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Terremoti, il Lazio approva la 'legge Pirozzi' per prevenire e ricostruire. L'elenco con i 30 comuni ciociari

La proposta di legge è stata approvata all'unanimità dal Consiglio regionale

Incentivare la messa in sicurezza delle abitazioni costruite in zone a rischio sismico prima del 1974, anno di entrata in vigore di una specifica normativa. Semplificare la ricostruzione nelle aree colpite dal terremoto del 2016. Avviare una serie di interventi per la prevenzione su tutto il territorio regionale. Sono questi i principali contenuti della legge presentata dal consigliere regionale Sergio Pirozzi, approvata all’unanimità venerdì 23 novembre dal Consiglio regionale del Lazio, e presentata questa mattina dall’ex sindaco di Amatrice e dal presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, nel corso di una conferenza stampa nella sede di Stampa Romana. “Norme in materia di prevenzione e riduzione del rischio sismico. Ulteriori disposizioni per la semplificazione e l'accelerazione degli interventi di ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici del 2016 e successivi” il nome del provvedimento. 

“La Regione avrà a disposizione 7 milioni di euro per l'adeguamento sismico in favore dei cittadini dei comuni (nell'immagine in basso i 30 comuni ciociari che ne potranno usufruire) che possono anche cumulare con il ‘bonus sisma’” ha spiegato Pirozzi. Non solo. “Vengono stanziate anche le risorse per la giornata del'alfabetizzazione sismica che ci sarà il 13 gennaio di ogni anno per sensibilizzare l'opinione pubblica". Tra i principi cardine di questa legge, ha proseguito Pirozzi, "c'è la ricostruzione in quei comuni che hanno subito il terremoto ma differenziandoli, cosa che purtroppo la legislazione non ha voluto o non ha potuto fare, perché oggi il cratere nel Centro Italia riguarda ben 139 comuni, tra cui alcuni hanno avuto la distruzione e altri no. Noi siamo intervenuti sul Lazio e abbiamo introdotto alcune misure straordinarie per i comuni che hanno avuto il cinquanta percento più uno di edifici dichiarati inagibili con case completamente distrutte, in particolare Amatrice e Accumuli”. 

Secondo il professor Doglioni “questa legge può aiutare tutti i cittadini, anche di altre regioni. Si riferisce alle aree classificate come zona sismica 1 ma anche a quelle considerate 2 o 3, che non sono zone dove non possono avvenire terremoti di magnitudo significativa: in Italia abbiamo ogni secolo una ventina di terremoti di magnitudo distruttiva e nelle zone 2 o 3 c'é semplicemente una frequenza più rara, bisogna essere coscienti di questo".

Per cui, ha sottolineato il presidente dell'Ingv, “questa legge è primariamente rivolta alle zone 1 ma la parte più importante della norma è l'alfabetizzazione e la presa di coscienza dei cittadini nei confronti della vulnerabilità delle zone dove vivono e del rischio sismico". Come ha spiegato Dogliani “viviamo in una nazione sismica, ma troppi italiani sottovalutano questo aspetto”. 

La legge prevede uno stanziamento complessivo di 7,5 milioni di euro per gli anni 2019 e 2020. Sei milioni (due per il 2019 più quattro per il 2020) serviranno a concedere contributi in conto capitale, in misura non superiore al 30% della spesa riconosciuta ammissibile, ai proprietari di case ubicate nei comuni classificati nella zona sismica 1 per interventi di adeguamento sismico, con priorità per quelle costruite prima dell'entrata in vigore della legge 64/1974. Un milione di euro (500mila per ciascuna annualità) servirà invece a finanziare convenzioni con gli istituti di credito per prestiti a tasso agevolato per la realizzazione degli stessi interventi. Infine, 500mila euro saranno destinati ad attività di prevenzione del rischio sismico. 

Più in generale, la proposta di legge contiene anche disposizioni finalizzate a promuovere lo studio e l'analisi sui fattori di rischio sismico del territorio e altre novità, tra cui: il 'Documento sul rischio sismico regionale', approvato con cadenza triennale dalla Giunta regionale, per individuare il quadro generale definito dalle disposizioni strutturali del Piano Territoriale Regionale Generale (Ptrg); l'istituzione della 'Giornata regionale dell'alfabetizzazione sismica', il 13 gennaio di ogni anno, per sensibilizzare e informare la popolazione e gli enti pubblici e privati; semplificazioni e agevolazioni nelle zone sismiche 1 per quanto riguarda le 'Misure straordinarie per il settore edilizio ed interventi per l'edilizia residenziale sociale';  interventi di ristrutturazione edilizia negli insediamenti prevalentemente residenziali esistenti, con possibilità di ridurre di un piano (in alcuni casi anche di due) l'intero edificio e di ampliare l'area di sedime fino al 50% di quella dell'edificio oggetto dell'intervento.

E ancora. Interventi di trasformazione del bosco a sostegno della ripresa economica dei territori colpiti dagli eventi sismici, nel rispetto della normativa paesaggistica, con possibilità di eliminare parte della vegetazione (con obbligo di rimboschimento compensativo) solo in caso di realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità; ristrutturazione e ampliamento di immobili e pertinenze di insediamenti produttivi esistenti; viabilità agro-silvo pastorale; allacciamenti tecnologici e viari agli edifici esistenti. 

“Sono orgoglioso del fatto che questa legge è la prima ad essere approvata dall’insediamento del Consiglio Regionale, su iniziativa di un consigliere” il commento di Pirozzi. “A dimostrazione che si può fare politica costruttiva senza essere parte della maggioranza”. 

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