere nella lista “Oltre”, a sostegno del candidato a sindaco di una parte del centro-sinistra di Attilio Perna. E’ superfluo ricordare che in queste ultime due  tornate elettorali fu eletto sindaco al primo turno il candidato  del centro-destra, Bruno Vincenzo Scittarelli.

La vittoria del 2011

E veniamo alle elezioni amministrative del 2011, che seguivano un altro lungo periodo di commissariamento. In quella elezione la mia candidatura fu sostenuta dall’allora segretario nazionale dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro, il quale portò avanti quella proposta in contrasto con i rappresentanti nazionali degli Enti Locali del PD, che scelsero di candidare la Dott.ssa Iris Volante in un’altra coalizione di centro-sinistra. Fui eletto sindaco, grazie soprattutto allo straordinario successo personale, avendo raccolto circa 2500 voti in più delle quattro liste che sostenevano la mia candidatura. Ho amministrato per i successivi cinque anni con grandi risultati amministrativi per la città di Cassino, contribuendo nel 2014, in modo determinante, alla elezione del Presidente della Provincia Antonio Pompeo.

Il tradimento

Nelle elezioni amministrative del 2016, nonostante il Partito Democratico di Cassino avesse votato per il sostegno alla mia candidatura, i vertici del PD di Frosinone non diedero il simbolo del partito alla mia coalizione. L’esito di quelle elezioni ci è purtroppo ben noto ed il sottoscritto non fu eletto sindaco, non certo perché bocciato dall’elettorato, ma perché vittima del cosiddetto “fuoco amico”, e cioè di molti esponenti che facevano riferimento al centro-sinistra e che ora si trovano candidati nella coalizione del candidato sindaco Enzo Salera. Nelle elezioni del 2019, nelle quali il candidato naturale del centro-sinistra doveva essere il sottoscritto, è spuntata la candidatura a sindaco di Enzo Salera, guarda caso sostenuta proprio da quella parte del PD che ci aveva votato contro nel 2016.
Questa, dunque, è la mia storia nella sinistra, la storia di un costante impegno, dedizione e fedeltà, in nome dei quali ho sacrificato tanto, perfino la storia politica liberale della mia famiglia.
Nonostante ciò, dopo anni di assiduo servizio, la mia militanza è stata ripagata con voltafaccia, delusioni, falsità e tradimenti, e proprio da quella sinistra che oggi ha la pretesa di governare questa città. Nel 2011, il mio nome, garanzia di onestà, equilibrio e pace sociale  convinse anche la Cassino moderata. In questa tornata elettorale la sinistra ha preferito mettere da parte me e tutti i valori virtuosi che ho sempre rappresentato, preferendo integralismi, logiche di partito, spartizione di poltrone, personalismi ed interessi economici di gruppi organizzati.

Solo per amore

Cari elettori, per amore della mia città sono sceso in campo ancora una volta, per risollevare il nostro territorio da logiche lobbistiche, di chi, con toni arroganti e minacciosi promette epurazioni ed espulsioni, pur di accaparrarsi poltrone e potere nella nostra Cassino.
E’ per amore ancora che oggi, con profonda convinzione, prendo le distanze da chi è solito tradire e che, anche in queste ore, va dicendo che il sottoscritto sarebbe andato a chiedere prebende per se e forse per qualche amico. Io chiedo solo rispetto e  considerazione per chi rappresento. Bugiardi, oltre che traditori. Questa presa di coscienza e di distanza mi impone di restituire agli organi competenti del PD la mia tessera di partito, così togliendoli anche dall’imbarazzo e dall’incombenza di procedere alle espulsioni, fino ad oggi solo annunciate. Per ultimo, e con grande emozione, ringrazio di cuore tutti voi, 5.805 elettori, che avete riposto in me fiducia, considerazione ed affetto.
Valga questa mia ultima sofferta esternazione come definitivo allontanamento da una parte politica che non ha mai tenuto in considerazione il valore aggiunto dei miei affezionati elettori  Con amore!
 

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