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Politica

Regione, al via i lavori per bilancio e legge di stabilità 2016

L’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, illustra in IV commissione i due provvedimenti. Addizionale regionale Irpef invariata rispetto al 2015.

L’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, illustra in IV commissione i due provvedimenti. Addizionale regionale Irpef invariata rispetto al 2015.

L’assessore Alessandra Sartore ha illustrato ieri alla IV commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio e programmazione economico-finanziaria, presieduta da Mauro Buschini (Pd), i due documenti della manovra 2016: legge di Stabilità e Bilancio previsione. L’assessore ha esposto la sua relazione nel pomeriggio, dopo l’approvazione da parte della IV commissione del Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2014.

Ecco, in sintesi, i contenuti dei due provvedimenti che saranno oggetto di esame da parte della IV commissione nelle prossime giornate. La proposta di legge n. 307, concernente la “Legge di stabilità regionale 2016” si compone di 7 articoli più l’articolo relativo all’entrata in vigore. L’articolo 1 definisce il quadro degli stanziamenti previsti dalle leggi regionali di spesa per il triennio 2016-2018, attraverso due allegati nel quali sono riportate le leggi regionali di spesa e i relativi stanziamenti. Con le disposizioni previste dall’articolo 2 si confermano le disposizioni in materia di addizionale regionale Irpef per l’anno 2015. Pagheranno l’aliquota massima, pari al 3,33%, circa 519 mila contribuenti, vale a dire il 18,3% del totale. Resteranno esclusi dal prelievo aggiuntivo i soggetti con reddito imponibile fino a 35.000 euro e i nuclei familiari con reddito fino a 50.000 euro e tre o più figli a carico, nonché quelli con figli disabili. L’articolo 4 disciplina l’eventuale istituzione dell’organismo strumentale per gli interventi europei della Regione Lazio, la cui previsione trae origine dalle disposizioni della legge di stabilità nazionale in corso di approvazione da parte del Parlamento. L’articolo 5 reca disposizioni in materia sanitaria, finalizzate al contenimento dell’erogazione di prestazioni a più elevato rischio di non appropriatezza da parte dei soggetti privati accreditati presso il servizio sanitario regionale. In attesa della legge di attuazione della cosiddetta legge Delrio, l’articolo 6 dispone la riallocazione delle funzioni non fondamentali già svolte dalla Città metropolitana di Roma capitale e delle province, nonché le modalità di individuazione delle risorse strumentali e finanziarie connesse al loro esercizio.

La proposta di legge n. 308, concernente il “Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018” si compone di 9 articoli più l’articolo relativo all’entrata in vigore. Agli articoli 1 e 2 sono quantificate le entrate e le spese complessive che, al lordo delle poste tecniche e delle partite di giro, ammontano per l’anno 2016 in 39,48 miliardi di euro in termini di competenza e in 33,44 mld in termini cassa. Al netto delle poste tecniche e delle partite di giro, le entrate e le spese invece sono pari, in termini di competenza, a 20,14 mld di euro per il 2016, 15,92 mld per il 2017 e 15,87 mld per il 2018. Nell’articolo 3 sono elencati gli allegati di cui si compone il bilancio. L’articolo 5 quantifica i fondi di riserva. L’articolo 5 stabilisce che il livello massimo di ricorso al mercato finanziario non possa superare i 2,6 miliardi. L’articolo 6 detta disposizioni in materia di spese obbligatorie, di equilibrio di bilancio e di entrate derivanti dallo svincolo della manovra fiscale utilizzabili per finalità extrasanitarie. L’articolo 7 detta disposizioni in materia di variazioni di bilancio. Con l’articolo 8 viene approvato il bilancio di Arpa Lazio, l’agenzia regionale per la protezione ambientale il cui schema di bilancio è riportato, in forma sintetica, nella prima parte del bilancio regionale. Con l’articolo 9 si prevedono gli allegati concernenti la nota sui derivati e l’elenco dei beni immobili soggetti a valorizzazione e/o alienazione.

PISANA: IN IV COMMISSIONE AUDIZIONE CON PARTI SOCIALI SU BILANCIO DI PREVISIONE

Numerose le sigle sindacali e di categoria intervenute stamani in Commissione Bilancio, presieduta da Mauro Buschini (Pd), sul Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 la cui discussione generale è prevista in Commissione lunedì prossimo.

