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Regione, Fiera di Roma: sì della Regione Lazio a aumento di capitale investimenti spa

La regione non si sottrae alle proprie responsabilità di socio e non lascia nulla di intentato per il salvataggio e il rilancio di fiera di Roma.

La regione non si sottrae alle proprie responsabilità di socio e non lascia nulla di intentato per il salvataggio e il rilancio di fiera di Roma.

Via libera della Regione Lazio all’aumento di capitale di Investimenti Spa, società controllante di Fiera di Roma, per quanto riguarda le proprie quote di partecipazione (19,626%, di cui 9,826% direttamente detenute dalla Regione e 9,8% da Lazio Innova). L’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani, oggi, in rappresentanza della Regione Lazio, ha partecipato all’assemblea di Investimenti Spa, con il mandato di approvare l’aumento di capitale richiesto dal management della società. La luce verde della Regione è arrivata a seguito dell’approvazione, avvenuta ieri in Giunta, di una delibera con la quale si autorizza la partecipazione all’aumento di capitale e si dà disposizione alla controllata Lazio Innova Spa di fare lo stesso. In tutto la somma a carico della Regione è di 3.050.871,83 €. La Regione, con questa decisione, non si sottrae alle proprie responsabilità di socio e non lascia nulla di intentato per il salvataggio e il rilancio di una realtà fondamentale per la vita economica di Roma e di tutto il territorio regionale come Fiera di Roma”.

SERVIZI SOCIOSANITARI, OK IN COMMISSIONE A 133 MILIONI DI FONDI

Tra le voci di maggior rilievo gli stanziamenti in favore dei Comuni per asili nido e Rsa

La commissione Politiche sociali e salute ha dato il via libera a maggioranza (otto favorevoli e quattro astenuti), sullo schema di deliberazione n. 179 della Regione Lazio. Il provvedimento ora torna in Giunta per l’approvazione definitiva.

Si tratta del programma di utilizzazione degli stanziamenti per garantire, per l'anno in corso, quanto attualmente previsto dal sistema integrato di servizi sociali previsti dalla legge regionale n. 11 del 2016 (la cosiddetta riforma del welfare). La somma complessiva stanziata di circa 110 milioni di euro sarà a carico del bilancio regionale 2016; 23 milioni di euro, invece, graveranno sul bilancio pluriennale per l'esercizio finanziario 2017.

Numerosi gli ambiti di intervento, in larga parte finanziati con risorse statali. Il documento posto all’attenzione dei consiglieri fa riferimento innanzitutto a 15 milioni di euro necessari a “saldare” impegni di spesa già assunti. Secondo la relazione presentata dall’assessorato alle Politiche sociali “non si tratta di elargizioni né casuali né discrezionali, ma mirate a dare seguito e conclusione a vecchi impegni maturati e non più rinviabili”.

