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Fratelli d'Italia, Vittigli replica a Ferrara: "Non mi appassionano i numeri, ma le persone"

Il portavoce cittadino risponde al consigliere comunale in merito alle nomine del direttivo precisando che non esistono componenti interne al partito

Non ne fa una questione di numeri o percentuali nè tantomeno di componenti o fazioni interne a Fratelli d'Italia. Giuseppe Vittigli, portavoce cittadino del partito di Giorgia Meloni replica all'attacco del consigliere comunale di Frosinone Marco Ferrara. Al centro della bufera, ricordiamo, era finita la nomina del direttivo cittadino composto da 2 esponenti vicini a Fabio Rampelli e 8, invece, vicini a Francesco Lollobrigida. Una decisione che non è andata giù al capogruppo in Comune tanto da dichiarare di non voler stare al gioco preconfezionato dallo stesso Vittigli. Arriva ora la risposta di quest'ultimo, che mette "i puntini sulle i" sia sulle percentuali in cui sarebbe diviso il direttivo sia sui nomi scelti per la composizione, concludendo con l'invito a voler risolvere le questioni interne internamente al partito. 

Nessuna componente

"Al fine di chiarire le rivendicazioni del consigliere Marco Ferrara, mi preme sottolineare che, per quanto mi riguarda e per quanto di mia conoscenza, non ho notizie di componenti o correnti all’interno di Fratelli d’Italia e,  per chiarezza,  io faccio riferimento “esclusivamente” alle direttive degli organi gerarchici superiori ed, in via definitiva, a Giorgia Meloni. Non mi appassionano i numeri circa la composizione del direttivo, ma le persone, la loro storia personale, il loro impegno politico e la loro voglia di fare attività sul territorio senza secondi fini; pertanto,  non credo che abbia senso soffermarsi su un 8 a 2 a fronte di un 6 a 4 o un 5 a 5, i numeri li lasciamo agli ottimi risultati elettorali che abbiamo centrato nel capoluogo grazie al lavoro di tutti quelli che sono nel direttivo, a partire proprio da Marco ed anche al lavoro di quelli che non ne fanno parte.

Chi e perchè

Nel nuovo direttivo di Frosinone c’è Sergio Crescenzi, ex consigliere comunale ed assessore, che di sicuro non può e non deve essere inquadrato come uomo di quello o di quell’altro: per le sue capacità e la sua esperienza, è un uomo libero che ha voglia di far crescere il nostro partito. C’è Pasquale Cirillo, che da assessore con tutti le responsabilità connesse, ha deciso di scegliere il nostro partito per continuare la propria attività politica. Due persone che,  come il nostro amico Marco,  hanno la possibilità di mettere in campo le proprie competenze nelle materie amministrative. Ci sono persone “storiche” del partito come Ilio Crescenzi e David Boni, ragazzi d indubbie capacità, autori della scalata del partito dal 2017 ad oggi. C’è il portavoce del movimento giovanile (Gioventù Nazionale) Alessandro Cimaroli che al di là del fatto che il suo posto sia previsto (lo statuto prevede, unico caso, che ne faccia parte di diritto) si occuperà di tutte le problematiche giovanili, così come ha sempre fatto. In ultimo,  fanno parte del direttivo 4 bandiere della Destra frusinate, da Daniele Colasanti a Fiamma Alivernini, da Gianluca Colella a Paolo Gabrielli, che hanno deciso di tornare in campo; amici che vengono chi dal MSI chi da Alleanza Nazionale, amici che, negli scorsi anni,hanno contributo all’ascesa dei rispettivi partiti; oggi tornano in campo ed oggi stanno con noi perché persone capaci e preparati.

Le riunioni

Nel nostro partito, uno dei fondamenti è il rispetto delle posizioni e degli incarichi e soprattutto il rispetto delle persone; le problematiche interne è bene risolverle internamente, senza dare adito all’esterno che il nostro partito possa avere spaccature e divisioni. L’attività politica cittadina andrà avanti concertando posizioni e decisioni durante le riunioni, riunioni aperte a tutti gli iscritti, che si terranno due volte al mese; riunioni alle quali parteciperanno anche i rappresentanti dei movimenti vicini al nostro partito; Destra Sociale e PIU’ ITALIA".

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