“Come anche lo scorso anno”, un incontro, cui ha partecipato l’assessore Politiche del bilancio, patrimonio e demanio, Alessandra Sartore, “utile e produttivo, è a questo metodo che noi crediamo”, ha esordito Buschini.

Sebbene il corposo documento sia pervenuto alle parti sociali solo venerdì, e per questo varie sigle si sono riservate di far pervenire nei prossimi giorni ulteriori considerazioni in merito, è stato espresso un generale apprezzamento.

In particolare, per Giampaolo Pavoni, segretario Cisl Roma e Lazio che ha parlato anche a nome di Cgil e Uil, apprezzamento per il mantenimento dell’impegno preso lo scorso anno delle disposizioni in materia di addizionale regionale Irpef con cui resteranno esclusi dal prelievo aggiuntivo i soggetti con reddito imponibile fino a 35.000 euro e i nuclei familiari con reddito fino a 50.000 euro e tre o più figli a carico, nonché quelli con figli disabili. Una misura, come ha ricordato Sartore, che incide per 216 milioni, “una parte rilevante dell’entrata corrente della Regione”. Per quanto la richiesta di Pavoni è di rendere il sistema fiscale “più rispondente all’andamento dei salari”. Lotta all’evasione ma anche implementazione dell’agenda digitale, cercando di prevedere l’alfabetizzazione di quei soggetti, come gli anziani, che potrebbero essere esclusi dal processo di digitalizzazione dei servizi pubblici, gli altri punti toccati dal suo intervento. Pavoni è poi tornato a richiedere, come già lo scorso anno, l'istituzione dell'azienda unica del trasporto del Lazio per razionalizzare i costi e rendere più efficiente il sistema dei trasporti laziali.

Internazionalizzazione e formazione sono stati gli ambiti più citati, per i quali si chiedono maggiori interventi.

“Le aziende hanno bisogno sempre delle stesse cose”, ha detto il direttore generale di Federlazio Luciano Mocci: “facilità di accesso al credito, ricerca di nuovi mercati, innovazione e creatività in tutti i settori, formazione. Con un’accortezza: è indispensabile unire forze e risorse pubbliche per una progettualità comune. Il mercato domestico era in ripresa - ha aggiunto - ma dopo il 13 novembre (gli attentati di Parigi, ndr) si è tornati al punto di prima”.

Attrattività e consumi interni i problemi del Lazio secondo Marcello Bertoni, vice direttore generale di Unindustria Lazio, da combattere attraverso strumenti fiscali fra cui la diminuzione dell’Irap e la semplificazione burocratica. “Non facciamoci ingannare dai segnali di crescita”, ha ammonito, chiedendo risorse maggiori per l’internazionalizzazione.

Un ambito quest’ultimo, secondo Massimo Pelosi di Legacoop Lazio, in cui il modo di agire risulta “un po’ datato e senza obiettivi strategici, soprattutto nel settore agroalimentare. Apprezziamo lo sforzo fatto dalla Regione in questi anni verso un maggior aiuto alle imprese ma è insufficiente. Ci sono ancora molti sprechi e molte possibilità di recuperare risorse”, ha detto, ribadendo l’esigenza di finanziare la legge regionale sulla cooperazione.

Di semplificazione normativa ha parlato anche Cosimo Peduto di Confesercenti Lazio, per il quale, essendo le imprese laziali per “il 90 per cento microimprese a conduzione familiare”, queste hanno difficoltà di accesso al credito mentre un sistema di cogaranzia sarebbe di contrasto all’usura. Per queste piccole realtà, inoltre, le reti di impresa “potrebbero essere il solo modo per veicolare i proprio prodotti all’estero”.

L’intervento di Armando Valiani dell’Ugl Lazio, si è concentrato in particolare sul problema del capolarato in agricoltura, “un fenomeno – ha detto – che oggi interessa anche gli italiani”, mentre Gilberto Gini, Confederazione Unione sindacale di base, sulla necessità della continuità nell’assistenza ai disabili.

