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 Regione, Monumento naturale Antica Pyrgi, Avernali: approvare l’istituzione per garantire tutela naturale e offerta turistica e didattica dell’area

 Istituire al più presto il Monumento naturale di Pyrgi è un obiettivo chiaro e condiviso dall’amministrazione regionale. Dobbiamo salvaguardare un’area eccezionale dal punto di vista naturalistico e archeologico, con enormi ricchezze come le...

Istituire al più presto il Monumento naturale di Pyrgi è un obiettivo chiaro e condiviso dall’amministrazione regionale. Dobbiamo salvaguardare un’area eccezionale dal punto di vista naturalistico e archeologico, con enormi ricchezze come le caratteristiche sabbie nere, i piccoli stagni e canali che fanno di questa zona un sito importante per la fauna e l’avifauna, ma anche un importante sito archeologico.”

Questo il commento di Cristiana Avenali, consigliera regionale del Partito Democratico, presente alla Conferenza di presentazione dell’evento fotografico a supporto dell’istituzione del “Monumento Naturale Pyrgi”, organizzata dal Comitato 2 Ottobre e dall’Associazione fotografi Romamor.

“La proposta di istituire un Monumento naturale è nata nel 2007 ad opera di diverse associazioni tra le quali Legambiente Lazio, proprio quando ero Direttrice dell’Associazione – ricorda Cristiana Avenali – nell’ottica di rilanciare la zona valorizzandola, anche grazie alla vicinanza con la Riserva naturale di Macchiatonda, importantissima area protetta. L’iter amministrativo andato avanti negli anni è teminato nel 2009, con la proposta della Regione di ampliare il monumento naturale fino alla Riserva di Macchiatonda, e la Soprintendenza Archeologica, il Comune di Santa Marinella, il C.T.S.A hanno dato parere favorevole. Si tratta, ora, di mettere l'ultima firma da parte del Pesidente Zingaretti per l'istituzione formale, rinnovando il coinvolgimento del Comune di Santa Marinella che nel 20009 appovò all'unanimità del consiglio comunale l'istituzione del monumento naturale, velocizzando l'iter per tutelare un tratto di costa dalle caratteristiche straordinarie, garantendo anche la nascita un polo di grande interesse turistico e culturale”.

Continua la Consigliera: “La Regione Lazio ha già dimostrato grande attenzione e sensibilità verso l'area, con la riapertura del Castello di Santa Severa la scorsa primavera-estate che ha avuto un successo di presenze, e il progetto di affidare, e non vendere, la sua gestione tramite bando, garantendone la fruizione. Il Castello è un patrimonio storico culturale importantissimo, al quale, per essere recuperato al massimo delle sue potenzialità, deve essere affiancata la tutela e gestione della parte naturalistica - archeologica in un unicum dal valore inestimabile. Per questo mi sono impegnata in passato e mi impegnerò ora, per velocizzare la conclusione dell’iter di approvazione del Monumento naturale di Pyrgi e sarebbe bello arrivare a maggio, alla premiazione del concorso fotografico lanciato oggi, e poter festeggiare anche l'istituzione del monumento naturale.”

Conclude Avenali: “Il sistema delle aree protette, con i nostri Parchi e le Riserve naturali, garantisce non solo la salvaguardia del territorio e della biodiversità, ma costituisce un’offerta turistica senza pari, che può e deve essere ottimizzata anche dal punto di vista economico, coniugando ad una nuova gestione del capitale naturale un nuovo modello di sviluppo sostenibile e di tutela attiva”.

Così in una nota Cristiana Avenali, consigliera regionale del Partito Democratico e componente della Commissione Ambiente

PARCHI, SIMEONE (FI): “ZINGARETTI NON DISPERDA UN PATRIMONIO E PORTI IN AULA I PIANI DI ASSETTO CON LA MASSIMA RAPIDITA’”

