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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Question Time, è scontro acceso tra sindaco Ottaviani e consigliere Savo

L'incendio della Mecoris continua ad infiammare il dibattito. Si chiedono spiegazioni sull'assenza del Comune alla Conferenza dei servizi del 2016. Il sindaco replica sulle effettive competenze degli Enti

L'incendio della Mecoris torna in Aula. Se n'è parlato di nuovo durante la seduta del Consiglio comunale dedicata al Question Time, assemblea che ormai è caratterizzata dalla lunga attesa dei cittadini, interessati a partecipare, fuori dal portone d'ingresso della Sala consiliare. Dopo quasi un'ora dall'effettivo orario previsto per l'inizio dei lavori si dà inizio alle domande da parte dei consiglieri. Il primo a prendere la parola è il consigliere comunale e provinciale Vincenzo Savo e sin da subito si accendono i toni. La premessa del suo intervento non è gradita al presidente del Consiglio Adriano Piacentini. Savo accenna a quanto avvenuto nell'ultima seduta quando, a parer suo, non gli è stata data la possibilità di intervenire nella prima parte dedicata all'informativa del sindaco sull'incendio e la carrellata di domande rivolte dai cittadini. Prende il via il botta e risposta che si trasformerà in uno scontro infuocato tra Savo e il sindaco Ottaviani tanto da scorgere la possibilità che dall'aula consiliare si potrebbe proseguire addirittura in un'aula di tribunale. 

Il sopralluogo

Il consigliere d'opposizione introduce la domanda che verterà sulla Conferenza dei Servizi del 2016, parlando del sopralluogo effettuato nel sito sequestrato insieme ad un funzionario Asl, Polizia Provinciale e Carabinieri Forestale, e tecnici dell'Arpa. "La situazione è seria e preoccupante. All'esterno dell'azienda sono stipati una quantità incredibile di rifiuti bruciati, esposti alle intemperie ed al rischio di ulteriori incendi. Pertanto è necessaria la messa in sicurezza ed il ripristino dell'area impedendo ulteriori danni all'ambiente ed alla salute pubblica".

Conferenza dei Servizi

Ma il nodo cruciale del dibattito ruota attorno all'assenza del Comune alla Conferenza dei Servizi. Per Savo in quell'occasione l'ente avrebbe potuto esprivere parere contrario sia sul piano commerciale che urbanistico evitando la localizzazione dell'impianto all'interno del perimetro comunale. "Il Comune avrebbe potuto fare obiezioni  - tuona il consigliere - Abbiamo delle responsabilità morali nei confronti della cittadinanza sul tema ambiente".

Competenze

Ottaviani replica chiarendo l'effettiva posizione e competenza dei vari Enti chiamati ad esprire il proprio parere, non voto, ma parere. "L'unico ente che ha competenza di carattere ambientale e che può dire se il nostro territorio è in grado o meno di supportare il carico ambientale dovuto ad una nuova localizzazione industriale è l'Amministrazione provinciale che, assieme alla Regione, può rilasciare l'AIA. Al Comune spettano le competenze commerciali ed urbanistiche, quindi edilizie, ma nella fattispecie l'impresa era preesistente al 2016, quindi non c'era nessuna competenza sotto il profilo edilizio".

Una presenza "inutile" per il sindaco, ma non per Savo che ha continuato a controbbattere alle affermazioni di Ottaviani. La questione dell'incendio tornerà presto in Consiglio comunale, il primo cittadino ne convocherà uno ad hoc non appena si verrà a conoscenza dei dati analizzati dall'Università di Tor Vergata. Nel frattempo ha annunciato che quando si avrà certezza sulle origini che hanno dato vita al rogo, quindi se di natura dolosa o colposa, il comune si costituirà parte civile.

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