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Regione, call center: Zingaretti, ‘solidarietà’ lavoratori Almaviva e Gepin’

“Continuo a seguire con preoccupazione la vicenda nel settore dei call center che è centrale per l’economia di questa Regione e per la vita di migliaia di famiglie. Siamo al fianco dei lavoratori della società Almaviva e della società Gepin che...

“Continuo a seguire con preoccupazione la vicenda nel settore dei call center che è centrale per l’economia di questa Regione e per la vita di migliaia di famiglie. Siamo al fianco dei lavoratori della società Almaviva e della società Gepin che rischiano il proprio lavoro. Sono momenti durissimi. Nei prossimi giorni incontreremo le organizzazioni sindacali per confrontarci e cercare insieme una soluzione per evitare i mille licenziamenti. Questa crisi è una grande emergenza nazionale e per questo seguiamo da vicino l’incontro, convocato per il 18 aprile, dal Ministero dello Sviluppo Economico considerato che le risposte che possiamo dare come Regione non bastano da sole a garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali. Nell'ultimo incontro, che si è tenuto a marzo e che avevo sollecitato con una lettera al Ministro Guidi, il Governo si è impegnato a vigilare sul rispetto delle norme del settore, compresa la clausola sociale e l’inasprimento delle sanzioni per chi delocalizza, e a garantire con fondi certi gli ammortizzatori sociali fino al 2017. Massima mobilitazione di tutte le istituzioni in difesa dei lavoratori”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

MONTE MARIO: CORRETTI I CONFINI DELLA RISERVA

Il Consiglio regionale del Lazio, ha approvato all’unanimità la proposta di deliberazione con la quale si inserisce l'area di Monte Ciocci all'interno della riserva naturale di Monte Mario. Si tratta della correzione di un errore materiale commesso durante l'approvazione del piano della Riserva: Monte Ciocci, infatti, era presente in tutti gli elaborati del piano, ma era stata esclusa nell’atto deliberativo finale. La zona si trova nel XIV Municipio di Roma e comprende anche un casale del ‘500 e le vecchie polveriere pontificie, punto strategico per la difesa della città, in uso fino al 1870. Della zona fa parte anche il parco di Monte Ciocci, aperto nel 2013, è collegato a Monte Mario attraverso una pista ciclopedonale inaugurata a giugno del 2014. Si tratta di una zona importante, infine, anche perché collega la riserva di Monte Mario e il parco del Pineto.

E’ stato approvato, infine, anche un ordine del giorno in cui si sottolinea l’esigenza di un recupero dell’area da un punto di vista sanitario e igienico, con particolare riferimento allo sgombero di accampamenti illegali.

SPORTELLO AGRICOLO TERRACINA, SIMEONE (FI): “ENNESIMA FUGA DA PARTE DELLA REGIONE SULLA RIAPERTURA. PRONTI ALLE BARRICATE”

“Oggi durante il consiglio regionale è stata discussa in question time, l’interrogazione che ho presentato su sollecitazione del candidato sindaco di Forza Italia a Terracina, Gianluca Corradini, sulla mancata riapertura dello Sportello agricolo di zona di Terracina. Ma siamo stati costretti a constatare, per l’ennesima volta, che ricevere una risposta concreta da parte della giunta regionale è diventata pura utopia. Avevo chiesto, in modo chiaro, se la Regione intendeva attuare il decentramento delle funzioni avvicinando il più possibile i servizi ai cittadini e alle imprese e in questo ambito se e quando si intendeva riaprire lo Sportello agricolo di zona di Terracina che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per circa 10 mila aziende agricole, oltre a 50 cooperative ortofrutticole, 100 aziende vivaistiche. L’assessore all’agricoltura, Carlo Hausmann, si è limitato ad effettuare lo stesso elenco di passaggi, citando note e delibere, di chi l’aveva preceduto. Si è nascosto dietro laconici, stiamo verificando, stiamo provvedendo che, dopo tre anni dalla delibera contenente la decisione di riaprire, e addirittura potenziare lo sportello agricolo di zona di Terracina, ha il sapore di una vera e propria presa in giro. Un gioco di rimandi che fa male al tessuto economico della provincia di Latina e a tutte quelle imprese che hanno perso un riferimento fondamentale in termini di servizi. L’assessore ci ha detto che crede nell’istituto della sussidiarietà limitandosi alla solita dichiarazione di principio valida per tutte le stagioni. E’ assurdo ed inaccettabile che questa Regione non si renda conto che le imprese stanno soffrendo e che non possiamo chiedergli altri sacrifici. E’ vergognoso che questa Regione si faccia promotrice di centinaia di slogan su occupazione, ripresa economica e poi non faccia nulla per sostenere il comparto, quello agricolo, della provincia di Latina che rappresenta oltre un terzo del valore aggiunto prodotto nel Lazio. E’ la seconda volta, la prima è stata nel gennaio 2015, che presentiamo una interrogazione per comprendere le ragioni della mancata riapertura dello Sportello agricolo di zona a Terracina che, stando la gravissima crisi economica in corso, e data la centralità del settore agricolo nella provincia di Latina non fa che aumentare i disagi e le ripercussioni negative, in termini di indotto, per un settore chiave dell’economia del territorio pontino e di tutto il Lazio. L’ex assessore Ricci ci aveva assicurato che lo sportello sarebbe stato riaperto tra febbraio e marzo del 2015 ma non abbiamo visto ancora nulla e oggi, per la seconda volta, non ci dicono quando sarà riaperto. Non ci arrendiamo e sono pronto, come ho detto in aula, anche ad occupare la Regione con tutte le aziende del territorio se non avremo chiarezza su questo tema. Intanto ripresenterò l’ennesima interrogazione sul tema e tra massimo un mese l’assessore Hausmann si prepari meglio sull’argomento non aggirando la questione ma rispondendo a due semplici quesiti in coerenza con quanto la Regione ha deliberato. I progetti se non hanno una data di inizio e una di fine certa non esistono. E non accetteremo che ritardi burocratici e incapacità politica cancellino un servizio centrale per tutto il territorio pontino”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

