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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Di Maio e Zingaretti in aiuto della Ciociaria, firmato l'atteso accordo di programma

Sottoscritto il documento che mira alla reindustrializzazione dell'area di crisi complessa nel nord della provincia

“È quella di oggi una giornata importante per la nostra provincia. - commenta il presidente della provincia Antonio Pompeo - La firma dell’Accordo di programma per la reindustralizzazione dell’Area di crisi di Frosinone-Anagni ha diversi significati: in primo luogo vuol dire che anche da noi si può fare impresa, che ci sono gli strumenti per investire e che questi strumenti sono arrivati grazie allo sforzo e al lavoro di un intero territorio.

Da protesta a proposta

Tutto il percorso è partito nella sede della Provincia di Frosinone ormai tre anni fa. Da una parte c’era un territorio e una importante fetta della popolazione che viveva una situazione di disagio, dall’altra c’era un ente, la Provincia, che su tali temi, il lavoro e lo sviluppo, non aveva competenze dirette ed era nel pieno di un processo di riforma, in attesa di essere cancellata. Di fronte alle legittime esigenze dei nostri cittadini e delle imprese, non abbiamo rivolto lo sguardo dall’altra parte, ma abbiamo accettato la sfida, abbiamo ascoltato la protesta e l’abbiamo trasformata in proposta. Ne è nato prima una tavolo con tutte le istituzioni locali e poi un appello dei sindaci per l’emergenza lavoro in provincia di Frosinone, sottoscritto da 76 primi cittadini, nel quale si richiedevano misure speciali.  

Progetto di rilancio

Il Consiglio provinciale a maggio 2016 ha deliberato la richiesta alla Regione Lazio dell’istituzione dell’Area di crisi complessa che è stata decretata dal Mise a settembre 2016. Grazie a questo lavoro sono stati prorogati ogni anno gli ammortizzatori sociali e ora arriva la possibilità di creare sviluppo e occupazione, buona occupazione. Certo non è un vanto essere un territorio dichiarato area di crisi, ma di fronte allo stato delle cose, comunque abbiamo messo in campo un progetto di rilancio che oggi ha uno strumento in più, l’Accordo di programma.

Si entra nel vivo

Il lavoro non è finito con la sottoscrizione del documento, anzi inizia adesso la parte più difficile. Trasformare questo strumento, in risultati concreti in termini di investimenti. Investimenti efficaci e ricadute per l’economia e l’occupazione, evitando gli errori che sono stati commessi nel passato. L’Accordo di programma sottoscritto nel 2013 ci ha insegnato qualcosa e dobbiamo tenerne conto.

Già in sede di definizione del PRRI, Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale, la Provincia di Frosinone ha fatto la sua parte. Ha chiesto di estendere l’accordo alle piccole e medie imprese che erano state escluse nel 2013 e che rappresentano l’ossatura del nostro sistema imprenditoriale. Ha richiesto che una parte dell’accordo prevedesse la riqualificazione del sistema delle infrastrutture  a servizio dei siti produttivi. Ha evidenziato che la reindustrailizzazione deve avvenire mettendo al centro la tutela ambientale, in quanto buona parte del territorio che comprende il Sistema lavoro Frosinone- Anagni rientra nel Sin Valle del Sacco, puntando in primo luogo sull’economia circolare.

Un ruolo attivo

Rispetto a tali necessità la Provincia dovrà avere un ruolo attivo anche in corso di attuazione del progettoRispetto agli ambiti di intervento – chimico-farmaceutico, automotive, meccatronica, economia circolare, aerospazio e turismo – è assolutamente necessario che i bandi e i progetti vedano il territorio recitare una parte da protagonista. L’errore del 2013 è stato quello di aver spostato la cabina di regia di questa fase essenziale fuori dalla nostra provincia e questo ha impedito l’efficacia dei progetti.

Invece, siccome è stato il territorio a promuovere questa opportunità, è giusto che sia il territorio a verificarne lo stato di attuazione. Rispetto al risultato di oggi, la sottoscrizione dell’Accordo, mi sento di rivolgere in primo luogo un ringraziamento proprio a tutti gli attori territoriali, dai sindaci alle organizzazioni sindacali e datoriali, ai consorzi industriali, ai lavoratori.

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