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Politica

"Le scissioni dividono, il dialogo può ricostruire un partito"

Daniele Cacciapuoti, delegato alla comunicazione di Forza Italia plaude al progetto 'Laboratorio Lazio' e lancia un appello: la sana politica aiuta la nostra provincia nello sviluppo e nella crescita

"E' una presa di posizione forte, quella dei consiglieri regionali di Forza Italia del Lazio Antonello Aurigemma, Adriano Palozzi e Pasquale Ciacciarelli. Ma anche del vice coordinatore nazionale degli enti locali Mario Abbruzzese. Dicono basta alle imposizioni calate dall’alto e puntano a una rigenerazione politica del movimento". A parlare è Daniele Cacciapuoti delegato alle politiche sociali per il partito giovanile di Forza Italia. 

No alle scissioni

“Noi giovani non vogliamo scissioni, nè tantomeno vogliamo emigrare in altri partiti. Mai quanto adesso il nostro partito ha bisogno di aggregare e non di dividere. Mai come oggi è però necessario un rinnovamento all’interno di Forza Italia. Un rinnovamento forte, autentico e guidato dal merito. I ragazzi di questo partito hanno  voglia di mettersi in gioco. Noi giovani non dobbiamo essere il futuro di questo movimento, noi giovani rappresentiamo il presente di questo partito”.

Ripartire dai giovani

L’attivista delegato alla comunicazione poi continua: " I nostri giovani vogliono impegnarsi e lo abbiamo visto con le tante candidature alle elezioni sia provinciali che comunali. Da questi ragazzi il nostro partito deve ripartire! Sul piano politico non dobbiamo cedere a facili sirene estremiste, le persone oggi non hanno bisogno di un partito che giochi sulle loro paure e sulle loro insicurezze, hanno bisogno di un movimento che costruisca futuro e speranze. Laboratorio Lazio per il Cambiamento deve essere un luogo di incontro per confrontarci con i nostri eletti e con i nostri elettori. Deve essere anche una casa per tutte quelle persone che sono deluse non solo da come viene amministrata questa regione, ma sono deluse soprattutto da chi governa questo paese". 

Il Laboratorio Lazio

Cacciapuoti infine conclude:"Dobbiamo essere convinti che c'è davanti a noi una grande prospettiva. Quello che noi chiamiamo “Laboratorio Lazio per il cambiamento” deve rappresentare la grande maggioranza silenziosa di cittadini che non urla, che non va in piazza a manifestare, che  non ha tempo di manifestare perché lavora, ma che non si riconosce in chi amministra questa regione e in chi governa questa nazione".
 

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