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Regione, al consiglio Lazio Ciarla (pd) nuovo vicepresidente

Approvati 51 ordini del giorno collegati alla legge di Stabilità regionale e al Bilancio È Mario Ciarla (Pd) il nuovo vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. La sua elezione (determinata da 27 voti su 45 presenti) è giunta al termine...

Approvati 51 ordini del giorno collegati alla legge di Stabilità regionale e al Bilancio È Mario Ciarla (Pd) il nuovo vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio. La sua elezione (determinata da 27 voti su 45 presenti) è giunta al termine della seduta odierna, dopo la formalizzazione delle dimissioni da vicepresidente di Massimiliano Valeriani, divenuto intanto capogruppo del Partito Democratico. Hanno raccolto preferenze anche i consiglieri Lupi (4) e Cangemi (1); tredici le schede bianche.

Ciarla, già presidente della VIII commissione, entrerà a far parte di diritto dell’ufficio di presidenza, composto da Daniele Leodori (Pd), Francesco Storace (La Destra), Maria Teresa Petrangolini (Pd), Gianluca Quadrana (Lista Civica Nicola Zingaretti) e Giuseppe Simeone (PdL - Forza Italia).

L’Aula ha inoltre approvato, alla presenza del presidente della Regione Nicola Zingaretti, cinquanta ordini del giorno collegati alla proposta di legge n. 307 (legge di Stabilità regionale 2016) e un ordine del giorno relativo alla proposta di legge n. 308 (Bilancio di previsione della Regione Lazio 2016-2018).

CARCERE DI SANTO STEFANO, SIMEONE (FI): “IL CENTROSINISTRA BOCCIA LA MESSA IN SICUREZZA E LA RISTRUTTURAZIONE DEL SITO

“Carcere di Santo Stefano, la maggioranza di centrosinistra ha bocciato il nostro ordine del giorno, alla proposta di legge sul bilancio 2016, mirato ad impegnare la giunta regionale a reperire le risorse necessarie per la redazione di una prima progettazione tesa alla quantificazione delle somme occorrenti alla ristrutturazione, consolidamento e messa in sicurezza della struttura che rappresenta un patrimonio architettonico, storico, archeologico e culturale per tutta la Regione Lazio. Un passaggio fondamentale per impegnare la Regione a mettere in atto tutte le azioni necessarie a promuovere e organizzare l’istituzione di un tavolo permanente, a cui prendano parte oltre alla Regione Lazio anche il Ministero dei Beni Culturali e l’Unione Europea, per verificare la forma migliore per reperire i fondi necessari alla copertura totale delle somme per realizzare opere di ristrutturazione, consolidamento e messa in sicurezza del carcere di Santo Stefano in tempi brevi al fine di valorizzare il sito e renderlo disponibile e sicuro per i cittadini ed i turisti. E’ qui che Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, nel 1941 hanno redatto il Manifesto di Ventotene, precursore delle idee di una Europa "Libera e Unita. E’ su questo sito che si sono sommati una serie infinita di intenti ma non si è arrivati a nulla di fatto. Ed oggi, con questa scelta, si dimostra il totale disinteresse di questa Regione a recuperare, mettere in sicurezza e rendere fruibile un sito di inestimabile importanza considerato dall’Unione europea parte del patrimonio storico-artistico da salvaguardare e dichiarato dall’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, patrimonio nazionale. L’isola di Santo Stefano e il carcere borbonico sono il simbolo dell’Europa e della democrazia. Una pagina di storia che Zingaretti e il centrosinistra hanno cancellato smentendo come al solito se stessi. Solo ad ottobre del 2015 Zingaretti aveva partecipato ad un incontro, alla presenza del sindaco di Ventotene e il Ministro dei Beni Culturali, per pianificare un programma di stanziamento fondi e recupero del carcere di Santo Stefano. Oggi il presidente della Regione poteva compiere un passo concreto in tal senso dimostrando che la sua politica non è fatta solo di slogan ma, come al solito, ha dimostrato di essere come Pinocchio”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