La Regione Lazio sta distruggendo i parchi e le aree naturali e i sogni delle persone che, a ragione, pensano che nella valorizzazione e nella difesa del paesaggio sta il volano di un nuovo sviluppo. L’assenza di regole e di pianificazione, la lentezza della burocrazia sta annientando quel patrimonio ambientale, naturale e di sviluppo che rappresentano. Sono oltre 15 anni che i piani di assetto dei parchi e delle aree naturali giacciono nei cassetti della Regione Lazio perché non sono state portate a termine le istruttorie. Anni in cui il tanto decantato patrimonio ambientale e naturale laziale è rimasto paralizzato, sotto utilizzato, neutralizzato. Basta pensare, per fare un esempio, al Parco degli Aurunci che ha presentato il piano nel 2004 e dopo ben 11 anni non ha ancora uno strumento operativo a causa della lentezza degli uffici preposti alle istruttorie. La Regione ha il dovere di accelerare sulle procedure di approvazione non per, come qualcuno strumentalmente sostiene, distruggere le aree verdi e procedere a cementificazioni selvagge, al contrario, l’approvazione dei piani di assetto si traduce in una organizzazione precisa ed efficace di queste aree, nella loro massima tutela. E’ solo grazie a questi strumenti che sarà possibile definire lo sviluppo dell’area, specificare quali siano gli interventi consentiti e quali no, quali siano le zone da destinare a servizi e quali da preservare garantendo una accessibilità e una utilizzazione eco compatibile e sostenibile sotto il profilo ambientale rendendole un motore dello sviluppo economico. L’obiettivo di questa Regione deve essere nel concreto rispondere alle esigenze dei territori e per farlo deve attuare una rivoluzione culturale e burocratica. Le aree protette e i parchi non sono un limite, né tantomeno un vincolo allo sviluppo del territorio, ma una fonte unica per la competitività del sistema Lazio. Sono la chiave di volta su cui imperniare un nuovo modello di organizzazione territoriale, un modello di tutela in grado di conciliare l'esigenza di tutela ambientale con quella di sviluppo socio-economico. Per queste ragioni mi auguro che il presidente Zingaretti e l’assessore Refrigeri accolgano la nostra richiesta dimostrando efficienza e coraggio nell’azione prendendo di petto la situazione, imponendo agli uffici un’accelerazione sulle istruttorie e portando in consiglio regionale, con un cronoprogramma dettagliato, tutti i piani di assetto dei parchi ancora sospesi”.

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Gisueppe Simeone

CINEMA, SIMEONE (FI): “STORACE HA FATTO IL SUO LAVORO NEL RISPETTO DEI CITTADINI. SIAMO DALLA SUA PARTE, CI QUERELASSERO TUTTI”

La vicenda che coinvolge il marito del ministro Madia e il vice presidente del consiglio regionale del Lazio, Francesco Storace, ha tutte le caratteristiche per essere annoverata tra i migliori soggetti per una fiction che il presidente Zingaretti e l’assessore Ravera potrebbero finanziare.

I paradossi che corrono sul filo dell’arroganza a cui questo centrosinistra ci sta abituando, a tutti i livelli istituzionali, devono essere fermati. Oramai, come dimostrano le minacce di querela subite dal collega Storace, il centrosinistra e l’armata guidata da Renzi non accetta neanche di essere oggetto di quesiti, tra l’altro legittimi e leciti visto che stiamo parlando di soldi pubblici. Denaro dei cittadini che, differentemente a quanto ritengono i componenti del centrosinistra, non sono a disposizione dei loro capricci ma devono essere investiti per migliorare la loro vita, devono trasformarsi in servizi, in progetti concreti a sostegno delle comunità che siamo chiamati a rappresentare. La decisione del presidente Zingaretti di finanziare le opere, siamo certi di altissimo pregio artistico, del marito della Madia merita un chiarimento. Il presidente della Regione, se è sicuro del suo agire deve avere il coraggio di spiegarci, di spiegare ai cittadini, come quei finanziamenti contribuiranno al benessere dei cittadini, alla crescita economica della nostra Regione. Bene ha fatto il presidente del consiglio regionale Daniele Leodori che, sotto il profilo istituzionale e politico, ha ribadito il principio della democrazia su cui tutte le amministrazioni hanno il dovere di basarsi sottolineando come “i poteri ‘ispettivi’ di un membro dell’opposizione non solo sono fissati da codici e regolamenti ma sono vitali per i cittadini e per l’azione stessa di chi è maggioranza. Noi siamo con Storace, a cui va tutto il supporto umano e politico, e presenteremo mille altre interrogazioni per far emergere quella trasparenza che, evidentemente, è solo un bel titolo sui cartelloni elettorali. E se a Zingaretti non sta bene, se la Madia si sente offesa da chi fa il suo lavoro a tutela dei cittadini ci querelasse tutti”.

Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

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