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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Regione, approvata legge per lingua dei segni e accessibilità persone sorde

Previsto un fondo di 600 mila euro. La normativa è stata votata all’unanimità dal Consiglio. In ogni punto nascita laziale attivo, per norma regionale, lo screening uditivo neonatale

Previsto un fondo di 600 mila euro. La normativa è stata votata all’unanimità dal Consiglio. In ogni punto nascita laziale attivo, per norma regionale, lo screening uditivo neonatale

Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato all’unanimità le “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva. Disciplina dello screening uditivo neonatale”. Istituito un fondo di 100 mila euro per l’anno 2015, più altri 500 mila euro per il 2016 e il per 2017 (250 mila per annualità). Il Lazio con questa legge regionale dà attuazione all’articolo 21 della convenzione Onu del 2006 sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia nel 2009, e alle risoluzioni del parlamento europeo adottate a partire dal 1998.

Le nuova normativa – frutto di un’iniziativa consiliare che ha raccolto adesioni bipartisan – prevede l’attivazione per legge (oggi lo è per disposizione commissariale) in ogni punto nascita regionale dello screening uditivo neonatale per la diagnosi precoce delle disabilità uditive. Incentivata, anche attraverso appositi sportelli all'interno delle Asl, la formazione di équipe di sostegno alle famiglie con figli sordi e alle persone sorde, composte da medici ed esperti con specifiche competenze sul deficit uditivo in ambito psicologico, educativo e giuridico.

La Regione vuole favorire e sostenere in particolare il ricorso alla lingua italiana dei segni (Lis), alla lingua parlata e scritta o ad altre forme di comunicazione – “nel rispetto dei principi di libertà di scelta e di non discriminazione” – nei servizi educativi di prima infanzia. Previsti, inoltre il supporto agli studenti sordi con servizi specialistici, programmi di riconoscimento vocale e scrittura veloce, impiego di ausili tecnici e altre misure. Sarà sostenuto l’uso della Lis e delle nuove tecnologie nei percorsi formativi professionali, nei servizi pubblici e nella comunicazione istituzionale. La Regione, inoltre, intende favorire la realizzazione di telegiornali regionali e programmi televisivi con sottotitoli e traduzione simultanea.

Nel pacchetto degli interventi figurano manifestazioni culturali ed eventi di pubblico interesse con l'uso della Lis o attraverso altri supporti tecnologici per rendere fruibile la cultura alle persone sorde. E ancora: la promozione di servizi di informazione e sensibilizzazione sulle differenti modalità di comunicazione, sulla Lis e sulle problematiche legate alla sordità, nonché forme di collaborazione con associazioni di tutela delle persone sorde, con le associazioni delle figure professionali qualificate in materia di disabilità uditive o con organismi ed enti e soggetti del terzo settore che operano nella ricerca, formazione progettazione ed erogazione di servizi nell’ambito della sordità.

Ieri pomeriggio in commissione Cultura, sempre alla Pisana, si è tenuta un’audizione suppletiva di oltre quattro ore sulla proposta di legge con gli esponenti delle organizzazioni e delle associazioni delle persone sorde. In quella sede si è parlato, tra gli altri argomenti, degli approcci alla comunicazione che coesistono con la lingua dei segni. Da quanto emerso sono scaturite delle proposte di modifica del testo originario. Alcune di esse sono state tradotte in emendamenti di Giunta – approvati dall’Assemblea legislativa – in materia di libertà di scelta, in particolare nei servizi educativi per la prima infanzia.

La proposta di legge approvata oggi dal Consiglio regionale è la n. 98 dell’11 novembre 2013 “Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni e per la piena accessibilità dello screening auditivo neonatale” (Patanè, Lena, Giancola, Bianchi, Petrassi, Bonafoni, Barillari). Il 4 agosto scorso il testo ha ricevuto il parere favorevole all’unanimità della V commissione, competente per la Cultura, mentre quella per il Bilancio si è espressa il 27 aprile sulla disposizione finanziaria che ha aumentato le risorse da 500 a 600 mila euro.

Nel corso della seduta è stato richiesto all’Aula dal presidente del Consiglio regionale, Daniele Leodori, un minuto di silenzio in memoria di Riccardo Della Rocca, ex consigliere e assessore regionale scomparso di recente.

