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Regione, Abbruzzese (fi): dopo l'inefficienza anche le cartelle pazze per la sanità

er nascondere l'inefficienza della sua azione politica nel settore sanitario, ecco l'ennesima trovata di Zingaretti:Le cartelle pazze dei ticket. Addirittura gli accertamenti coinvolgono 110 bambini. Il governatore invece di chiedere scusa...

er nascondere l'inefficienza della sua azione politica nel settore sanitario, ecco l'ennesima trovata di Zingaretti:Le cartelle pazze dei ticket. Addirittura gli accertamenti coinvolgono 110 bambini. Il governatore invece di chiedere scusa dovrebbe fare mea culpa e rendersi conto in che stato di criticità sta portando il sistema sanitario regionale". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese Consigliere regionale di Forza Italia del Lazio.

"Il caso dei ticket è l'ennesima brutta figura di un'amministrazione regionale che sembra totalmente inadeguata nel gestire tematiche importanti che riguardano da vicino la salute ed i servizi ai cittadini. Qualcuno diceva errare è umano, perseverare è diabolico.

Anche in quest’occasione abbiamo avuto la riprova della mancanza di strategia, di programmazione, parole tanto decantate campagna elettorale e mai messe in pratica da Zingaretti, soprattutto a livello sanitario. I cittadini, purtroppo, continuano a pagare le inefficienze del presidente della Regione, e dovrebbe spiegarci l'iter che ha portato all'invio dei 230.000 accertamenti relativi ai ticket anno 2010 e cosa sta accadendo, visto e considerato che le pratiche interessano anche bambini che hanno avuto bisogno di servizi e prestazioni. La crisi economica moede ancora e i disagi, relativi a questo stato di cose li stanno vivendo i residenti in tutte le province del Lazio. E tutto ciò è inaccettabile.

In provincia di Frosinone il servizio sanitario è stato affossato negli ultimi anni da scelte politiche e da una gestione fallimentare facendone percepire al cittadino-utente la completa insussistenza. Questi avvisi di accertamento contribuiscono ulteriormente a peggiorare la condizione di quelle famiglie che vivono la già difficile condizione di malattia, in un contesto di un servizio sanitario tutt’altro che efficiente". ha concluso Abbruzzese. “Il centrosinistra non si smentisce mai. Sulla stampa lancia accorati appelli per migliorare la drammatica situazione in cui versa la sanità nella provincia di Latina mentre nelle sedi istituzionali preposte a discutere ed analizzare le criticità, cercando le soluzioni, scappa dalle proprie responsabilità. Quanto appreso questa mattina dimostra solo che per qualcuno anche la sanità ha colore politico e che pur di non contraddire i vertici del proprio partito si è pronti a sacrificare il benessere dei cittadini. In questo contesto confermo la totale condivisione a quanto sostenuto dal sindaco di Fondi, Salvatore De Meo, a seguito della conferenza dei sindaci di giovedì. Ma soprattutto ho deciso di presentare richiesta di accesso agli atti, per tutte le Asl e aziende ospedaliere del Lazio, per conoscere nel dettaglio le procedure e i documenti su cui è stata basata la verifica del gruppo di lavoro regionale, le deduzioni della direzione regionale salute, il verbale dell’Organismo indipendente di valutazione che hanno determinato la promozione dei direttori generali come quello di Latina. Non entro nel merito delle decisioni che spettano solo ai sindaci ma sono convinto che quanto accaduto a Latina sia un atto di irresponsabilità da parte del centrosinistra che ha fatto di tutto per evitare il dialogo riservandosi di discutere nella conferenza dei sindaci del 17 novembre prossimo le problematiche della sanità pontina. Delle due l’una. O le problematiche ci sono o non ci sono. E mi domando allora perché abbiano dato silenzio assenso all’operato del direttore generale della Asl se non ha risposto alle esigenze del territorio. Anche le scuse accampate, come quella del sindaco Bartolomeo, che critica il titolo del documento inviato dal sindaco De Meo dimostra che si stanno attaccando a quelle che in gergo vengono definite questioni di lana caprina. Ricordo a Bartolomeo, e al centrosinistra, che proprio loro hanno evitato di affrontare la discussione alla prima convocazione della conferenza dei sindaci dove hanno colto al volo i ritardi da parte di alcuni sindaci di centrodestra per defilarsi. In questo contesto credo convintamente che sia legittimo per chi è stato privato di voce utilizzare gli strumenti a disposizione per esprimersi. E’ gravissimo inoltre, se fossero fondate le parole di Bartolomeo, che chi ha valutato l’operato dei Dg delle Asl si sia soffermato ad un titolo, non lo abbia compreso e soprattutto lo abbia considerato parere di tutta la conferenza dei sindaci. E’ un segnale evidente del fatto che chi ha lavorato a queste verifiche non conosce il regolamento della conferenza dei sindaci o non ne abbia chiesto le risultanze. La situazione della sanità nella provincia di Latina è conosciuta. Le emergenze irrisolte, le liste di attesa che si allungano ogni giorno di più, la disperazione dei cittadini che si vedono costretti su barelle di fortuna nei pronto soccorso, i bambini lasciati a se stessi per mancanza di posti letto nei reparti di pediatria, ospedali depotenziati a causa dell’incapacità di gestire le risorse a disposizione. Quanto accaduto è una vergogna perché è venuto meno il rispetto nei confronti dei cittadini. L'assenza di un voto da parte del centrosinistra in conferenza dei sindaci, anche se non vincolante, si traduce in assenza di sensibilità verso problemi stringenti che incidono negativamente sulla vita delle persone, e in mancanza di rispetto verso le altre istituzioni presenti. Il centrosinistra evitasse di nascondersi dietro ai tecnicismi e dicesse pubblicamente che il futuro della sanità sul nostro territorio non gli interessa evitando, e lo dico ancora per rispetto verso i cittadini, interventi a mezzo stampa che perdono senso e contenuto se la battaglia per vedere riconosciuti i diritti delle proprie comunità non si svolge nelle sedi deputate” . Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone SANITÀ, RIGHINI (FDI) INTERROGA LA GIUNTA ZINGARETTI SUL RECUPERO FORZOSO DEI TICKET: ‘TROPPE RICHIESTE ILLEGITTIME’ Di fronte alla ‘pioggia’ di avvisi ‘bonari’ che proprio in questi giorni stanno arrivando nelle case di tanti cittadini, il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Giancarlo Righini, ha protocollato un’interrogazione urgente a risposta immediata, “che faccia luce sulle modalità con le quali la Regione Lazio sta procedendo al tentativo di recupero dei ticket sanitari, considerato che si sta creando apprensione e confusione tra i cittadini, spesso anziani, che hanno usufruito di prestazioni sanitarie avendo tutte le carte in regola per disporre di regolare esenzione”.

