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Politica

Regione, in Consiglio passa il rendiconto con 29 voti favorevoli e 19 contrari

L’aula, presieduta da Daniele Leodori, presente anche il governatore Nicola Zingaretti, ha approvato, con 29 voti favorevoli e 19 contrari, il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2014 (Pl 302).

L’aula, presieduta da Daniele Leodori, presente anche il governatore Nicola Zingaretti, ha approvato, con 29 voti favorevoli e 19 contrari, il Rendiconto generale della Regione Lazio per l’esercizio finanziario 2014 (Pl 302).

Al 31 dicembre 2014 le entrate complessivamente accertate sono di 32,92 miliardi di euro. mentre le spese complessivamente impegnate sono pari a 30.66 miliardi di euro.

Il rendiconto 2014 si chiude con un disavanzo sostanziale pari a 3,88 miliardi di euro, determinato aggiungendo al risultato di amministrazione il fondo crediti di dubbia esigibilità, l'accantonamento dei residui perenti e la parte vincolata. Secondo il giudizio di parifica della Corte dei Conti, però, il disavanzo 2014 è di quasi 11 miliardi di euro.

Dopo l’approvazione del Rendiconto, la seduta prosegue con la relazione dell’assessore Alessandra Sartore sulla manovra di bilancio (Legge di Stabilità 2016 più Bilancio 2016-2018).

SIMEONE (FI): “VOTO CONTRARIO AL RENDICONTO GENERALE 2014. ERRORI GROSSOLANI DALLA GIUNTA ZINGARETTI”

“In consiglio regionale, durante la seduta dedicata al bilancio, abbiamo espresso voto contrario al Rendiconto Generale 2014. Lo abbiamo fatto nell’ottica di far comprendere alla giunta regionale, e al presidente Zingaretti, che questo modo di operare non ci piace e non ci troverà mai concordi. Non si tratta di una questione politica o di bandiera ma di dati di fatto certificati dall’analisi della Corte dei Conti che nel giudizio di parifica ha bocciato chiaramente, e fuori da qualsiasi interpretazione, le manovre effettuate dalla Regione guidata dal centrosinistra. Basta citare, come esempio, l’uso “improprio” sinora fatto delle somme derivanti dall’extragettito. Risorse che dovevano essere destinate alla sanità e che sono state utilizzate, in modo eccezionale, per coprire i debiti del Comune di Roma e del trasporto pubblico locale della Capitale. La diversificazione dell’extragettito non deve e non può essere la regola. La norma può anche prevederlo ma non è corretto verso cittadini ed imprese che pagano le tasse. Così come non è corretto, non è democratico, sostituire l’assestamento del bilancio con il ricorso alle variazioni di bilancio, solo nel 2015 ne sono state fatte ben 800, con cui la giunta di fatto stravolge i documenti contabili che vengono approvati in consiglio regionale. Le note della Corte dei Conti devono far riflettere. Devono essere lo spunto per fare meglio e per non ripetere gli errori commessi. Il nostro voto contrario vuole essere un contributo a crescere per il bene delle comunità che rappresentiamo. E in un percorso migliorativo delle azioni di questo governo regionale, come opposizione, siamo pronti a dare il massimo impegno e collaborazione nella speranza che, come al solito, non ci troveremo di fronte ad un muro di gomma”.Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

BUSCHINI: “PROMOZIONE DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E PRODUZIONE DI ENERGIE RINNOVABILE NELLE PMI CON IL BANDO ‘SMART ENERGY FUND’

A disposizione delle imprese del Lazio 15 milioni per la riduzione delle emissioni e per la riduzione di costi energetici

“Al fine di promuovere l’efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile nelle Piccole e Medie Imprese del Lazio, è ancora possibile, per le PMI del territorio regionale, presentare le domande per il bando“Smart Energy Fund”, un avviso pubblico con fondi europei finanziato con 15 milioni di euro. Si tratta di uno stanziamento che agevola la realizzazione, sugli immobili delle nostre imprese, gli investimenti per la riduzione delle emissioni climalteranti e pensato per aumentare, di conseguenza, la competitività delle PMI del Lazio grazie ad una riduzione dei loro costi energetici”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale e Presidente della Commissione Bilancio Mauro Buschini.

“Gli interventi ammissibili – continua Buschini – potranno interessare ‘investimenti semplici’ come, ad esempio, istallazione di pannelli solari, impianti fotovoltaici, apparecchi a led, caldaie a condensazione o la sostituzione di infissi e serramenti; investimenti complessi per la riduzione dei consumi di energia primaria nella misura minima del 10% annuo rispetto alla media degli ultimi due anni; investimenti che migliorino almeno di una classe energetica la prestazione dell’edificio; investimenti per altri impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili a scala ridotta o, infine, su impianti ex novo per la cogenerazione ad alto rendimento. Tutte le info per la presentazione delle domande sono disponibili su www.lazioinnova.it. Politiche ambientali che vogliamo incentivare per un futuro più sostenibile. Si tratta, infatti, di azioni che possono risultare importanti per il futuro, anche in considerazione del periodo che stiamo vivendo in cui, su livelli diversi, si stanno studiando provvedimenti per ovviare all’emergenza ambientale derivante dai continui sforamenti dei limiti di PM10 in molte città italiane

