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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Regione, programmazione rete scolastica

Dopo l’approvazione del Piano di indirizzo generale sulla programmazione della rete scolastica, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato quattro ordini del giorno ad esso collegati, su otto presentati.

Dopo l’approvazione del Piano di indirizzo generale sulla programmazione della rete scolastica, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato quattro ordini del giorno ad esso collegati, su otto presentati.

Il primo ordine del giorno approvato impegna il presidente e la Giunta regionale a considerare, quali elementi di valutazione per il mantenimento dell'autonomia scolastica degli istituti di istruzione di primo grado, la salvaguardia della professionalità e della specializzazione delle istituzioni scolastiche. Con il secondo si chiede alla Giunta di considerare anche le esigenze dell'utenza tra gli elementi di valutazione per il mantenimento dell'autonomia degli istituti e per le proposte di aggregazione e disaggregazione delle istituzioni scolastiche autonome, rendendo possibile nello stesso territorio la fruizione di più indirizzi scolastici nelle scuole secondarie di secondo grado per attenuare il più possibile gli spostamenti dalla zona di residenza.

Il terzo dispositivo approvato, invece, impegna la Giunta regionale a precisare i criteri per l’individuazione degli ambiti funzionali, mantenendo dove possibile il numero delle autonomie scolastiche, con particolare riferimento agli istituti di secondo grado con medesima vocazione, per potenziare la formazione di poli tra istituti tecnici e professionali.

Infine, con l’ultimo ordine del giorno approvato il Consiglio impegna la Giunta a fornire l’elenco delle istituzioni scolastiche in cui siano presenti pluriclassi, con l’obbligo di aggiornarlo all’inizio di ogni anno scolastico.

Respinti, invece, altri quattro ordini del giorno, due dei quali proponevano l’istituzione presso l'assessorato di due gruppi tecnici, uno per verificare lo stato di attuazione del piano e studiare possibili soluzioni per ottimizzare il servizio della rete scolastica; l’altro per analizzare l’offerta formativa delle scuole superiori in rapporto ai bisogni delle imprese. Il terzo ordine del giorno respinto chiedeva di trasferire all’Area metropolitana di Roma le competenze già esercitate dalla Provincia, e a Roma Capitale quelle relative all’edilizia scolastica per tutte le scuole romane, mentre il quarto dispositivo respinto avrebbe impegnato la Giunta a coordinarsi con la commissione consiliare competente per valutare le deroghe relative ai territori disagiati.

------Nel documento le indicazioni generali sulla base delle quali la Giunta adotterà le linee guida annuali per la riorganizzazione dell’offerta

Via libera, dal Consiglio regionale, al piano di indirizzo generale della Regione sulla programmazione della rete scolastica per gli anni 2015-2018. Il documento contiene indicazioni generali sulla base delle quali la Giunta adotterà per ciascun anno scolastico le linee guida per la riorganizzazione della rete delle scuole del Lazio, sentita la commissione consiliare competente.

La programmazione riguarda, in particolare, la determinazione del numero, della tipologia e degli indirizzi di studio delle istituzioni scolastiche. Si prevede che per acquisire o mantenere l’autonomia, le istituzioni scolastiche debbano avere un numero di alunni, consolidato e stabile per almeno un quinquennio, compreso tra 600 e 1200 (con media regionale tendenziale di 900). Deroghe a questi parametri sono previste per le istituzioni delle Isole Pontine e dei comuni montani (il numero minimo di studenti è 400), oltre che per quelle che si trovano in territori particolarmente isolati e/o disagiati.

Altre indicazioni riguardano le scuole dell’infanzia, che vanno mantenute nei territori in cui attualmente funzionano in considerazione delle esigenze delle famiglie e della difficoltà ad aprirne di nuove. Si prevede poi che la Giunta possa correggere situazioni relative a plessi con corsi incompleti, pluriclassi o numero di alunni fuori parametro e si sottolinea la necessità di evitare la formazione di pluriclassi e di ridurre il numero di quelle già esistenti, facilitando il più possibile la frequenza degli alunni in gruppi classe omogenei per età.

Per garantire continuità didattica nello stesso ciclo di istruzione il piano prevede l’aggregazione in istituti comprensivi delle scuole dell’infanzia, delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado. Per le scuole superiori, invece, si dovranno evitare duplicazioni e sovrapposizioni di analoghi indirizzi già funzionanti nello stesso ambito territoriale. Dovranno poi essere adottati dalla Giunta criteri adeguati per l’attivazione e il potenziamento degli istituti di istruzione superiore e la valorizzazione dei licei classici. Si prevede, infine, che i nuovi indirizzi siano autorizzati in presenza di aule disponibili e laboratori adeguati, conformi alla normativa vigente. Accolti diversi emendamenti con i quali si inseriscono nel testo richiami alla riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (legge sulla Buona scuola) e al rispetto delle norme contenute nei decreti della legge che saranno adottati.