La tabella relativa ai nuovi impegni (quasi 94 milioni di euro a valere sul bilancio 2016 e 23 milioni sul bilancio 2017) contiene, in particolare, la finalizzazione delle risorse necessarie per garantire la continuità dei servizi ritenuti essenziali all’interno dei piani di zona distrettuali, con la definizione dei criteri di riparto degli stanziamenti assegnati a Roma Capitale con indicazione dei relativi massimali di spesa. Tra le voci di maggior rilievo: 10,5 milioni di euro in favore dei Comuni come contributo al funzionamento degli asili nido (allo scopo di abbattere le rette a carico degli utenti, ha precisato l’assessore); 17,5 milioni quale concorso regionale alla spesa a carico dei Comuni per la quota di spesa sociale per le Residenze sanitarie assistite (Rsa). Una somma che va ad aggiungersi all’importo di 20 milioni già destinata con la precedente deliberazione n. 102/2016. Nove milioni di euro, poi, vanno alla fornitura di prodotti ipoproteici in favore di persone affette da insufficienza renale cronica. Si garantisce quindi la continuità del servizio realizzato dai comuni denominato Pippi (programma di intervento per la prevenzione dell’istituzionalizzazione). Si tratta di un progetto sperimentale, avviato in tutte le regioni con la regia del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, giunto al quinto anno, volto ad attivare percorsi di tutela ed azioni volte a ridurre il rischio di allontanamento dei minori dalle loro famiglie, con il coinvolgimento di diverse istituzioni. In tabella, anche 500 mila euro per l’assistenza personale autogestita (vita indipendente per persone con disabilità) e 400 mila euro per l’avvio del servizio regionale di reintegrazione del paziente post-comatoso. Vengono inoltre finalizzate risorse a sostegno delle esigenze sociosanitarie delle popolazioni del Reatino colpite dal sisma del 24 agosto. Seicentomila euro, infine, finalizzati per interventi in ambito sportivo: promozione dell'equitazione per disabili, censimento degli impianti, progetti di sport di cittadinanza con Coni e comitato paralimpico. SANITA'; ABBRUZZESE (FI): SAPEVAMO CHE IL DEA II LIVELLO NON SAREBBE STATO ASSEGNATO A FROSINONE. CHIEDIAMO CONFRONTO PER POTENZIARE RETE OSPEDALIERA PROVINCIA DI FROSINONE "Che il Dea di II Livello non sarebbe stato assegnato a Frosinone lo si evinceva dal famigerato DCA 368 del Commissario Zingarertti. La presa in giro messa in atto dall'ex direttore generale della Asl di Frosinone, Mastrobuono, per riuscire ad approvare l'atto aziendale, è, ad oggi, ancora più evidente. Sappiamo che il passaggio a Dea di II livello non è repentino, servono l'attivazione di specialità imprescindibili per questa tipologia di distaccamento. Noi chiediamo al Commissario straordinario Macchitella, un confronto con i rappresentanti del territorio per riuscire a mettere in campo azioni con lo scopo di potenziare la nostra rete ospedaliera". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali. "Liste d'attesa infinite, case della salute come oggetti misteriosi, progetto ambufest doppione della guardia medica, cronica carenza di personale, pronto soccorso in tilt con i pazienti troppo spesso costretti ad attendere ore ed ore nei corridoi per il ricovero. Il cittadino, di fronte a queste inefficienze e ha due alternative: recarsi presso strutture private ( chi puo permetterselo) oppure in altre Regioni, aumentando cosi la mobilita passiva. Serve una vera riorganizzazione, composta da provvedimenti in grado di dare risposte alle principale criticità del sistema sanitario della provincia di Frosinone. Purtroppo sia a livello locale che regionale si continua a sottovalutare i disagi e i disservizi incontrati quasi quotidianamente dagli utenti. Il tempo degli impegni presi e disattesi e' finito, ora i cittadini attendono i fatti". ha concluso Mario Abbruzzese. SAN CAMILLO: D’AMATO, ‘DIRIGENTE ERA STATO DENUNCIATO E LICENZIATO DA UN ANNO, E’ BUONA VIGILANZA’ "Quello del San Camillo è un caso di buona vigilanza di una azienda pubblica che avendo dei sospetti ha immediatamente denunciato un proprio dirigente e collaborato con gli inquirenti. Credo per la prima volta sia stato licenziato (da oltre un anno) un dipendente ritenuto infedele prima dell'esplodere dell'inchiesta. Oltre al lavoro sempre encomiabile della Magistratura e delle Forze dell'Ordine, voglio ringraziare la Direzione dell'Azienda e invitare tutti, anche di altre Aziende a tenere altissima la guardia a difesa della legalità". Lo dichiara in una nota Alessio D’Amato Responsabile della Cabina di Regia della Sanità della Regione Lazio. BUSCHINI: "1,2 MILIONI PER CONTRIBUTI PER L’ISTITUZIONE E LO SVILUPPO DI CENTRI PER IL SUPPORTO ALLE POLITICHE GIOVANILI" "E’ stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale il Bando con cui la Regione eroga contributi per l’istituzione e lo sviluppo di Centri e Punti per il supporto alle politiche giovanili dislocati sull’intero territorio regionale. L’obiettivo primario è la creazione di una rete condivisa tra gestori dei servizi, utenti finali e i soggetti pubblici e privati coinvolti in tematiche riguardanti il mondo giovanile, potenziata e coordinata dalla Regione Lazio, con il contributo di Comuni e Organizzazioni sociali territoriali. Così sarà possibile realizzare un sistema di servizi, omogeneo e condiviso, per garantire a tutti i giovani pari accesso alle opportunità presenti - locali, regionali, nazionali ed europee – di studio, orientamento, formazione, lavoro e cultura, specie mediante l’impiego delle nuove tecnologie informatiche. Le risorse a disposizione ammontano ad euro 1.120.000,00 per la concessione di contributi che vanno da un minimo di 120 mila euro ad una massimo di 160 in base al numero degli enti locali coinvolti nei progetti, nel numero minimo di 5. Ai raggruppamenti proponenti che si integrino con almeno altri 2 enti, inoltre, è accordato un contributo premiale di ulteriori 30 mila euro. Ciascun raggruppamento potrà presentare un solo progetto". Lo dichiara in una nota l'Assessore regionale Mauro Buschini. "L’aiuto - ha spiegato Buschini - è diretto agli Enti locali che in forma associata abbiano creato, o intendano attivare, un’apposita struttura a servizio dell’orientamento dei giovani sui temi di maggiore interesse sociale, formativo, culturale e lavorativo. Il contributo concedibile è destinato a supportare le spese per interventi di realizzazione delle strutture e dei Centri, ivi compreso l’adeguamento dei locali, l’acquisizione delle attrezzature, nonché i costi amministrativi e generali, con una compartecipazione minima obbligatoria per gli Enti proponenti pari al 10% della complessiva spesa prevista nel progetto. Le domande di partecipazione in formato cartaceo dovranno essere trasmesse alla Regione entro il 30 novembre 2016".

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