ACQUA: REGIONE LAZIO DIFFIDA SOCIETÀ ABRUZZESE PER INTERRUZIONE PUBBLICO SERVIZIO

La Regione Lazio ha inviato lettera di diffida a Cam Spa, il Consorzio Acquedottistico marsicano che continua a minacciare a mezzo stampa l'interruzione del pubblico servizio di fornitura di acqua potabile, per alcuni Comuni del reatino. "Questa Amministrazione - ricorda Fabio Refrigeri, assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente - ha provveduto, nei limiti imposti dalla disponibilità di bilancio di cassa, a liquidare ed erogare la somma complessiva di € 512.169,20 (IVA ed interessi compresi) a questa società abruzzese. Tale pagamento fa seguito ai precedenti avvenuti nell’anno solare 2015 pari a complessivi € 1.869.816,91 (IVA compresa). Con D.G.R. n. 645 del 23 novembre scorso, si è inoltre provveduto al 'Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio', e nei confronti della Cam Spa si è definita la somma di € 2.208.207,72. Con Legge Regionale, da emanarsi entro e non oltre il prossimo 31 dicembre 2015, sarà riconoscibile tale debito, la cui materiale erogazione potrà avvenire entro il 30 giugno prossimo”. “Appare quanto meno inopportuno - conclude Refrigeri - continuare a penalizzare le popolazioni quando è già in atto una robusta dose di liquidazione del debito, che verrà prontamente eliminato nei primi mesi del 2016. Questa Regione, al contrario, continua la fornitura di acqua potabile ai Comuni abruzzesi per il tramite del Gestore Gran Sasso Acqua Spa, benché questa sia da anni debitrice proprio nei confronti dell'Amministrazione laziale"

RIORDINO DELLE PROVINCE, SIMEONE (FI): “L’EVIDENTE INCAPACITA’ A LEGIFERARE DI ZINGARETTI PENALIZZA I TERRITORI”

“Siamo felici che il presidente della Provincia di Latina, Eleonora Della Penna, alzi la voce per sottolineare i ritardi della Regione Lazio sull’approvazione degli adempimenti derivanti dalla cosiddetta legge Delrio. Siamo concordi con lei sul fatto che tali ritardi siano non solo ingiustificabili ma stiano pesando sulle spalle dei dipendenti e sulla stabilità economica dell’Ente di via Costa. Ed ha ragione a pretendere più collaborazione dal suo amico Zingaretti. Tuttavia avremmo voluto vedere tale solerzia e simile determinazione nel partecipare alla commissione regionale che ha proceduto all’analisi della proposta di legge 269 sul cosiddetto riordino delle Province. Era in quella sede che il presidente Della Penna doveva far valere le proprie ragioni illustrando, a nome dei 600 mila abitanti che rappresenta pur non essendo stata votata direttamente da loro, quali azioni e scelte la Provincia ritiene opportune a seguito del disastroso “assetto” Delrio. Invece ha preferito disertare la riunione. Tuttavia è facile gridare al lupo a mezzo stampa. Ma è nelle sedi istituzionali che devono essere esercitati i ruoli di governo. E’ infatti qui, è in commissione e in consiglio, che come opposizione abbiamo cercato di colmare le mille lacune che la “Regione che non sa fare” di Zingaretti sta creando a danno delle comunità che siamo chiamati ad amministrare. Sulla questione Delrio Zingaretti e la sua giunta hanno cercato, tramite l’articolo 6 della proposta di legge di stabilità 2016, di mettere una foglia di fico per coprire le “loro vergogne” e colmare le proprie inadempienze. Solo grazie agli emendamenti che abbiamo presentato come opposizione si è riusciti a migliorare una proposta che ruota sull’accentramento delle funzioni sulla Regione evitando uno svuotamento del ruolo della Provincia. Abbiamo predisposto e fatto approvare, con una dura battaglia in commissione bilancio, alcuni emendamenti per circoscrivere il disastro di una Regione che, unica in Italia, non ha ancora approvato la ricollocazione delle funzioni agli Enti locali. Abbiamo posto un freno alla superficialità di Zingaretti, dando un termine accettabile, quello del 28 febbraio 2016 per l’approvazione della proposta di legge e di 180 giorni, per le normative di settore connesse all’attuazione della cosiddetta legge Delrio. Abbiamo contestato la decisione della Regione di scaricare sulle Province l’onere di provvedere agli stipendi per i primi mesi del 2016 al personale non trasferito. Ed imposto che la Regione provveda contestualmente alla ricollocazione delle funzioni anche al trasferimento di tutte le somme necessarie a coprire le spese strumentali al loro esercizio e per pagare gli stipendi ai lavoratori. Questa Regione non sa cosa significhi legiferare. Non sa portare a termine il ruolo per cui è stata istituita. Lo dimostra l’atteggiamento schizofrenico che ha rispetto alle proposte di legge che vengono presentate, ritirate, poi ripresentate, poi congelate, poi se ne perdono le tracce per ritrovarle sotto altre forme. Basta pensare, solo per fare alcuni esempi, alle proposte di legge per l’accorpamento delle Ater, a quella sulle Comunità Montane e associazionismo comunale che è stata insabbiata in aula e la lista si allunga passando per consorzi per lo sviluppo industriale, Consorzi di bonifica ed enti parco fermi alla memoria. Per ogni legge non approvata Zingaretti ha ampliato il baratro in cui si trova l’economia dei nostri territori dimostrando di non sapere dove mettere le mani, che in questa Regione regna la confusione più assoluta, che non ha alcuna idea di futuro. E le Province ringraziano”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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