In apertura di seduta il presidente del Consiglio Daniele Leodori ha annunciato il passaggio del consigliere Fabrizio Santori dal gruppo Misto a quello di Fratelli d’Italia.

PETRASSI (CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO): APPROVATE LINEE GUIDA PER IL PIANO DI PROGRAMMAZIONE DELLA RETE SCOLASTICA PER GLI ANNI 2015/2018

Oggi il Consiglio regionale ha approvato il Piano di Indirizzo Generale della Regione Lazio sulla Programmazione della Rete Scolastica, anni 2015 – 2018, sulla base del quale la Giunta adotterà annualmente la deliberazione (DGR) contenente il piano regionale di dimensionamento della rete scolastica, riferito all’anno successivo.

“Un passaggio importante – dichiara il Consigliere Piero Petrassi – perché con l’approvazione di questa deliberazione la Regione organizza il servizio scolastico nei territori con l’obiettivo di programmare un’offerta formativa sempre più funzionale. In particolare questo Piano ha lo scopo di dare indicazioni generali per il triennio 2015/2018 al fine di, come recita il Piano stesso, “realizzare un’offerta di istruzione diffusa e articolata, che consenta a tutta la popolazione di sviluppare una crescita culturale e formativa adeguata, indipendentemente dalle condizioni di partenza, assicurando a tutti gli stessi livelli qualitativi”. Abbiamo anche approvato - conclude Petrassi – una serie di emendamenti con cui sono stati inseriti opportuni richiami alla riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (legge sulla Buona scuola) e al rispetto dei decreti attuativi che saranno adottati.”

TRASPORTI: ABBRUZZESE (FI); DISAGI TESTIMONIANO FALLIMENTO ZINGARETTI SU MOBILITA

"I continui disagi che subiscono i pendolari sono la reale prova del fallimento do Zingaretti e Civita nel settore della mobilità . Che sia su gomma o su ferro nella nostra Regione è e soprattutto in provincia di Frosinone viaggiare è diventato un inferno. Tale stato di cose è certificato dalla richiesta di interventi urgenti da parte di esponenti della maggioranza zingarettiana eletti in Ciociaria". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese presidente della Commissione speciale Riforme Istituzionali.

"Quotidianamente vengono segnalati disservizi sia di Cotral che di Trenitalia, mentre dal governo regionale arrivano sempre annunci su imminenti svolte epocali o rassicurazioni sull'efficienza dei servizi legati ai trasporti. Ma alla fine le condizione di viaggio e le criticità riscontratr dai pendolari rimangono sempre le stesse.

Pertanto, come da sempre sostengo, è il caso che sia Zingaretti che Civita ammettano di aver fallito ed aprano un confronto con le istituzioni e le associazioni dei singoli territori per dibattito e trovare soluzioni alle principali criticità che affliggono la mobilità sia su gomma che su ferro.

Purtroppo, pero, non ho mai avuto risposta ai miei inviti e solleciti e non c'è stato nessun provvedimento da parte loro per migliorare i collegamenti e le condizioni di viaggio dei pendolari. Pensano, ahinoi che tutto si risolva con la politica del taglio di nastro, ma non è cosi.

I nuovi orari Cotral entrati in vigore ad inizio hanno causato e stanno causando tuttora gravi disservizi. Molti sono stati i sindaci della Provincia di Frosinone, soprattutto di centro sinistra che hanno manifestato il loro disappunto e che hanno sollecitato il governo regionale ad intervenire, senza avere mai una risposta degna di nota.

Le cose non vanno di certo meglio sulla linea ferroviaria Roma - Cassino, dove per gli studenti e lavoratori “fuori sede” arrivare e ripartire da Roma, troppo spesso e da troppo tempo è diventato un incubo. La Regione è inerme su tutti i punti di vista, sia per quanto concerne le possibili soluzioni da apportare per migliorare il servizio di Trenitalia e sia per quanto concerne le aziono da intraprendere per il famigerato progetto della realizzazione della linea veloce tra la Ciociaria e la Capitale, su cui Zingaretti ha preso impegni sia con i cittadini che con le associazioni che rappresentano i pendolari". Ha concluso Abbruzzese.

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