APPROVATA LA PL PER IL RICONOSCIMENTO DELLA LINGUA DEI SEGNI ITALIANA. BUSCHINI: “ATTO DI GRANDE IMPORTANZA”

“La Regione Lazio, con l’approvazione del PL "Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua dei segni italiana e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva. Disciplina dello screening uditivo neonatale", ha superato finalmente un gap che precludeva la possibilità ai diversamente abili di svolgere le attività che sono praticate ogni giorno da tutte le persone normali. Un atto di dignità alle persone sorde per un progetto che vuole abbattere le barriere della comunicazione: la lingua dei segni italiana offre, infatti, piena integrazione e interazione a tutti. La Pisana, inoltre, rendendo veri quei diritti inalienabili per l’accesso allo studio, all’informazione, alla cultura, offre un segnale anche al legislatore nazionale per colmare un buco su una materia così delicata. L’amministrazione regionale del Presidente Zingaretti, si dimostra ancora una volta all’avanguardia su tematiche così socialmente rilevanti”.

SANITA’: REGIONE LAZIO, RADDOPPIANO ACCESSI AMBULATORI APERTI NEL WEEKEND

Boom degli accessi presso gli ambulatori del weekend attivi dallo scorso dicembre in tutti i Municipi di Roma. Nell’ultimo fine settimana e primo maggio sono stati 1.500 , il doppio della media degli ultimi mesi. La nuova rete territoriale composta da 17 centri gestiti dai medici di medicina generale voluta dal Presidente Nicola Zingaretti conferma così di essere ormai una realtà consolidata che riscuote un elevato gradimento da parte dei cittadini della Capitale. Il circuito attivato lo scorso dicembre, in pochi mesi ha fatto registrare già 16.500 accessi, un risultato oltre le più rosee previsioni. Nell’ultimo week end e primo maggio il più alto numero di accessi si è registrato al Regina Margherita, a seguire l’ambulatorio di via Lampedusa con 140, e quello al S. Agostino di Ostia sul lungomare Toscanelli che ne ha registrati 136. La struttura di Piazza d’Istria, la veterana della nuova rete territoriale perchè attiva da ben quattro anni, ne ha registrati invece 125, uno in meno dell’ambulatorio di Via Torrenova. Raddoppiati gli accessi anche all’ambulatorio di S. Caterina delle Rose in via Nicolò Fonteguerri nella Roma C.

“Il raddoppio degli accessi agli ambulatori del week end è un dato che ci riempie di soddisfazione - dice il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - la sperimentazione che abbiamo voluto insieme ai medici di medicina generale funziona e quel che più conta incontra sempre più il favore dei cittadini. In prospettiva queste strutture dovranno dare sempre maggiori servizi e diventare un filtro sempre più potente per evitare gli accessi ai pronto soccorso. I numeri dicono che siamo sulla strada giusta”.

TURISMO, SIMEONE (FI): “ZINGARETTI DIMENTICA LE ISOLE DELL’ARCIPELAGO PONTINO”

“Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, dimentica le isole dell’arcipelago pontino. Un patrimonio di rara bellezza naturalistica, ambientale, archeologica e storica che non ha trovato spazio nella rassegna di video che la Regione, in concomitanza di Expo 2015, ha deciso di realizzare per esplorare Roma e il Lazio e far scoprire il nostro patrimonio a chi non ci è già stato. Sulla homepage della Regione a titoli cubitali è inserita la sezione “Il Lazio come non lo hai mai visto” dove si annuncia in pompa magna la realizzazione di 30 video per promuovere il patrimonio turistico, ambientale, archeologico e naturale del Lazio. Peccato che, ad oggi, i video pubblicati risultano essere circa venti, gli altri sono probabilmente in via di definizione, e che tra questi non figurano le isole dell’arcipelago pontino. Mi auguro che si sia trattato di una svista. Perché in caso contrario si tratterebbe di un fatto gravissimo che peserebbe negativamente sull’immagine del Lazio a livello nazionale ed internazionale evidenziando la superficialità con cui questa Regione sta lavorando. Grazie a questa iniziativa, infatti, è possibile dare una visione delle aree più belle del nostro territorio offrendone una prospettiva originale. Comprendo che non si possano inserire, nonché girare, i video documentari per tutti i 378 Comuni della nostra regione. Ma sono altrettanto convinto che, se la finalità è quella di “utilizzare” Expo 2015 per far conoscere al mondo le meraviglie che il Lazio rappresenta, l’assenza in questa rassegna delle isole pontine, sia come presentare Roma mostrando l’altare della Patria ma omettendo il Colosseo e San Pietro. Il Lazio ha nell’arcipelago pontino il cuore di una storia e di un patrimonio naturalistico, archeologico, culturale, unico in Italia. Penso a Ventotene che con il suo Parco Marino è uno dei più bei siti diving d’Italia, a Ponza in cui si concentrano spiagge rocciose e sabbiose, archi naturali, faraglioni e mare incontaminato, a Palmarola il cui mare limpido e incontaminato rappresenta uno spettacolo di rara bellezza e a Zannone che, inserita nel Parco Nazionale del Circeo, è una bellezza naturalistica unica al mondo. Tutti elementi questi che rendono l’arcipelago pontino uno dei fiori all’occhiello della nostra Regione nonché uno dei simboli di un turismo integrato in cui si possono far convergere l’aspetto enogastronomico con la cultura, la bellezza del mare con lo spettacolo di una natura incontaminata e l’esclusività di un diamante incastonato nel mare capace di coniugare un ambiente salubre con la storia del Lazio e dell’Italia. Poiché i video hanno la finalità di promuovere il Lazio e le sue bellezze anche in occasione di Expo 2015, credo sia necessario inserire almeno quei Comuni che, come Ventotene e Ponza, racchiudono in sé elementi unici ed esclusivi. E con questo obiettivo ho inviato una nota al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, chiedendogli di verificare se tra i video realizzati ci siano effettivamente le isole dell’arcipelago pontino e, in caso contrario, di provvedere al più presto ad inserire anche le isole dell’arcipelago pontino tra le perle del Lazio in Italia e in Europa. Le isole dell’arcipelago pontino sono un vero e proprio patrimonio per tutto il nostro Paese e possono essere il perno della promozione del nostro territorio a livello nazionale ed internazionale. Folco Quilici, riferendosi alle isole pontine a cui ha dedicato reportage e racconti, ha sempre sottolineato che “Il Paradiso è qui”. Per questi motivi spero che l’eccezione che ho sollevato sia solo il frutto di un eccesso di scrupolo perché in caso contrario la rassegna delle bellezze del Lazio tanto promossa dal presidente Zingaretti in vista di Expo 2015 potrebbe avere solo un tiolo “Il Paradiso perduto””.Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

BUSCHINI: “RILANCIO FIAT ANCHE GRAZIE ALLE POLITICHE DI ZINGARETTI”

“Alla Fiat di Cassino, dopo lunghi periodi di cassintegrazione, finalmente si inizia a parlare di rilancio delle attività grazie alla nuova berlina, la Giulia, che sarà prodotta nello stabilimento a sud della provincia di Frosinone così come anticipato dal Corriere della Sera confermando le indiscrezioni che circolavano da mesi: le ripercussioni positive, per un settore nel quale se consideriamo anche l’indotto si contano oltre 13 mila lavoratori, sono molteplici. Un risultato ottenuto anche grazie al rifinanziamento della legge 46 da parte della Regione Lazio. Il Lazio, finalmente, anche con l’ausilio delle politiche dell’amministrazione regionale Zingaretti, torna un territorio allettante per gli investitori e che si aggancia alla ripresa che inizia ad essere finalmente possibile”.

DISOCCUPAZIONE, SIMEONE (FI): “DATI EURES CONFERMANO L’INERZIA DI ZINGARETTI. PROVINCIA DI LATINA NEL BARATRO”

