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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Castrocielo

Castrocielo, il gruppo di opposizione diffida Acea

L’acqua oramai arriva con il contagocce ed i cittadini sono sempre più “stressati”

Il gruppo consiliare Uniti per Castrocielo ha diffidato Acea. La penuria d’acqua che attanaglia ormai da troppi mesi Castrocielo, e che non accenna a finire nonostante sia ormai sopraggiunto l’inverno, ha portato la pattuglia di opposizione del consiglio comunale del paese ad inviare ad Acea un vero e proprio aut aut.

Troppe le criticità

Le criticità che si leggono nella diffida attengono sostanzialmente a due aspetti: il mancato rispetto delle fasce orarie garantite da Acea stessa nei suoi comunicati, il che sta a significare che spesso molti cittadini di Castrocielo devono fare a meno dell’acqua dalle 15 alle 8 del giorno successivo, e, in secondo luogo, la mancanza di turnazione, e questo vuol dire che è stato riscontrato che le zone in cui il servizio è interrotto sono sempre le stesse, in altre parole una metà del paese ha sempre l’acqua, l’altra metà non la ha quasi mai. 

La richiesta

Sulla base di tali problematiche, i consiglieri di Uniti per Castrocielo, sostenuti da quella parte di popolazione stufa di stare senz’acqua persino in inverno, hanno chiesto, nel caso in cui non fosse possibile l’integrale ripristino del servizio, almeno una turnazione più equa che, interessando tutte le zone del paese, garantisca più acqua per tutti e soprattutto per più tempo. Il problema è che di diffide e di richieste ad Acea negli ultimi mesi ne sono arrivate molte, e nonostante questo, la situazione è la stessa da questa estate.
Allora i rappresentanti del gruppo di opposizione castrocielese hanno trasmesso la diffida, esponendo le stesse problematiche manifestate ad Acea, anche alla Procura della Repubblica di Cassino, chiedendo eventuali interventi nel caso fossero ravvisati illeciti di competenza della Procura.

Disparità nel trattamento nelle varie zone

Il fulcro dell’intervento dei consiglieri è proprio la disparità di trattamento tra le varie zone del paese, poiché, fanno sapere, un conto è mettere a disposizione la poca acqua che c’è, un altro è garantire un servizio equo e soprattutto equamente distribuito, a tutti, visto e considerato che, coloro che non hanno beneficiato del servizio in questi mesi si ritroveranno a pagare le stesse somme di coloro che invece non hanno risentito dell’interruzione dell’erogazione.

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