“Dopo otto anni di profonda crisi e mutamenti del mercato, a fronte di una debole ripresa si apre un nuovo capitolo anche per le politiche di sostegno”, ha concluso Antonio Faiella della Cna Lazio chiedendo una modernizzazione della regolamentazione soprattutto nel settore delle Pmi. Dopo l’approvazione del Testo Unico sull’artigianato, occorre per Faiella quello sul commercio, “fermo da un anno in commissione, nonché occorre dotarsi del registro degli impianti”. Presenti anche rappresentanti di Confcooperative, Confagricoltura, Coldiretti, ConfimpreseItalia, Confartigianato Imprese, Unicoop e Uecoop insieme ai consiglieri Regionali: Gino De Paolis (Sel), Valentina Corrado (M5s), Pietro Di Paolantonio (Ncd), Gian Paolo Manzella (Pd), Daniele Fichera (Psi per Zingaretti) e Francesco Storace (la Destra), il quale ha rilevato che negli interventi non è stato affrontato il tema della sanità, “larga parte del nostro bilancio”. Buschini ha assicurato che sulla sanità e altri argomenti riferirà nell’audizione del pomeriggio il vice presidente Massimiliano Smeriglio mentre sullo sviluppo economico – i temi maggiormente affrontanti dalle parti sociali - Sartore riporterà all’assessore Guido Fabiani, pure atteso nel pomeriggio insieme agli altri assessori della Giunta.

ATT. RISPETTO AL PRECEDENTE COMUNICATO È STATO INSERITO FRA I PARTECIPANTI IL NOME DEL CONSIGLIERE AURIGEMMA CHE ERA SALTATO.

Numerose le sigle sindacali e di categoria intervenute stamani in Commissione Bilancio, presieduta da Mauro Buschini (Pd), sul Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio 2016-2018 la cui discussione generale è prevista in Commissione lunedì prossimo.

“Come anche lo scorso anno”, un incontro, cui ha partecipato l’assessore Politiche del bilancio, patrimonio e demanio, Alessandra Sartore, “utile e produttivo, è a questo metodo che noi crediamo”, ha esordito Buschini.

Sebbene il corposo documento sia pervenuto alle parti sociali solo venerdì, e per questo varie sigle si sono riservate di far pervenire nei prossimi giorni ulteriori considerazioni in merito, è stato espresso un generale apprezzamento.

In particolare, per Giampaolo Pavoni, segretario Cisl Roma e Lazio che ha parlato anche a nome di Cgil e Uil, apprezzamento per il mantenimento dell’impegno preso lo scorso anno delle disposizioni in materia di addizionale regionale Irpef con cui resteranno esclusi dal prelievo aggiuntivo i soggetti con reddito imponibile fino a 35.000 euro e i nuclei familiari con reddito fino a 50.000 euro e tre o più figli a carico, nonché quelli con figli disabili. Una misura, come ha ricordato Sartore, che incide per 216 milioni, “una parte rilevante dell’entrata corrente della Regione”. Per quanto la richiesta di Pavoni è di rendere il sistema fiscale “più rispondente all’andamento dei salari”. Lotta all’evasione ma anche implementazione dell’agenda digitale, cercando di prevedere l’alfabetizzazione di quei soggetti, come gli anziani, che potrebbero essere esclusi dal processo di digitalizzazione dei servizi pubblici, gli altri punti toccati dal suo intervento. Pavoni è poi tornato a richiedere, come già lo scorso anno, l'istituzione dell'azienda unica del trasporto del Lazio per razionalizzare i costi e rendere più efficiente il sistema dei trasporti laziali.

Internazionalizzazione e formazione sono stati gli ambiti più citati, per i quali si chiedono maggiori interventi.

“Le aziende hanno bisogno sempre delle stesse cose”, ha detto il direttore generale di Federlazio Luciano Mocci: “facilità di accesso al credito, ricerca di nuovi mercati, innovazione e creatività in tutti i settori, formazione. Con un’accortezza: è indispensabile unire forze e risorse pubbliche per una progettualità comune. Il mercato domestico era in ripresa - ha aggiunto - ma dopo il 13 novembre (gli attentati di Parigi, ndr) si è tornati al punto di prima”.