“I dati elaborati dall’Eures e diffusi dalla Uil sulla disoccupazione dimostrano il totale fallimento della politica messa in atto da Zingaretti e dalla sua giunta. I numeri parlano chiaro e non sono interpretabili. A Latina la disoccupazione è passata dall’8,5 % del 2008 al 16 % del 2014, con un totale di 38.400 disoccupati, contro una media regionale Lazio del 12,3%, con punte superiori al 21% in alcuni comuni della provincia, mentre la disoccupazione giovanile che si attesta intorno al 46%. A questo si aggiungono quelli che il lavoro lo hanno perso o sono in cassa integrazione. Solo 2014 l’Inps ha ricevuto ben 2654 domande di mobilità, il che significa che quei lavoratori hanno definitivamente perso il posto di lavoro, mentre le domande di Aspi (la vecchia indennità di disoccupazione) sono state pari a 21.854, in netta crescita rispetto all’anno precedente. Tutto questo si è tradotto in una caduta inesorabile del reddito per abitante che in provincia di Latina è sceso a 13.014 euro, contro i 18.891 della media del Lazio. La situazione è sfuggita di mano e da tempo. Zingaretti deve prendere atto che qualcosa non va e che, come sosteniamo da tempo, non basta qualche bando per ridare ossigeno alle imprese, per impedire che le aziende chiudano o delocalizzano. I dati dell’Eures non sono frutto di una opinione, ma il risultato di una indagine scientifica, condotta su un territorio che prende in esame tutto il Lazio ed entra nelle maglie di quelle province, come quella di Latina, che il presidente della Regione sembra troppo spesso dimenticare. Senza una politica economica seria e puntuale il rischio è continuare ad inseguire l’emergenza senza avere alcuna ricaduta positiva in termini di lavoro e occupazione. In questi due anni e più di amministrazione abbiamo cercato con ordini del giorno, mozioni ed interrogazioni di sollecitare una riflessione seria da parte di Zingaretti invitandolo a prendere in considerazione tutto il sistema Lazio, a parlare e confrontarsi con il sistema economico e le sigle sindacali, a recepire le proposte che provengono dai territori, a farsi promotore presso il Governo per la messa a punta di un programma di interventi straordinari e mirati per risollevare il tessuto economico locale. Il risultato è meno di zero ed oggi siamo di fronte ad una crisi che investe l’economia, distrugge le famiglie, demotiva i giovani, uccide le persone che hanno di fronte a loro solo il vuoto. Non pensiamo di avere la bacchetta magica e che una crisi strutturale, che ha portato il Lazio e le province in recessione, possa risolversi in due giorni. Ma siamo convinti che se si continua a glissare sul problema cercando di distogliere l’attenzione con annunci mirabolanti di bandi e iniziative dai nomi inglesi continueremo a stare fermi, o peggio, a scivolare nel baratro. I tanto sbandierati tagli di cui Zingaretti si fa paladino sono vicini al nulla come dimostra il fatto che da mesi si parla di tagli di poltrone e accorpamenti di società senza che ci siano passaggi concreti. Al di là delle motivazioni e delle responsabilità che hanno generato la crisi economica e sociale che stiamo attraversando, quello che inquieta è la cronicizzazione dei problemi perché evidenzia che non si è neanche tentato di risolverli. Questa inerzia, l'immobilismo della maggioranza che governa la Regione nel mettere in atto strumenti straordinari e reali per dare ossigeno all’economia ha trasformato il primo maggio, festa dei lavoratori, nel funerale del lavoro”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

PENDOLARI LAZIO, PETRANGOLINI: “PROTOCOLLO CON CONSUMATORI ESEMPIO DI PARTECIPAZIONE”

“Il protocollo siglato con le associazioni dei consumatori e l’osservatorio Regionale sui trasporti è un bell’ esempio di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.” Lo dichiara Teresa Petrangolini, consigliere regionale del PD.

“Nel 2007, continua Petrangolini, le associazioni dei consumatori avevano ottenuto l’inserimento del comma 461 nella Legge finanziaria 244 che prevede un confronto vero con le amministrazione e le aziende erogatrici di servizi di pubblica utilità su accessibilità, informazioni, reclami, modalità di rimborso in caso di disservizi e monitoraggio della qualità. Oggi finalmente nella regione Lazio, guidata da Nicola Zingaretti, trova attuazione questo importante strumento che garantirà maggiori diritti ai pendolari e risposte sicure da parte dell’amministrazione. Proprio in questi giorni, continua Petrangolini, presso la II^commissione del consiglio regionale è in discussione la nuova proposta di legge sulla tutela dei consumatori dove è già inserito lo stesso riferimento normativo dei protocolli di intesa siglati oggi. “Come sosteneva H. Rubin, conclude Petrangolini, una società in cui abbiano spazio e potere organizzazioni civiche è il miglior posto in cui vivere, sia per chi è debole, che per chi è forte”

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