BILANCIO, BONAFONI (SI-SEL): "APPROVATO ORDINE DEL GIORNO PER IL RILANCIO DEI CONSULTORI"

E' stato approvato oggi dall'aula consiliare l'ordine del giorno collegato al Bilancio che ho presentato per il rilancio dell'attività dei consultori del Lazio e che vede come firmatari anche altri colleghi della maggioranza. Il testo impegna il presidente Zingaretti e l'assessore competente a potenziare la presenza di personale da impiegare nei consultori, inserendone un'adeguata percentuale nelle procedure di stabilizzazione e sblocco del turn-over, a mettere in atto tutti quegli interventi necessari affinché i fondi assegnati e deliberati vengano erogati e al tempo stesso a prevedere un opportuno stanziamento di risorse da dedicare a campagne di promozione e pubblicità dei servizi forniti dai consultori.

ROMA – LATINA, SIMEONE (FI): “OPERA FONDAMENTALE, LO SVILUPPO NON CONSENTE ALTRI RIPENSAMENTI”

“La Roma – Latina non si tocca. Oggi il consiglio regionale ha respinto l’ordine del giorno, presentato dal M5S, nel quale si proponeva il definanziamento dell'opera e l’utilizzo dei fondi stanziati dal Cipe per la realizzazione di una metropolitana leggera. Mentre la maggioranza si è spaccata, come Forza Italia, abbiamo espresso il nostro voto fermamente contrario. E le ragioni sono semplici. Intanto l’ordine del giorno presentato era anacronistico e non teneva conto degli ultimi passaggi effettuati, compresa la conferma, da parte del Ministero dei Trasporti delle fonti di finanziamento e dell'inserimento dell'opera nell'elenco delle infrastrutture strategiche approvato dal Cipe nonchè la rilevanza strategica di questa infrastruttura per il Lazio e l’Italia. Inoltre con questa proposta si rischiava di far scivolare la provincia di Latina e il Lazio indietro di trenta anni. Anni che sono stati necessari per definire il percorso burocratico e progettuale di questa opera. Non si può, tra l’altro, chiedere al Cipe di spostare il finanziamento su un’altra opera. Ed ogni ripensamento comporterebbe, una volta per sempre, la cancellazione di questa infrastruttura strategica. Tornare indietro non era e non è possibile. La metropolitana leggera trasporta solo le persone. La Roma Latina invece inserirà, e spero che i cantieri aprano al più presto, la provincia di Latina e il Lazio nel contesto europeo dopo anni di ingiustificato isolamento garantendo alle imprese di muoversi rapidamente e in sicurezza a fronte di tempi che oggi risultano essere biblici a danno dello sviluppo economico e dell’occupazione sul nostro territorio”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

GRAZIE A RIGHINI (FDI) ANCHE ALTRE REALTÀ DEI CASTELLI ROMANI POTRANNO DIVENTARE 'PATRIMONIO DELL'UMANITÀ'

Su sollecitazione del capogruppo di Fratelli d'Italia, Giancarlo Righini, in mattinata il consiglio regionale del Lazio ha proceduto alla riformulazione dell'ordine del giorno sul riconoscimento del Biotopo del 'Vulcano Laziale' quale "patrimonio dell'Umanità".

Nell'iniziale odg a firma Pd, Sel e Ncd, erano inclusi solo 8 dei 15 Comuni appartenenti al Parco dei Castelli Romani, ma in virtù dell'intervento del capogruppo di Fratelli d'Italia si è deciso di "promuovere un'iniz...iativa, coordinata con il Ministero dei Beni culturali, la Città Metropolitana di Roma, il Comuni interessati e il Parco Regionale dei Castelli Romani, al fine di far riconoscere dagli organismi internazionali preposti il biotopo del vulcano laziale, il bacino archeologico e i centri storici di tutti i Comuni compresi all'interno del Parco".

Dentro, quindi, anche Velletri, Lanuvio, Grottaferrata, Lariano, Rocca Priora, Monte Compatri e Monte Porzio Catone, che erano stati incomprensibilmente esclusi dall'ordine del giorno.

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