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Patrica, impianto tratta-rifiuti: il ‘no’ di Fiordalisio e La Rinascita arriva in audizione alla Pisana

Sindaco e Comitato del paese ciociaro hanno espresso contrarietà al nuovo insediamento in zona Asi anche alla X Commissione della Regione Lazio. Il Primo Cittadino: ‘Non erano presenti rappresentanti regionali locali, tanto meno l'assessore Valeriani’

“In Commissione non erano presenti rappresentanti regionali locali, tanto meno l'assessore Valeriani che non ha mai avuto l'accortezza, in questi anni, di visitare le nostre zone. Ringrazio Antonello Aurigemma e Marco Cacciatore per aver posto la questione di Patrica al centro del dibattito delle tematiche ambientali”. Così il Sindaco della cittadina ciociara Lucio Fiordalisio, rincarando la dose all’indirizzo dei consiglieri ciociari PD Mauro Buschini e Sara Battisti, all’indomani del suo secco ‘no’, ribadito in audizione presso la Commissione Rifiuti della Regione Lazio, a un ormai noto e dibattuto progetto: la realizzazione, su una superficie di 12.045 metri quadri, di un nuovo impianto per il trattamento di rifiuti – liquidi e solidi, pericolosi e non – nella località patricana Cese, nella zona industriale Asi di Frosinone.

Presenti e altrettanto contrari anche Anna Petrucci e Flavio Piroli del comitato “La Rinascita” in occasione della riunione indetta dal Presidente della Commissione Cacciatore (M5S) e animata da altri due consiglieri, la pentastellata Gaia Pernarella e il succitato Aurigemma (FdI), nonché dalla Direttrice regionale delle Politiche ambientali e del ciclo dei rifiuti, l’ing. Flaminia Tosini. In sintesi, Patrica non vuole più autorizzazioni regionali a insediamenti del genere sul proprio territorio e, in tutta risposta, il duo Buschini-Battisti aveva già invitato il Sindaco a dichiarare il suo Comune fuori dall'area industriale.

Nel mezzo, vari botta-e-risposta a cui hanno preso parte le due anime del fronte del "no": da un lato, i destrorsi anti-PD, tra cui il Sindaco filo-leghista di Frosinone Nicola Ottaviani e il Senatore FdI di Ceccano Massimo Ruspandini; dall'altro, esponenti del Partito Democratico come il Presidente della Provincia nonché Sindaco di Ferentino Antonio Pompeo e i Sindaci di Supino e Morolo, nell'ordine Gianfranco Barletta Gino Molinari

In attesa della Conferenza dei servizi, da cui arriverà la decisione finale rispetto all'istanza del privato in questione, sarà convocata una nuova Commissione alla presenza dell'Assessore regionale Massimiliano Valeriani (Ciclo dei rifiuti) – criticato dallo stesso Fiordalisio e da Aurigemma – per sapere se la Giunta Zingaretti sia disposta o meno a vietare ulteriori impianti impattanti in zone già fortemente compromesse dal punto di vista ambientale.  

Fiordalisio: “Patrica area fortemente compromessa”

“Il Comune di Patrica non accetta nuove realizzazioni di questo tipo - ha dichiarato, nell’occasione, il Sindaco Fiordalisio - Non c’è soltanto l’impianto di cui parliamo oggi, complessivamente nell’area di Patrica saranno trattate circa sette, ottocentomila tonnellate annue di rifiuti. Ci troviamo su un’area fortemente compromessa, da tutti i tutti i punti di vista. Un’area circoscritta, sulla quale sono insediate aziende chimiche, sottoposte a direttiva Seveso, c’è inquinamento da polveri sottili, ci troviamo per di più in una zona esondabile. Chiediamo di rendere da subito rendere efficace la legge regionale sulle aree ad elevato rischio ambientale”. Quanto già richiesto in precedenza, per iscritto, dal democrat Antonio Pompeo.

Petrucci-Piroli: “Drammatico stato ambientale”

I rappresentanti de “La Rinascita”, dal canto loro, hanno parlato di “drammatico stato ambientale” e precisato che “si tratta di un impianto che ha un grande impatto, confina con tre abitazioni, che non vengono menzionate nel progetto, nel terreno interessato passa anche un corso d’acqua. Si tratta di una zona che rientra all’interno del Sito di interesse nazionale (Sin) della Valle del Sacco, un impianto che, infine, è molto vicino alla linea ferroviaria ad alta velocità". 

Tosini: “Non dire ‘no’ a tutti gli impianti, ma trovare siti migliori”

La Direttrice regionale dell’ara “Ambiente-Rifiuti”, oltre a riassumere tutte le iniziative intraprese per la Valle del Sacco al fine di “acquisire tutti i dati necessari per la bonifica”, ha spiegato che “si tratta di un progetto presentato da un soggetto privato, stiamo facendo tutti i passaggi previsti dalla procedura, prima della convocazione della Conferenza dei servizi. La Direzione si muove all’interno della pianificazione regionale. L’obiettivo non è dire no a tutti gli impianti, che servono nella nostra Regione, dobbiamo trovare i siti migliori, appunto attraverso la pianificazione. Un tema che attiene al Consiglio regionale”.

Pernarella (M5S): “No a nuovi impianti in zone compromesse”

La consigliera regionale del Movimento 5 Stelle ha ricordato che “abbiamo ascoltato diversi comitati locali che in questi anni hanno visto fiorire richieste di impiantistica sul territorio: per questo anche all’interno del Piano rifiuti dobbiamo inserire il divieto di nuovi impianti nelle zone compromesse, come il Sin della Valle del Sacco. Dobbiamo trovare il modo di farlo insieme, trovando il metodo migliore per tutelare il territorio”.

Aurigemma (FdI): “Va compresa la volontà politica della Regione”

“Questo non è un organismo tecnico - ha lamentato l’esponente di Fratelli d’Italia - ma una commissione del Consiglio regionale del Lazio, non una conferenza dei servizi. Con la nostra richiesta di convocazione di questa commissione non volevamo fare una valutazione tecnica, ma politica, sull’opportunità di nuovi impianti in una zona letteralmente martoriata. Bisogna riconvocare la commissione, serve l’intervento dell’assessore, per comprendere qual è la volontà politica della Regione. I cittadini sono stati turlupinati dall’amministrazione. Saremo al fianco dei sindaci e dei cittadini per difendere quel territorio”.

Cacciatore (M5S): “Nuova commissione con l’assessore”

Il Presidente pentastellato della Commissione Rifiuti, che ha introdotto la discussione su “un territorio più volte interessato da insediamenti di questo tipo”, ha concluso l’audizione evidenziando che “comunque oggi abbiamo un elemento in più, avevamo l’urgenza di trattare questo argomento, prima di iniziare le votazioni sul Piano rifiuti. Il Piano non parla delle localizzazioni, è vero, ma fissa i principi. Recepisco, comunque, la richiesta di Aurigemma di una nuova commissione con la presenza dell’assessore”.

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