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Lega, i presunti sabotatori rispondono per le rime

Accuse rispedite dritte ad uno dei mittenti del documento sottoscritto da 42 esponenti del Carroccio

Un documento sottoscritto da 42 esponenti della Lega in cui si indicava la porta a coloro che avrebbero assunto degli atteggiamenti volti a sabotare il partito, nessun nome e cognome degli "accusati" scritto nero su bianco, ma quanto avvenuto nei giorni passati hanno fatto pensare che il dito fosse puntato su Andrea Amata, Giuseppe Patrizi e Domenico Crescenzi (anche se i destinari potrebbero essere in numero maggiore). A distanza di qualche ora i 3 hanno risposto per le rime rispedendo ai mittenti, anzi in realtà ad uno di essi, le accuse avanzate. Nonostante l'elenco dei firmatari fosse corposo, la lettera, con chiari riferimenti che lasciano poco spazio ai fraintendimenti, parrebbe essere indirizzata ad un unico sottoscrivente, il coordinatore cittadino di Frosinone Domenico Fagiolo.

La risposta

"Quando si parla di sabotatori si presume che la censura sia riferita a chi in questi mesi ha infangato l'immagine del partito con volgari insulti al Vescovo di Frosinone, con squallidi post sui social contro i cittadini di Ceccano, Cassino e del Pontino accusati di emanare odori nauseabondi, con aggressioni e minacce ai colleghi di partito su cui pende una circostanziata denuncia penale. Tutti avremmo aderito o vorremmo aderire ad un documento che condanna i sabotatori dell'immagine del partito, alla sola condizione di avere la possibilità materiale di sottoscriverlo, mentre è chiaro che qualcuno quel documento ha fatto il possibile perché circolasse solo parzialmente ed anzi in modo mirato, distorcendone il significato.

Giuseppe Patrizi-3

Informazioni veicolate?

Purtroppo, qualche redazione giornalistica è stata arbitrariamente indotta in errore e sviata dai soliti noti, facendo credere che persone come Andrea Amata, Giuseppe Patrizi, Domenico Crescenzi e gli assenti nel comunicato fossero i sabotatori, pur essendo invece tra i veri ed autentici fondatori, insieme ad altri, della Lega Salvini Premier nella provincia di Frosinone. Tuttavia, nelle sedi preposte il divulgatore di infamanti accuse verrà chiamato a risponderne. Coloro che hanno aderito al comunicato di sostegno alla dirigenza del partito sono, allora, estranei alle premeditate distorsioni proposte da qualche autentico e genuino sabotatore dell'immagine della Lega Salvini Premier. Abbiamo appreso fra i numerosi "sottoscrittori" che è stata richiesta un'adesione ad un documento che non identificava formule accusatorie. Leopardi direbbe: "non so se il riso o la pietà prevale". Con dignitosa severità si dovrebbe comprimere l'esuberanza volgare di chi già una volta si autosospese per disinnescare provvedimenti disciplinari. Non è più lecito che certi atteggiamenti, che gettano fango sulla reputazione del partito che tanta fiducia sta suscitando nel popolo italiano, vengano tollerati. (...) È una questione di buonsenso".

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