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Question time, si cambia registro. Lunedì riunione dei capigruppo per discutere le modifiche

Domande in forma scritta consegnate agli assessori alcuni giorni prima della seduta e non formulate in diretta, ecco cosa ne pensano i consiglieri comunali di Frosinone

Il Question time, così come è concepito, proprio non funziona. Ogni seduta si trasforma in una bagarre, esempio pratico quanto avvenuto mercoledì scorso quando l'opposizione, per protesta contro le ripetute assenze degli assessori, ha abbandonato l'aula. Per questo il presidente del Consiglio comunale di Frosinone Adriano Piacentini, ha convocato per lunedì pomeriggio, la conferenza dei capigruppo per discutere sulla modifica del regolamento. La bozza di revisione è stata preparata dal capogruppo di Forza Italia, Danilo Magliocchetti, incaricato del compito dai capigruppo già lo scorso aprile.

La variazione riguarderebbe il modo in cui verranno proposte le interrogazioni e le interpellanze, non più in forma orale con risposta immediata bensì in forma scritta recapitata agli assessori qualche giorno prima della seduta, secondo il modello adottato dalla Camera. 

Tutti d’accordo sulla necessità di cambiare registro?

Chi più chi meno. C’è chi lo considera un modo per snellire le sedute e garantire la presenza degli assessori, chi invece lo considera un rischio che limiterebbe il numero di domande per consigliere e che ridurrebbe di molto i confini del confronto politico. Al momento non si conoscono gli esatti contenuti della bozza che verrà esaminata lunedì, ma qualche idea in merito i consiglieri se la sono fatta.

I pareri

Per la consigliera d'opposizione Fabiana Scasseddu la nuova proposta "va bene se serve a garantire risposte certe e valide da parte degli assessori, ma non deve essere un alibi per giustificare l'assenza di coloro alle quali non vengono rivolte le domande. Essere presenti ai Consigli comunali è un dovere - continua - tutti devono partecipare dall'inizio alla fine. Il Question time è previsto ogni primo mercoledì del mese, c'è tutto il tempo per organizzarsi con i propri impegni e poter essere presenti in aula nel rispetto della cittadinanza che ci ha dato fiducia". "Mi auguro che il numero delle domande da poter presentare non si limiti a due, così come mi è sembrato di capire in questi giorni, e che la nuova formula non rischi di ridurre tutto ad un discorso asettico, circoscritto alla mera domanda, senza l'opportunità di poter dar vita ad un confronto attivo e partecipato in aula. Ciò andrebbe a ledere anche l'interesse da parte dei cittadini". 

"Il question time come è previsto attualmente può funzionare, così come ha funzionato in passato - dichiara il consigliere di Fratelli d'Italia Marco Ferrara - il vero problema è che molti assessori e dirigenti non intervengono nell'assise. Presentare delle domande scritte non sarebbe una novità perchè il regolamento già lo prevede, l'unica modifica sarebbe che poi la risposta verrebbe discussa in Consiglio dopo che l'assessore ha avuto la possibilità di leggerla e quindi ha avuto tempi e modi per documentarsi approfonditamente. Ciò non occorrerebbe, però, se gli assessori frequentassero in modo assiduo gli uffici. Sarebbero in grado di rispondere alle interrogazioni orali, se non a tutte almeno a buona parte di esse. Per far funzionare il Qustion time occorre innanzitutto la volontà politica". 

Per il consigliere di Frosinone in Comune, Stefano Pizzutelli: "L'obiettivo è avere una risposta ufficiale in consiglio, laddove ora o non c'è risposta o non c'è proprio l'interlocutore. Quindi qualsiasi modifica porti a questo risultato va bene".

Molto cauto è parso il capogruppo del Pd Angelo Pizzutelli che preferisce aspettare di conoscere il contenuto della bozza prima di pronunciarsi precisando, però, che "le cose come sono non funzionano e che si rende obbligatoria una modifica dell'impianto statutario. Il nodo da sciogliere - aggiunge - sarà tra il depositare preventivamente le interrogazioni in segreteria e il segnalare le tematiche oggetto di quesiti". Ugualmente prudente sull'esprimere eventuali giudizi o pareri, il consigliere del M5S Marco Mastronardi tra i più attivi ed assidui frequentatori dei QT.

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