Tanti, difatti, i cittadini che stanno ricevendo dalla Direzione regionale della programmazione economica e bilancio comunicazioni con le quali si chiede di provvedere al pagamento ‘in bonis’ di somme relative a ticket sanitari per i quali avevano beneficiato dell’esenzione, addirittura con aggravio di interessi e spese amministrative.

“Dall’esame degli avvisi – rimarca Righini - emergono notevoli incongruenze o imprecisioni nelle causali rispetto alle specifiche situazioni, quali ad esempio richieste di pagamento a seguito di accertamento di un reddito oltre soglia nonostante il reddito medesimo derivi da pensione di invalidità, non tenendo, in certi casi, neppure conto delle specifiche esenzioni da patologie debitamente attestate dal servizio sanitario”.

“Ci sono stati casi – gli fa eco Cristian Simonetti, Responsabile per Fdi-An del dipartimento Politiche sociali del coordinamento della Provincia di Roma – in cui sono stati richiesti pagamenti per prestazioni a minori facenti parte di nuclei familiari con reddito ISEE pari a 0 e, addirittura, richieste di pagamento di ticket per farmaci regolarmente pagati, come attestabile dagli scontrini ancora in possesso dei cittadini coinvolti”.

“Vista la confusione venutasi a creare – continua ancora il capogruppo regionale, Giancarlo Righini – interroghiamo il presidente della Giunta e l’assessore competente in materia di politiche di bilancio per sapere se non ritengano opportuno sospendere l’invio e l’efficacia degli avvisi in corso, in attesa di individuare procedure certe ed affidabili ai fini dell’attuazione del dettato legislativo”.

“Comprendiamo bene l’esigenza di far fronte al deficit sanitario – chiosa Marco Silvestroni, coordinatore provinciale e consigliere metropolitano di Fdi-An – ma non è ‘sparando nel mucchio’ che si potrà garantire un’equa è doverosa lotta all’evasione".

"Alla luce di quanto sta accadendo – ha concluso Righini – ci chiediamo quali tecniche sino state adottate per procedere all’accertamento e se il sistema è stato collaudato prima dell’invio delle richieste di pagamento. Invitiamo altresì i cittadini ad una puntuale verifica, tenuto conto che molte richieste sono illegittime e prive di fondamento”.

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