rotate-mobile
Politica

Regione, Smeriglio: nuovo bando per la formazioni di operatori socio-sanitari

“La Regione Lazio, andando incontro alle richieste di lavoratori e sindacati, è pronta a riaprire i termini e a finanziare un nuovo bando rivolto ai lavoratori, impegnati presso strutture del settore sanitario...

“La Regione Lazio, andando incontro alle richieste di lavoratori e sindacati, è pronta a riaprire i termini e a finanziare un nuovo bando rivolto ai lavoratori, impegnati presso strutture del settore sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale regionale, per acquisire la qualifica di operatore socio-sanitario. Si tratta di interventi di riqualificazione, gratuiti per i lavoratori, a carattere teorico e tecnico-pratico che amplieranno le capacità dell’operatore di intervenire nelle situazioni di mancanza di autonomia psico-fisica dell’assistito, privilegiando l’attenzione alla persona.

Dopo il bando da un milione di euro dello scorso gennaio, che finanzierà la riqualificazione di 665 operatori, la Regione, grazie a un nuovo investimento, intende dare una risposta ad altrettanti lavoratori del settore, con il duplice obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e investire in formazione e conseguentemente in qualità dell’assistenza”. Lo dichiara il vicepresidente della Regione Lazio con delega alla Formazione, Massimiliano Smeriglio.

SANITA’, SIMEONE (FI): “OSPEDALE DI FORMIA ABBANDONATO, LE RAGIONI SONO TUTTE INTERNE AL PD”

“Lo sfogo del presidente della commissione sanità del Comune di Formia, Mariantonietta De Meo, lo comprendo sul piano umano perché conosco l’impegno e la dedizione che, come medico e consigliere comunale, ha sempre posto sulla questione. Tuttavia, sul piano politico ed istituzionale, credo siano doverose alcune precisazioni. Sul fatto che la situazione attuale della sanità, nella provincia di Latina e nel Lazio, sia da attribuirsi a dieci anni di commissariamento, imposti da responsabilità che sono di tutti coloro che hanno amministrato la Regione, che hanno comportato tagli, drastici e spesso non condivisibili, nonché il blocco del turn over per il personale, siamo tutti concordi. Oggi, però, il punto non è cercare responsabilità ma risposte. Le stesse che da oltre tre anni chiediamo, inascoltati, al presidente Zingaretti a cui, insieme a tutto il Pd, la De Meo dovrebbe domandare perché Formia è stata lasciata sola. Sono oltre tre anni, infatti, che chiedo a tutti, al di là del partito di cui fanno parte, di fare squadra per cercare soluzioni praticabili e condivise sul potenziamento e la valorizzazione dell’ospedale Dono Svizzero di Formia. Con il risultato che nessuno si è reso disponibile, né nel Pd di Formia, né in quello di Latina, né tantomeno in quello che governa la Regione, a partire dai consiglieri regionali eletti nella nostra provincia che continuano a dire che tutto va bene e che i problemi sono stati risolti. Inoltre non mi risulta affatto che i sindaci del sud pontino, ed in particolare quelli di centrodestra, si siano voltati dall’altra parte rispetto alle esigenze dell’ospedale di Formia. Al contrario, proprio i sindaci di Fondi e Terracina, durante la conferenza locale dei sindaci chiamata a dare parere sull’atto aziendale della Asl di Latina si erano astenuti, a differenza di quelli del Pd, dal votare quello che abbiamo sempre considerato e definito un insieme di scelte scellerate e gravose per l’offerta sanitaria nel territorio pontino, a partire da ospedali come il Dono Svizzero di Formia centrale sia sul piano assistenziale che di erogazione dei servizi. In tutte le sedi, e a tutti i livelli istituzionali, abbiamo apertamente contestato atti e scelte, ad opera di Zingaretti e dell’allora manager Caporossi, a cui il Pd aveva dato piena fiducia e sostegno, che al di là delle belle premesse, sotto la veste di una riorganizzazione, attuavano, come dimostra l’emergenza in atto, il declassamento e la soppressione di interi reparti e dipartimenti degli ospedali della nostra provincia. Tanto meno risulta che alcuno abbia mai messo in discussione l’esigenza di potenziare l’ospedale di Formia rendendo, concretamente, Dea di I livello. Il nodo oggi è pratico, ma anche politico. Se il Pd di Formia e di Latina non ha la forza di farsi ascoltare in Regione, dal proprio presidente, la responsabilità non può e non deve essere attribuita ad altri ma ricercata all’interno di quel partito. Per quanto mi riguarda ribadisco la disponibilità ad unire le forze, come ho sempre detto, con chiunque di destra, sinistra, centro non mi interessa, voglia realmente dare risposte e soluzioni ai cittadini bloccando una volta per tutte la disgregazione della sanità nella nostra provincia che non è fatta di colori ma di diritti che devono essere rispettati”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regione, Smeriglio: nuovo bando per la formazioni di operatori socio-sanitari

FrosinoneToday è in caricamento