“Sulla società SAF che gestisce l'impianto di rifiuti di Colfelice si è scatenata la solita bagarre politica, con lotte tra correnti e partiti per decidere il nome del nuovo Presidente. Peccato che si parli solo di nomi e competenze, quando la vera questione resta quella di decidere che cosa dovrà essere la futura società SAF, quali obiettivi dovrà centrare e con quale piano industriale. Insomma, più che giocare alla solita lotteria di nomi tirando la giacchetta ai sindaci, è necessario definire e consegnare un mandato chiaro al futuro dirigente SAF”. Così Daniela Bianchi, Consigliera regionale del Lazio del gruppo "Insieme per il Lazio" e  componente della Commissione Ambiente della Pisana, in merito alla nomina del nuovo presidente della società pubblica SAF proprietaria dell'impianto di rifiuti TMB di Colfelice 

Giusta l’iniziativa del sindaco Sacco 

“Ben venga quindi l'iniziativa del Sindaco di Roccasecca Giuseppe Sacco che prima di parlare di eventuali nomi, ha inviato a tutti i sindaci una proposta contenete le linee programmatiche per definire la nuova mission della SAF. Un documento a cui il nuovo presidente SAF dovrà attenersi”.  

Questo l’atteggiamento giusto

E’ questo l’atteggiamento giusto che permetterà all'impianto TMB di innovarsi, gestire un corretto quantitativo di rifiuti e  garantire la tutela della salute pubblica e dei suoi lavoratori. Senza questi elementi, parlare di SAF rischia di trasformarsi in un vecchio teatrino politico. Un gioco delle parti tra personaggi politici che fingono di litigare pubblicamente, ma che poi sottobanco lavorano alla solita spartizione di poltrone.