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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Regione ‘da controllo spesa farmaceutica riduzione per 80 mln’

Migliorare il consumo dei farmaci favorendo l’uso equilibrato di quelli a più vasto consumo e ridurre la ridondanza delle prescrizioni. Obiettivo realizzare una riduzione della spesa di 80 milioni di euro su base annua.

Migliorare il consumo dei farmaci favorendo l’uso equilibrato di quelli a più vasto consumo e ridurre la ridondanza delle prescrizioni. Obiettivo realizzare una riduzione della spesa di 80 milioni di euro su base annua. Questo il senso del decreto firmato dal Presidente della Regione Lazio,Nicola Zingaretti per incrementare l’appropriatezza prescrittiva farmaceutica nella Regione Lazio.

Negli ultimi tre anni la farmaceutica convenzionata della Regione Lazio ha fatto registrare un trend di netta riduzione dovuto anche alla scadenza brevettuale di molecole ad alto impatto, nonostante questo la spesa procapite risulta ancora troppo alta attestandosi ad una media di 168,18 euro. Per contenere la spesa sono state prese quindi alcune classi di farmaci che rappresentano un forte impegno economico per la Regione Lazio. Le classi terapeutiche oggetto del provvedimento sono: gli Inibitori di pompa protonica (IPP) per la terapia dell’ulcera; Omega 3, per la terapia delle dislipidemie; Inibitori selettivi della ciclo-ossigenasi (COXIB) per la terapia antinfiammatoria ed antireumatica; statine e associazioni per la terapia delle dislipidemie; antagonisti dell'angiotensina II non associati e associati con diuretici per la terapia dell’ipertensione. Per raggiungere questi target il decreto dà mandato ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie, delle Aziende Ospedaliere, dei Policlinici Universitari e degli IRCSS di adottare i provvedimenti necessari alla completa diffusione e osservanza del decreto in tutte le strutture di competenza. Le principali indicazioni sono quelle relative all’uso di farmaci con brevetto scaduto la dove disponibili e una responsabilizzazione del medico di medicina generale nell’atto della prescrizione”. Lo afferma in una nota la Regione Lazio.

SANITA’: ‘ CON DAY SERVICE PER 73 PATOLOGIE ACCESSO A CURE PIU’ FACILE’

Il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti ha firmato un decreto con il quale istituisce il ‘Day Service’, un servizio che aumenta il numero delle prestazioni multidisciplinari complesse negli ambulatori territoriali e oggi ottenibili solo in ospedale. Entro breve tempo le Asl dovranno organizzarsi per poter effettuare i Pac (pacchetti ambulatoriali complessi) e rendere in questo modo più facile ai cittadini l’accesso alle cure. Le patologie interessate sono l’arteriopatia cronica degli arti; il controllo dei pazienti con trapianto di reni e di fegato; le sindromi di apnee ostruttive del sonno; diagnosi e controllo delle connettiviti sistemiche e della sindrome da anticorpi; diagnosi e controllo artriti, delle lesioni focali del fegato, diagnosi e sorveglianza delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino, piede diabetico, diagnosi e trattamento dolore cronico, riabilitazione e prevenzione complicanze malattie cerebrovascolari. Con la firma del decreto viene estesa l’erogazione dei PAC alle strutture territoriali, per la fase inziale solo pubbliche e in possesso di specifici requisiti, e presto ci sarà anche all’Interno delle Case della Salute. Il progetto della Regione Lazio è sperimentale.

La richiesta di un Pac (pacchetto ambulatioriale complesso) può essere avanzata dal medico di medicina generale, da uno specialista o dal pediatria di base. Il referente sarà lo specialista che prende in carico il paziente, pianificando e coordinando il percorso assistenziale, prescrive su ricettario regionale le prestazioni necessarie, gestisce la documentazione clinica e, a conclusione del processo, predispone la relazione finale. Tutto il percorso deve terminare entro 30 giorni dalla presa in carico del paziente. Il decreto prevede un periodo di sperimentazione di due anni presso le strutture pubbliche (ASL), cui seguirà una valutazione sull’esito della sperimentazione. Il vantaggio per il cittadino consiste nel poter accedere più facilmente a questo tipo di prestazioni, con un risparmio relativo al costo della compartecipazione alla spesa e con il vantaggio di una evidente riduzione dei tempi di attesa e la consegna del referto in tempi certi. Il cittadino potrà ottenere nella stessa sede, o in un numero limitato di sedi vicine, una serie di prestazioni organizzate entro un periodo di tempo prestabilito. Attualmente sono già attivi nella Regione Lazio 60 PAC.

“Il progetto è ambizioso e per questo sperimentale – spiega il presidente Zingaretti - perché si pone l’obiettivo di spostare sul territorio prestazioni che oggi sono erogate esclusivamente in ambito ospedaliero, utilizzando anche la rete delle Case della Salute che stiamo realizzando nella nostra regione. Qualificando l’attività ambulatoriale attraverso l’istituzione del Day Service per l’erogazione dei pacchetti ambulatoriali complessi stiamo portando la sanità vicina ai cittadini riducendo costi, tempi di attesa e i faticosi spostamenti da una struttura all’altra”

DL CASA, ZINGARETTI: ‘BONAFE’ SIAMO CON TE, MINACCE NON CI FERMERANNO’“Forza Simona Bonafè, siamo con te. Le minacce non ti fermeranno, non ci fermeranno”. Lo scrive sul suo profilo twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

SARTORE, “CON REGOLAMENTO TETTO COMPENSI SOCIETA’ IN LINEA CON STATO”

“Con l’approvazione del Regolamento, che classifica le società controllate in base a indicatori precisi e fissa il tetto dei compensi degli amministratori, aggiungiamo un nuovo tassello al lavoro avviato un anno fa con la legge regionale per il contenimento della spesa”.

E’ quanto dichiara l’Assessore al Bilancio della Regione Lazio, Alessandra Sartore.

“Il Lazio – sottolinea Sartore - è la prima Regione che si mette al passo con la normativa nazionale e, da adesso in poi, anche per le nostre società regionali, come già previsto per le quelle controllate dallo Stato, adottiamo dei parametri oggettivi che ci consentono di avere un identikit trasparente ancorato a parametri certi individuati nel valore della produzione, degli investimenti e del numero dei dipendenti. Un quadro chiaro – conclude l’assessore - entro cui stabilire i compensi massimi dei consiglieri investiti di particolari deleghe”.

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