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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Fiuggi, la Girolami sbotta: "la faccia da salvare non era mia ma quella di qualcun altro"

Non si placano le polemiche sulla nomina dell'assessore di Fiuggi nel Cda dell'Egato

È finita al centro di una bufera politica per la nomina nel CDA dell'Ente Egato. Simona Girolami, assessore del Comune di Fiuggi, non ci sta a passare da martire e replica duramente ai vertici regionale e provinciale della Lega dopo la cacciata dal partito.

"Ed ora basta! Ho sentito ricostruzioni fantasiose, attacchi personali, illazioni strumentali ed ogni sorta di porcheria pur di stravolgere i fatti e nascondere una pratica politica indifendibile. Non ho mai, e ribadisco mai, chiesto nulla di personale al mio oramai ex partito - sbotta la Girolami - mai una carica o un’agevolazione personale, le mie istanze sono state sempre rivolte esclusivamente alla crescita del mio territorio e della collettività, mi vanto di questo e lo grido a gran voce nella certezza che nessuno mai potrà contestarlo.

Ed anche questa volta è stato così, senza alcuna personale richiesta il mio ex partito mi ha proposto la candidatura nel Cda dell’Egato, nella convinzione che l’ente dovesse rappresentare la pluralità delle posizioni politiche, e il livello regionale del partito l’ha concordata ed approvata ritenendomi rispondente per requisiti personali e professionali.

Il tutto è rimasto valido sino alla mattinata delle elezioni presso il Palazzo Provinciale quando mi veniva riferito di un accordo politico nelle more sopraggiunto che, a quel punto, imponeva la mia decapitazione.
Ma il meglio di questa pantomima arriva subito dopo, quando il partito prende addirittura una posizione contraria alla costituzione dell’Ente stesso, definendolo come un carrozzone di poltrone giammai (!) approvato ed anzi sempre osteggiato dalla Lega.

In quel contesto evidentemente mi si chiedeva di salvare la faccia a qualcun altro a discapito della mia, avrei dovuto rappresentare pubblicamente di essere stata colpita da delirio? di aver ingannato i sindaci della Provincia, di aver agito di mia iniziativa e pertanto per scopi puramente personali?

Tradotto in termini spiccioli il danno collaterale è sempre ammesso e a discapito di chiunque, nulla importa se la Girolami deve perdere la faccia, deve essere politicamente bruciata e privata di rispettabilità dinnanzi a tutta la Provincia di Frosinone, l’importante è salvaguardare l’accordo politico dell’ultimo minuto.
E dopo tutto questo, oggi, del tutto inverosimilmente, si contestano proprio a me i principi di lealtà, correttezza, trasparenza, dignità, etica e morale. Mi fa sorridere!

Un partito prima di tutto è fatto di persone, e nessuno può arrogarsi il diritto di metterle alla berlina pubblicamente, indipendentemente dal ruolo maggiore o minore ricoperto, questo l’insegnamento che ho ricevuto io e che non mi permette di votarmi a martire restando in silenzio".
 

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