Attrattività e consumi interni i problemi del Lazio secondo Marcello Bertoni, vice direttore generale di Unindustria Lazio, da combattere attraverso strumenti fiscali fra cui la diminuzione dell’Irap e la semplificazione burocratica. “Non facciamoci ingannare dai segnali di crescita”, ha ammonito, chiedendo risorse maggiori per l’internazionalizzazione.

Un ambito quest’ultimo, secondo Massimo Pelosi di Legacoop Lazio, in cui il modo di agire risulta “un po’ datato e senza obiettivi strategici, soprattutto nel settore agroalimentare. Apprezziamo lo sforzo fatto dalla Regione in questi anni verso un maggior aiuto alle imprese ma è insufficiente. Ci sono ancora molti sprechi e molte possibilità di recuperare risorse”, ha detto, ribadendo l’esigenza di finanziare la legge regionale sulla cooperazione.

Di semplificazione normativa ha parlato anche Cosimo Peduto di Confesercenti Lazio, per il quale, essendo le imprese laziali per “il 90 per cento microimprese a conduzione familiare”, queste hanno difficoltà di accesso al credito mentre un sistema di cogaranzia sarebbe di contrasto all’usura. Per queste piccole realtà, inoltre, le reti di impresa “potrebbero essere il solo modo per veicolare i proprio prodotti all’estero”.

L’intervento di Armando Valiani dell’Ugl Lazio, si è concentrato in particolare sul problema del capolarato in agricoltura, “un fenomeno – ha detto – che oggi interessa anche gli italiani”, mentre Gilberto Gini, Confederazione Unione sindacale di base, sulla necessità della continuità nell’assistenza ai disabili.

“Dopo otto anni di profonda crisi e mutamenti del mercato, a fronte di una debole ripresa si apre un nuovo capitolo anche per le politiche di sostegno”, ha concluso Antonio Faiella della Cna Lazio chiedendo una modernizzazione della regolamentazione soprattutto nel settore delle Pmi. Dopo l’approvazione del Testo Unico sull’artigianato, occorre per Faiella quello sul commercio, “fermo da un anno in commissione, nonché occorre dotarsi del registro degli impianti”. Presenti anche rappresentanti di Confcooperative, Confagricoltura, Coldiretti, ConfimpreseItalia, Confartigianato Imprese, Unicoop e Uecoop.

Presenti all’audizione i consiglieri Antonio Aurigemma (Pdl-FI), Gino De Paolis (Sel), Valentina Corrado (M5s),Pietro Di Paolantonio (Ncd), Gian Paolo Manzella (Pd), Daniele Fichera (Psi per Zingaretti) e Francesco Storace (la Destra), il quale ha rilevato che negli interventi non è stato affrontato il tema della sanità, “larga parte del nostro bilancio”. Buschini ha assicurato che sulla sanità e altri argomenti riferirà nell’audizione del pomeriggio il vice presidente Massimiliano Smeriglio mentre sullo sviluppo economico – i temi maggiormente affrontati dalle parti sociali - Sartore riporterà all’assessore Guido Fabiani, pure atteso nel pomeriggio insieme agli altri assessori della Giunta.

AMBIENTE, REFRIGERI: FIRMATE GIA’ 5 NUOVE CONVENZIONI CON CONSORZI DI BONIFICA

Sono già cinque le nuove convenzioni sottoscritte tra Regione Lazio, Province e Consorzi di bonifica. Hanno firmato i consorzi di bonifica della Piana reatina, i due consorzi della provincia di Latina e due consorzi in provincia di Frosinone. Entro i prossimi giorni, si conta di avere l’adesione alle nuove convenzioni dei restanti 5 consorzi.

“Queste firme – spiega Fabio Refrigeri, assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente – permetteranno, entro Natale, di erogare un acconto complessivo pari a 3,5 milioni di euro, sui 35,5 milioni totali che costituiscono il giusto riconoscimento ai Consorzi per le attività pregresse, eseguite in mancanza di rinnovi o secondo convenzioni ormai superate”.

