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Regione, Consiglio Lazio. al via esame legge “delrio” su assetto enti locali

Presentati circa 3400 emendamenti sul testo che trasferisce nuove funzioni a Roma Capitale e alla Città metropolitana. Discussione generale il 6 dicembre

Presentati circa 3400 emendamenti sul testo che trasferisce nuove funzioni a Roma Capitale e alla Città metropolitana. Discussione generale il 6 dicembre

Con la relazione dell’assessore regionale agli Enti Locali, il Consiglio regionale del Lazio ha avviato oggi l’iter legislativo della proposta di legge n. 317 "Disciplina e conferimento di funzioni e compiti amministrativi ai comuni, a Roma capitale e alla città metropolitana di Roma capitale. Riordino delle forme associative tra gli enti locali e superamento delle comunità montane". La discussione generale e l’inizio dell’esame dell’articolato sono stati calendarizzati per i giorni 6 dicembre (alle ore 16) e 7 dicembre (alle ore 11). Sui 18 articoli del testo sono stati già presentati 3460 emendamenti, di cui 20 della Giunta, 26 dei consiglieri di maggioranza e il resto a firma di consiglieri dei gruppi di minoranza, ma il termine per la loro presentazione è stato riaperto fino alle ore 20 del 5 dicembre (subemendamenti fino alle ore 15 del 6 dicembre).

La proposta di legge n. 317 si inserisce nel percorso di riforma della governance degli enti di area vasta e del sistema degli enti locali già avviato con vari interventi legislativi statali, a partire dalla legge n. 56 del 2014 (cosiddetta legge Delrio), alla quale ha fatto seguito, a livello regionale, l’articolo 7 della legge di stabilità regionale 2016, che, nel recepire la “Delrio”, ha rinviato a un successivo provvedimento il conferimento di ulteriori funzioni amministrative agli enti locali. Da qui il provvedimento illustrato oggi in Aula che appunto riordina e conferisce ulteriori funzioni a Roma Capitale, ai comuni e alla Città metropolitana. Oltre al percorso tracciato dalla legge Delrio, la proposta di legge in esame alla Pisana si occupa altresì del riordino del sistema dell’associazionismo comunale e del superamento delle comunità montane. Infine, sono previste nuove procedure per la definizione degli ambiti territoriali ottimali (Ato).

Al termine della relazione dell’assessore, il presidente del Consiglio regionale ha sospeso e rinviato al 6 dicembre l’esame della proposta di legge n. 317 e ha messo in votazione due mozioni urgenti.

Con la prima il presidente della Regione e la giunta sono stati impegnati a predisporre gli atti per stanziare le risorse necessarie per le zone di Ladispoli e Cesano colpite dalla tromba d'aria del 6 novembre scorso, ove non intervenisse la dichiarazione – accolta dal Governo – dello stato di calamità naturale. Le risorse sarebbero da destinare a interventi di ricostruzione o messa in sicurezza delle strutture danneggiate (abitazioni private, scuole, caserma dei carabinieri e linee elettriche). Secondo l'atto di indirizzo i danni subiti dai territori a causa della tromba d'aria che ha anche provocato la morte di due persone possono essere quantificati in diversi milioni di euro.

Con la seconda mozione approvata oggi, l'Aula della Pisana ha impegnato presidente e giunta a sostenere le famiglie delle studentesse italiane Erasmus che hanno perso la vita in un incidente in pullman verificatosi il 20 marzo scorso in Catalogna. Tra le vittime anche una ragazza laziale, Elisa Scarascia Mugnozza, studentessa di Medicina alla "Sapienza" di Roma. La mozione impegna il presidente della Regione anche a perorare le richieste dei familiari presso le autorità in Spagna. Sdegno è stato espresso nei confronti della sentenza dei magistrati spagnoli nella quale non si evidenziano responsabilità per la tragedia.

VIOLENZA DI GENERE, BONAFONI (SI – SEL): “DALLA REGIONE UN SEGNALE CONCRETO”

“Oggi è una bella giornata per chi da sempre è impegnato nel contrasto alla violenza sulle donne. Il lavoro di squadra svolto in questi anni tra il Consiglio regionale, la Giunta e la Cabina di regia ha dato i suoi frutti e i bandi pubblicati stamattina, per rafforzare e ampliare la rete dei servizi contro la violenza di genere, ci dicono che sul tema la Regione Lazio c’è e in maniera concreta.

Il milione di euro previsto, che andrà a finanziare l’apertura di 11 nuove strutture, otto centri antiviolenza e tre case rifugio, e i 400 mila euro stanziati a sostegno delle figlie e dei figli delle vittime di femminicidio, segnano infatti un ulteriore passo avanti verso la costruzione di quella rete complessiva di interventi previsti dalla legge regionale n.4. Risorse che si aggiungono ai 275 mila euro destinati alla Città Metropolitana di Roma per il sostegno dei centri che già esistono, ai 132 mila euro finalizzati alla formazione delle figure professionali che si occupano di violenza di genere e ai 600 mila euro già messi a bando per i progetti nelle scuole, la costruzione della rete e gli interventi sugli uomini.

Il riconoscimento del sapere e delle pratiche specifiche delle associazioni impegnate nel contrasto alla violenza di genere e l’impegno trasversale dal punto di vista delle competenze, sono la garanzia che un buon lavoro è stato fatto. Alla vigilia di una data importante come il 25 novembre la Regione Lazio ha fatto un’importante passo avanti: con un investimento complessivo di 2,5 milioni di euro vogliamo mettere la Regione Lazio al centro di un grande progetto collettivo, di prevenzione del fenomeno oltreché di affiancamento delle donne che intraprendono il percorso di uscita dalla violenza".E’ quanto afferma la consigliera regionale di Si – Sel, Marta Bonafoni.

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