Licenziamenti FCA, Di Mambro: "illusi tanti giovani, padri e madri di famiglia"
Sulla vicenda degli oltre 500 licenziamenti allo stabilimento FCA di Piedimonte torna anche il consigliere comunale dio Cassino Carmine di Mambro e lo fa parlando dei sogni svaniti dei giovani che con questo lavoro voleva creardi una famiglia
Un anno dopo la visita di Renzi
"Era un anno fa quando l'allora premier Renzi arrivò nello stabilimento Fca annunciando grandi cose: assunzioni, grandi commesse dall' estero e e un rilancio economico senza precedenti. Già dopo quella visita avevo fatto notare che quella era solo un'apparizione "organizzata" ad hoc in vista del referendum e non solo. Oggi ci troviamo a dover fare i conti con la realtà dei fatti. Da ex sindacalista non ci stavo allora e ne ho avuto conferma in questi giorni. Ci hanno solo preso in giro. Nella mia esperienza ho visto da vicino le criticità che hanno riguardato i lavoratori del sito pedemontano. Passata la festa gabbato lo Santo recita un vecchio proverbio e il lavoratore paga ancora una volta il suo dazio alle logiche della politica.
La speranza infranta
Persone, giovani, famiglie che hanno sperato e che hanno fatto progetti e che si trovano nell' oblio. Con la paura di non farcela e di aver fatto il passo più lungo della gamba. Certo, i contratti erano a tempo determinato, non sono stati licenziamenti ma mancati rinnovi. Ma il risultato purtroppo è lo stesso: tutti a casa in attesa di nuovi ordini dalla Cina, dall' America da qualsiasi posto pur di tornare in fabbrica. La colpa di chi è? Di certo non di FCA che subisce il mercato, la colpa è di chi ha illuso migliaia di persone promettendo o lasciando credere che ci sarebbero stati anni di grandi produzioni ma anche di chi, ancora una volta, si è fidato di quelle parole e di quei sorrisi falsi e da selfie. I mutui e la crescita dei figli non si pagano con selfie o con promesse. Il futuro luminoso è diventato un presente pieno di incognite e di buio. È passato un anno e io purtroppo lo avevo annunciato. Non sono felice di aver avuto ragione, spero solo che chi ha preso in giro le famiglie di FCA e indotto venga ripagato della stessa moneta".