SANITÀ, PETRANGOLINI: SUL DIABETE IL LAZIO È ALL’AVANGUARDIA

“Sul diabete il Lazio è all’avanguardia. Siamo la 1^ Regione che ha recepito il Piano nazionale per la malattia diabetica e che ha decretato il suo Piano regionale. Un fatto importante perché avviene con il Piano di rientro. Non ci siamo leccati le ferite, ma abbiamo lavorato e investito per il cambiamento”. Così Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio, componente della Commissione Politiche sociali e salute, nel corso dell’evento svolto nella sede della Regione Lazio dal titolo: “Salute e partecipazione. Il Piano regionale sulla malattia diabetica”.

“Ricordiamo che nel Lazio – continua Petrangolini - sono affette da diabete ben 382mila persone. In pratica parliamo di un problema che riguarda il 6% della popolazione. inoltre che un paziente diabetico costa al SSR il doppio di uno senza diabete, che le spese ospedaliere per questi pazienti rappresentano il 57% del costo complessivo e che quelle per i farmaci ammontano al 29%. L’ambizione è quella di garantire ai cittadini – anche quelli a rischio come chi soffre di obesità – un complesso di servizi attivabili dal momento del rischio alla gestione quotidiana della malattia. In che modo? Con una rete quotidiana di servizi che permette al paziente di entrare in un programma”.

“Al centro del Piano c’è la prevenzione. Quella primaria – spiega - con interventi che riguardano gli stili di vita, l’attività motoria, il regime alimentare. E quella secondaria per scongiurare complicanze gravi come la cecità, la dialisi, il piede diabetico con rischio di amputazione degli arti inferiori. Bisogna ricordare che ancora troppo pochi diabetici svolgono i necessari esami di controllo. Il livello di prevenzione attuale è talmente basso che il fatto di proporla e realizzarla è rivoluzionario”.

“Questo Piano – aggiunge Petrangolini - è rivoluzionario dal punto di vista del modello professionale: il paziente non è più costretto ad una serie di passaggi settoriali giustapposti, ma può contare sulla integrazione tra diversi professionisti con un approccio a 360° e sulla collaborazione tra distretto, Casa della Salute e medico di medicina generale”.

“Il tema della partecipazione – conclude Petrangolini - è stato cruciale: abbiamo puntato al coinvolgimento e al rafforzamento delle associazioni fin dal momento della definizione del piano. Le misure del Piano, poi, diventano l’attività ordinaria dei direttori generali ed entreranno a far parte dei loro obiettivi di performance: insomma, un fatto strategico. Perché non basta un decreto amministrativo, serve la sensibilità e la preparazione degli operatori che devono partecipare e condividere la finalità generale”.

MENINGITE, RIGHINI (FDI) INTERROGA LA GIUNTA REGIONALE SUL VACCINO PER IL MENINGOCCO B: "IN ALTRE REGIONI È GRATUITO"

Nel corso dell'odierna seduta del consiglio regionale del Lazio il capogruppo di Fratelli d'Italia, Giancarlo Righini, ha interrogato la Giunta Zingaretti per sapere se anche nel Lazio s'intenda inserire il vaccino per il meningococco B nel Piano della vaccinazione. Tenuto conto che negli ultimi anni vi è stato un aumento dei casi di meningite Righini ha ricordato che "il vaccino contro il meningocco B, responsabile della maggioranza dei casi di meningite segnalati in Italia, ha superato la fase di sperimentazione ed è disponibile in Italia dal 2014. Ad oggi il Men B è offerto gratuitamente in diverse regioni, mentre nel Lazio è possibile richiederlo ad un costo di circa 90 euro, costo che spesso impedisce a molti genitori di vaccinare i propri figli. Anche il Comitato Nazionale contro la Meningite - ha concluso Righini - ha auspicato che il Men B sia inserito nel calendario del Piano di Prevenzione Vaccinale di tutte le Regioni, in modo che tutti possano accedere alla vaccinazione gratuitamente, liberamente e senza discriminazioni".

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