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Regione, sanità: ‘a pieno regime nuove camere operatorie S. Filippo Neri’

Firmato dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il decreto con cui si conclude l’iter formale di autorizzazione per i due nuovi blocchi operatori dell’ospedale S. Filippo Neri:

Firmato dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, il decreto con cui si conclude l’iter formale di autorizzazione per i due nuovi blocchi operatori dell’ospedale S. Filippo Neri: il primo dedicato alla sezione di anatomia e istologia patologica, e il secondo a disposizione della sezione ginecologia–parto. La firma dell’atto permette il potenziamento a pieno regime dell’attività dei due blocchi operatori multidisciplinari ospitati presso gli edifici A e B dell’ospedale e l’apertura dei locali destinati all’Ufficio relazioni con il pubblico e area accoglienza. Il blocco travaglio-parto è dotato di 3 sale travaglio-parto autonome e di ampie dimensioni, ciascuna con una propria isola neonatale, 2 camere operatorie per parti cesarei elettivi e in urgenza, stanza per l’osservazione post-partum e stanza per l’osservazione breve. Un desk operativo monitorizzato permetterà il controllo costante delle gestanti. Nuove attrezzature, tra cui vasca per il travaglio e il parto in acqua. Anatomia patologica è stata realizzata al primo piano del Corpo A in un’area dedicata interamente ai laboratori dell’anatomia e istologia patologica della ASL Roma 1, un polo di eccellenza comprendente una sezione di biologia molecolare e un sistema di gestione informatizzata che garantisce tracciabilità ed efficienza del percorso diagnostico. L’anatomia patologica del San Filippo Neri è centro di riferimento anche per la ASL Roma 4 e la ASL di Rieti, con un bacino di utenza oggi superiore a 1.400.000 abitanti. E’ in grado di eseguire diagnostica molecolare avanzata fino alla “biopsia liquida”, ovvero con analisi di DNA circolante come monitoraggio di pazienti affetti da neoplasia, e telepatologia con vetrino digitale per lo scambio tra laboratori di casistiche e consulenze”.

PONTE SUBLICIO. ATTI PARLANO ITER RECUPERO NON RITARDATO DA REGIONE LAZIO

“Agli amministratori del Comune di Roma che continuano a sostenere una tesi infondata, è corretto spiegare che gli atti amministrativi parlano, e dicono che, nel caso del crollo del muraglione d'argine in prossimità del Ponte Sublicio, la Regione Lazio ha avviato correttamente il proprio intervento di somma urgenza a poche ore dall'evento, nel luglio dello scorso anno. Tale azione, però, è stata arrestata dall'immediato stop imposto dalla Sovrintendenza capitolina che ha stimato il manufatto quale opera da tutelare come bene archeologico. Da quel momento, solo in data 15 dicembre 2016 la Sovrintendenza è riuscita a designare i propri consulenti che, dopo alcuni incontri nel mese di gennaio, con gli uffici regionali hanno permesso di proseguire quei lavori di messa in sicurezza che la Regione aveva avviato 6 mesi prima. Tali lavori sono stati svolti e conclusi nella giornata dell'8 febbraio scorso. Nella prossima settimana, la Regione affiderà un incarico professionale per definire il progetto di recupero da condividere con i consulenti della Sovrintendenza. Si terrà così un bando pubblico per effettuare i lavori, che potranno essere chiusi entro l'inizio dell'estate”. Lo comunica in una nota la Regione Lazio.

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