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Forza Italia, al via la campagna di tesseramento del "Partito del Sì"

Rigenerare il partito puntando sui giovani e sul contatto con i cittadini, ma mantenendo fermi i suoi punti di rifermento. Ieri la presentazione della campagna con scadenza il 10 gennaio. Obiettivo 1800 tessere

Forza Italia esce dall'isolamento e riparte con la campagna di tesseramento anche in vista del primo Congresso previsto tra metà e fine febbraio che si terrà proprio a Frosinone. Ieri la prima tappa di un tour che vuole toccare tutta la Provincia. Parlare ai cittadini, tornare nei territori, sono le parole chiave della conferenza stampa che si è tenuta nell'Astor Hotel di Frosinone. Forza Italia riparte, riparte dopo il 4 marzo, riparte facendo chiarezza sul suo ruolo all'interno del centrodestra e ribadendo i suoi punti di riferimento.

Scadenza 10 gennaio

Sono state illustrate le modalità per il tesseramento. C'è tempo fino al 10 di gennaio. Si compila il modulo scaricabile da internet e si versa il contributo di 10 euro da pagare con bollettino. A questa la possibilità di tornare al vecchio sistema di essere presenti nelle piazze, comune per comune, così come proposto dal dirigente provinciale, Adriano Roma.

Quattro i relatori: il vice coordinatore nazionale degli enti locali, Mario Abbruzzese; il capogruppo di FI alla Regione Lazio, Antonello Aurigemma; il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli e il coordinatore provinciale Adriano Piacentini. È stato quest'ultimo ad aprire le danze iniziando il suo intervento con un riferimento all'attuale Governo nazionale di cui "non riusciamo a capire quale sia la rotta". Ma nonostante ciò "Siamo tutti d'accordo nel proseguire con un discorso di centrodestra. Noi intanto facciamo del nostro meglio". Come? "Con una serie di incontri per portare questo messaggio di adesione al nostro partito. Entrare sui territori in maniera forte per rafforzare il nostro partito e rendere i rapporti più fluidi con gli alleati per quanto riguarda gli obiettivi che ci prefiggiamo". 

Il partito del Sì e del fare

Ha parlato di rigenerazione, Mario Abbruzzese, attraverso "un contatto diretto con gli aderenti e un modo nuovo di far politica, tra la gente, spiegando ai cittadini qual è il nostro progetto politico. Forza Italia - argomenta - è alternativa alla sinistra, è il perno centrale, in termini di cultura e di impostazione, di un centrodestra che vuole e deve recitare un ruolo a livello nazionale e che ha una posizione importante di consenso elettorale a livello europeo. Vogliamo curare gli interessi degli italiani, rilanciare l'economia del paese, siamo il partito del Sì, del fare, della si Tav, si Tap, delle imprese e delle infrastrutture". 

Partito scalabile

Se questi continuano a rimanere i punti fermi del partito degli azzurri c'è però bisogno di un cambiamento che parta dall'interno. "Questo partito deve diventare scalabile, non può essere più ingessato, deve creare l'entusiasmo nei giovani" anche su quelli che si approcciano per la prima volta alla politica e che non erano nati nel 1994, anno di fondazione di FI. Un partito che premia la meritocrazia e si svincola dalle impostazioni che arrivano dai vertici. 

Democrazia

È stata quindi la volta di Antonello Aurigemma. Per lui il tesseramento è il miglior sistema di fare democrazia e scegliere i propri rappresentanti. "Non è un momento di conta, ma di confronto sull'idea che ognuno di noi ha del partito". Poi il riferimento ai giovani "sempre più ragazzi si avvicinano alla politica e questo per noi è un grande risultato" sottolineando l'importanza che deve rivestire la formazione politica nel loro percorso di crescita.

Il peso sul territorio

Le conclusioni sono state a cura di Pasquale Ciacciarelli che ha parlato della percentuale, quella del 17,6%, ottenuta 8 mesi fa alle elezioni regionali. "Ritengo sia un dato di tutto rispetto e che supera più del doppio la percentuale che Forza Italia ha a livello nazionale. Quella percentuale è indice della nostra forza. Il nostro movimento politico vede nel dinamismo e nella programmazione le sue colonne portanti. Gli amministratori, i dirigenti del nostro movimento politico ed i tanti giovani militanti che rappresentano la futura classe dirigente, sono la nostra ricchezza". Tra i punti toccati anche quello dei rifiuti, all'indomani dell'incendio del Tmb Salario, e della sanità: "Frosinone non può essere trasformata nella pattumiera del Lazio. Sul versante sanità è necessario l’efficientamento dei servizi sanitari sui territori, accanto ad uno snellimento delle procedure burocratiche necessario a consentire ai giovani di fare impresa".

L'obiettivo è quello di raggiungere 1800 tessere nella provincia fi Frosinone e tutti si sono detti fiduciosi. 

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