“Ad un mese dall’approvazione della delibera di rinnovo delle concessioni – conclude Refrigeri – la Regione Lazio ha dato seguito agli adempimenti amministrativi, ha impegnato i fondi necessari fino al 2020 per complessivi 45 milioni di euro, dando subito una boccata di ossigeno per affrontare le difficoltà che affliggono alcuni consorzi”.

SANITA’; REGIONE LAZIO, ‘GIUNTA NOMINA VINCENZO PANELLA DG DIREZIONE SALUTE’ EX DG DEGRASSI ALLA GUIDA DELLA ROMA B

“La Giunta regionale ha deliberato ieri la nomina di Vincenzo Panella come nuovo Direttore Generale della neo Direzione salute e politiche sociali del Lazio. L’ex DG dell’Asl Roma D avrà il compito di guidare i due settori della sanità e del sociale unificati in un’unica direzione generale il 17 settembre scorso. Entrerà in in servizio da domani 16 dicembre.

La dottoressa Flori Degrassi ex DG con decreto del Presidente Zingaretti è stata nominata Commissario della Asl Roma B e soggetto attuatore per l’avvio del processo di unificazione con la C che porterà alla costituzione della piu grande azienda sanitaria locale della regione. A lei vanno i ringraziamenti del presidente Zingaretti e dell’Esecutivo regionale per il grande, difficile e proficuo lavoro svolto dal 2013 ad oggi come Direttore generale della struttura regionale ‘Salute e Integrazione Socio Sanitaria’. L’ottimo lavoro svolto in queste mesi è stato sancito e sottolineato proprio oggi dalla notizia che il Ministero della Salute, per la prima volta ha certificato il Lazio adempiente ai livelli essenziali di assistenza, raggiungendo nel 2014 il punteggio di 168 punti ben oltre la soglia di adempienza fissata a 160 punti. Questa notizia assieme a quella relativa al dimezzamento del disavanzo rappresenta il coronamento di una importante e incisiva azione amministrativa”.

SANITA’, SIMEONE (FI): “SUI LEA ZINGARETTI SI VENDE LA PELLE DELL’ORSO PRIMA DI AVERLO PRESO”

“Sanità, come al solito Zingaretti sta dando i numeri al lotto. L’ultima uscita riguarda la valutazione sui Lea, i livelli essenziali di assistenza. Secondo il presidente Zingaretti la Regione Lazio avrebbe ottenuto la certificazione sull'adempimento dei Livelli Essenziali di Assistenza, ottenendo un punteggio di 168 per l'anno 2014. Un punteggio notevole rispetto al passato. Peccato che non risponda del tutto al vero. Il Ministero, e nello specifico il Comitato deputato ad effettuare le valutazioni sul raggiungimento dei parametri previsti per i Lea, sta ancora lavorando per arrivare alla definizione della classifica sul soddisfacimento dei 31 indicatori previsti. Il punteggio ottenuto, e a cui Zingaretti si riferisce, risponde solo ad uno dei tanti adempimenti a cui le Regioni sono chiamate a rispondere. Un dato che ci ha incuriositi molto, e ci ha fatto approfondire direttamente alla fonte la notizia, soprattutto perché dei parametri previsti questa Regione non ne ha raggiunto alcuno almeno nella vita reale. Oggi la sanità, quella che vivono ogni giorno i cittadini, è un colabrodo che non può certo essere colmato a suon di annunci peraltro fantasiosi. Per fare un esempio su tutti basta citare le liste d’attesa diventate come l'Inferno dantesco per i tantissimi cittadini che si trovano di fronte a prenotazioni che si effettuano a non meno di sei mesi da oggi o addirittura con liste bloccate per tutto il 2016. Basta fare riferimento all’assistenza domiciliare o alle attività di screening che, per ammissione stessa delle singole Asl del Lazio, si sono trasformate in una gimkana di inefficienze e storture. Per l’ennesima volta ci troviamo di fronte ad un presidente, e commissario ad acta per la sanità, che si vende la pelle dell’orso, prima di averlo catturato. La politica sanitaria di questa Regione e dello stesso Zingaretti ha dimostrato ancora una volta il tentativo di gettare fumo negli occhi dei cittadini, nella speranza che nessuno si metta a verificare la veridicità delle notizie diffuse”.

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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