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Politica Colfelice

D’alessando e Ottaviani a gamba tesa sull'accordo per i rifiuti alla SAF

"Danneggia il nostro territorio. Non vogliamo un protettorato romano"

I rifiuti di Roma accettati dalla Saf, saranno 100 tonnellate al giorno come confermato dal presidente Migliorelli, stanno scatenando la battaglia politica ciociara e scendono in campo i due sindaci di Cassino e Frosinone che stigmatizzano la decisione presa della Saf. 

D’Alessandro non ci sta

“Il presidente della Saf, nonché ex capo segreteria dell’Assessore regionale Buschini non ha perso tempo ed ha già siglato un accordo con l’AMA, la società che gestisce la raccolta rifiuti di Roma per farne inviare 100 tonnellate al giorno nell’impianto di trattamento meccanico biologico di Colfelice. Un accordo fatto sulla pelle dei cittadini ed in barba sia a quanto stabilito l’anno scorso, quando votammo la cessazione dei contratti per la lavorazione dei rifiuti provenienti da fuori la provincia di Frosinone e sia alle tantissime criticità ambientali del territorio”. Lo ha dichiarato il Sindaco del Comune di Cassino.

Troppe assunzioni negli anni passati 

“Purtroppo, le tantissime assunzioni fatte negli scorsi 18 mesi di amministrazione della Società Ambiente Frosinone, sempre targati PD, dove in teoria sarebbe dovuta avvenire, invece, una riorganizzazione e un ammodernamento dell’impianto, hanno appesantito e molto il bilancio della società, tanto da provocarne quasi il tracollo finanziario. A un mese dal voto, però, queste persone non possono essere mandate a casa e non si possono nemmeno aumentare le tariffe. Quindi che si fa? Si pensa bene di continuare a ricevere i rifiuti da Roma, facendo si che questo territorio diventi per antonomasia la discarica della capitale. Così il Movimento 5 Stelle è tranquillo e non da responsabilità, tra l’altro innegabili, al governo regionale e a Zingaretti che oramai pensa soltanto all’election day..

Moratoria elettorale vergognosa e raccapricciante 

Una moratoria elettorale vergognosa e raccapricciante che è sotto gli occhi di tutto. Mi dispiace che alcuni colleghi del Pd, continuino a farneticare e a tirare fuori le motivazioni più fantasiose per giustificare l’ignobile azione che hanno avallato nel corso della scorsa assemblea. Anche perché per quanto concerne il Comune di Cassino non c’è nessuna posizione da sanare e se manca la liquidazione di alcune fatture non è perché si vuole evitare di pagare, ma perché esistono dei seri dubbi sulla legittimità delle somme imputate all’ente che devono essere verificati. La situazione è chiarissima: il Partito democratico ha voluto ed ottenuto i rifiuti della Capitale nonostante quotidianamente la gente si ammali e muoia. Ai posteri l’ardua sentenza”. Ha concluso il Sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro. 

Ottaviani: "la Saf danneggia il nostro territorio".

“Ormai è evidente che la Saf si riproponga, quotidianamente, di danneggiare il nostro territorio – ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani – Probabilmente, la guida della Saf e i sindaci del Pd che hanno diffuso il comunicato autocelebrativo, con il quale gioiscono nel portare 100 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti da Roma, scorrazzando sulle strade della nostra provincia fino all’impianto di Colfelice, dimostrano di essere ormai fuori controllo e di aver perso, anche, il minimo senso civico per la rappresentanza del tessuto provinciale. 

Non vogliamo un protettorato romano 

Del resto, dopo aver fatto le fortune di Acea per 15 anni, in danno dei Comuni della nostra provincia, ora si stanno dedicando anche ad accarezzare amorevolmente i rifiuti della Capitale sperando, magari, che questa cura e dedizione possano farli crescere. Rimane soltanto, per loro, la nuova frontiera del gas e dei servizi elettrici, e poi avranno ultimato il perverso disegno politico di rendere questa provincia un protettorato romano, da sfruttare, come avveniva ai tempi del Colosseo, nei periodi di magra. 

La Saf non ha riconvertito l’attività di trattamento 

In questi anni, la Saf non ha riconvertito, neppure in parte, l’attività di trattamento, limitandosi, nella migliore delle ipotesi, a separare meccanicamente i rifiuti indifferenziati, senza alcuna prospettiva ed attenzione per la nuova realtà dei rifiuti differenziati, continuando a generare costi di esercizio esorbitanti, con consulenze e appalti inutili e, spesso, anche dannosi. Molto presto, come avviene in tutte le aziende commerciali, soprattutto quelle in cui i soci prenderanno altre strade, sarà chiesto agli amministratori conto di come siano stati gestiti e contabilizzati milioni di euro provenienti dalla collettività”.

Rifiuti, Buschini: “su impianti da Roma capitale slide invece di progetti”

“Ieri sera, come chiediamo da mesi, (e come chiede anche lo stesso Ministero dell’Ambiente) Roma Capitale ci ha inviato della documentazione sul tema impianti e localizzazione degli stessi. Purtroppo non si tratta dei progetti tanto attesi, bensì di n.42 slide (22 per l’impianto di Casl Selce + 20 per quello di Cesano) che raccontano la bontà del compostaggio. Lo prendiamo come un utile contributo intellettuale, ma rimaniamo in attesa dei veri progetti. Progetti veri, firmati da professionisti abilitati, corredati di tutta la documentazione prevista dalla legge e che Ama ben conosce avendo depositato in Regione, nel 2015, il progetto per l'impianto di compostaggio a Rocca Cencia. L’amministrazione capitolina presenti subito documentazioni serie e la Regione si attiverà immediatamente per esaminarle ed approvarle celermente. Ma se Roma Capitale continua a pensare che i progetti debbano essere presentati ai blog e ai social network sbagliano, perché Facebook non è abilitato per le autorizzazioni per impianti di compostaggio". Lo dichiara in una nota l’Assessore Regionale ai Rifiuti e all’Ambiente, Mauro Buschini.

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