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Lunedì, 29 Aprile 2024
Caccia ai cinghiali in città

Manovra, Mattia (FdI) esulta: è finita la pacchia per i cinghiali

Il deputato ciociaro di Fratelli d'Italia accentua l'emendamento che apre all’abbattimento della fauna selvatica anche in città e nelle aree protette. Fontana (M5S) su tutte le furie: "Caccia nei parchi folle, Meloni vuole strage faunistica"

Fa discutere eccome il passaggio dell'emendamento di FdI in Commissione bilancio a favore dell'abbattimento dei cinghiali in città nonché nelle aree protette. A esultare in provincia di Frosinone è soprattutto il deputato Aldo Mattia, eletto in Basilicata ma di origini ciociare, ex dirigente della Coldiretti. È il capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Ambiente. Di contro, su tutte, la protesta di Ilaria Fontana, sua collega frusinate nella Commissione Ambiente della Camera, invece capogruppo del M5S in seno alla stessa.  

L'emendamento alla manovra economica prevede la modifica dell'articolo 19 della legge 157 del 1992, quello incentrato sul controllo della fauna selvatica. Mattia è ben lieto che apra all'abbattimento di fauna selvatica per motivi di sicurezza stradale anche in aree protette e in città. Secondo lui "è un primo importante passo in avanti sul tema dell'emerganza cinghiali".

Esattamente all'opposto, invece, il pensiero della deputata pentastellata Fontana: "La caccia nei parchi è folle, Giorgia Meloni vuole una strage faunistica su scala nazionale". Mattia, dal canto suo, la vede come una bella notizia e ringrazia soprattutto il ministro dell'agricoltura Francesco Lollobrigida e i suoi colleghi di FdI Tommaso Foti e Marco Cerreto. Il Movimento 5 Stelle, a detta della parlamentare di Frosinone, "si opporrà in ogni modo a questa apertura sciagurata". 

Ilaria Fontana (M5S)

Caccia ai cinghiali in città, Mattia (FdI): "Grande risultato"

“Da parte nostra, è un impegno assunto in campagna elettorale, continueremo nell’azione di contrasto all'invasione di animali selvatici lavorando alla modifica della legge 157 per risolvere definitivamente il problema soprattutto per il mondo agricolo, dove sono quotidiane le denunce di allevatori e agricoltori", dichiara Aldo Mattia, come detto già ex dirigente dell'associazione dei coltivatori diretti. 

"Adesso dopo che l’aula darà l’ok definitivo, spetterà alle Regioni agire in fretta - si appella, infine, il deputato di FdI - Con questo emendamento si cancellano diversi vincoli che bloccano le Regioni nell'intervenire con drasticità sulla problematica. Poter agire nelle aree protette e nelle aree urbane in queste ultime con abbattimenti mirati e con personale autorizzato è un grande risultato". 

Fontana (M5S): "Una strage faunistica su scala nazionale"

"Dopo quattro nottate di caos deprimente in commissione Bilancio - così la deputata del M5S Ilaria Fontana - la maggioranza ha approvato il folle emendamento di Fratelli d'Italia che apre la caccia nelle aree protette, persino al di fuori delle consuete stagioni venatorie. Nella manovra più anti-ambiente della storia di questo paese, si segna un punto di non ritorno nello sprezzo nei confronti della tutela della biodiversità".

"Un concetto che questo governo detesta, altrimenti non si spiega come sia possibile anche soltanto immaginare di consegnare le nostre aree naturalistiche alla mercé dei cacciatori - affonda in conclusione - Neanche nel più retrogrado dei paesi poteva arrivare una norma simile nel 2022: una pazzia totale. Il rischio è di veder sparire specie faunistiche protette come nulla fosse, senza che nessuno se ne accorga. Non bastavano le trivellazioni in mare, i sussidi a chi inquina, i tagli alle norme anti-dissesto, lo sdoganamento degli inceneritori: la nuova frontiera dell'ambientalismo della Meloni è una strage faunistica su scala nazionale".

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