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Regione, Zingaretti, ‘con accreditamento rsa Borbona a Rieti 60 nuovi posti letto’

La Regione Lazio ha concluso l’iter di accreditamento per la struttura ‘RSA Borbona’ in provincia di Rieti. Si tratta di un centro per l’assistenza residenziale che ospiterà soggetti non autosufficienti ai quali saranno erogate prestazioni...

La Regione Lazio ha concluso l’iter di accreditamento per la struttura ‘RSA Borbona’ in provincia di Rieti. Si tratta di un centro per l’assistenza residenziale che ospiterà soggetti non autosufficienti ai quali saranno erogate prestazioni sanitarie, socio assistenziali e di recupero funzionale. Con una capacità di 60 posti letto il centro è realizzato nel comune di Borbona con fondi ex art. 20 della Legge 67/88.

“Dotiamo il territorio di una struttura che aumenterà la capacità di assistenza a persone non autosufficienti – commenta il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – Un segnale di attenzione per il territorio che avrà così a disposizione un luogo di eccellenza che innalzerà gli standard qualitativi dei servizi offerti ai cittadini”.

SALUTE, PETRANGOLINI: EX OPG, IL LAZIO È TRA LE REGIONI VIRTUOSE

“Il Lazio è tra le Regioni virtuose che garantiscono la presa in carico dei pazienti che erano già residenti internati negli ex Opg e di quelli raggiunti da misure di sicurezza provvisorie. E’ riuscita infatti ad attivare tutti i 91 posti letto già programmati. Lo confermano il Ministero della Sanità e quello della Giustizia con la Relazione sull’attuazione della legge che disciplina le disposizioni urgenti in materia di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari”. Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio e componente della Commissione Politiche sociali e salute, commenta così la Relazione dei due Ministeri presentata ieri al Parlamento.

“La vicenda del definitivo superamento degli Opg – spiega Petrangolini - sembra arrivata ad una svolta. A quasi un anno dalla scadenza del 31 marzo 2015 che avrebbe dovuto vedere la chiusura di tutti gli Ospedali psichiatrici giudiziari con il trasferimento dei detenuti psichiatrici nelle REMS, le residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, in alcune Regioni si registrano ancora ritardi. Tanto che il Ministero della Salute pare avere in programma la nomina di Commissari per le regioni inadempienti”.

“La Regione Lazio – continua Petrangolini - aveva rimodulato il programma nel marzo 2015 prevedendo la realizzazione di 6 interventi, tre riguardanti la realizzazione di REMS per complessivi 91 posti letto e tre il potenziamento dei Dipartimenti di Salute Mentale. Per la fase transitoria la Regione ha utilizzato quattro sedi provvisorie pubbliche dove attualmente sono collocati i pazienti per un totale di 91 posti letto così distribuiti: 40 posti per uomini a Palombara Sabina e 20 posti per uomini a Subiaco (entrambi ex Asl Roma G), 20 posti per maschi a Ceccano, Asl Frosinone, 11 posti per donne nel centro di salute mentale di Pontecorvo, Asl Frosinone”.

“Si tratta di un fatto molto positivo – dice Petrangolini - che ci riempie di soddisfazione e che è bene rimarcare. Allo stesso tempo, deve restare alta l’attenzione per ripensare e rafforzare tutto il sistema della salute mentale. Mi riferisco, soprattutto, alla necessità di coprire le carenze d’organico, di predisporre percorsi di presa in carico per le nuove patologie emergenti, di individuare strumenti di prevenzione del disagio psicosociale, di completare l’insieme degli interventi nel territorio”.

ACQUA: BIANCHI (SEL-SI) : ENTRO FEBBRAIO LA REGIONE DEFINIRÀ AMBITI DI BACINO ASSESSORE REFRIGERI RISPONDE A INTERROGAZIONE SEL-SI: CON LEGGE SULL’ACQUA TERRITORI PROTAGONISTI DELLA GESTIONE ORA SINDACI HANNO PIU' FORZA PER DIRE NO A FUSIONE ATO 2 E ATO 5

-Entro questo mese la Giunta Regionale presenterà la sua proposta di definizione degli ambiti di bacino idrografici, dando piena operatività alla legge sull’acqua pubblica della Regione Lazio.

L’impegno è stato preso dall’Assessore regionale Fabio Refrigeri in risposta al question time presentato dal nostro gruppo SEL-SI sulle intenzioni di Acea di unire la gestione del servizio idrico dell’Ato 2 (provincia di Roma) e dell’Ato 5 (provincia di Frosinone).

Questo significa stoppare sul nascere qualsiasi tentativo di accorpare la gestione del servizio idrico tra la provincia di Frosinone e quella di Roma. Siamo contrari al progetto di Acea perché va nella direzione opposta alla legge regionale 5/2014 che con la definizione dei bacini idrografici introduce un nuovo modo di gestire l'acqua. Con la piena operatività della legge regionale, saranno i territori in maniera democratica ad occuparsi dei servizi idrici, con l'obiettivo di migliorare la qualità del servizio e la sua funzione pubblica.

L’annuncio dell’Assessore dà anche forza all’azione dei sindaci della provincia di Frosinone che nella Conferenza dei Sindaci dell’Ato, fissata per il prossimo 18 febbraio, avranno la possibilità di opporsi al progetto di accorpamento, consapevoli che la Regione è pronta a definire i nuovi ambiti di bacino.

Insieme ai consiglieri del gruppo SEL-SI, continueremo a lavorare nella direzione tracciata dal Referendum del 2011 sull'acqua pubblica, collaborando con l'Assessore Refrigeri affinché i tempi annunciati siano rispettati.-

Così Daniela Bianchi, consigliera regionale del gruppo SEL-SI alla Regione Lazio in merito al question time presentato dal gruppo SEL-SI sulle intezioni di Acea di unire la gestione dell'Ato 2 provincia di Roma e dell'Ato 5 provincia di Frosinone.

ACEA, ABBRUZZESE (FI): I SINDACI VADANO AVANTI COMPATTI PER RISOLUZIONE CONTRATTO

“Siamo sulla strada giusta, ora i sindaci devono procedere compatti verso la risoluzione del contratto con Acea Ato 5. Un atto dovuto a tutti i cittadini della provincia di Frosinone, che sono ormai vessati dai metodi poco ortodossi da parte del gestore idrico, sia per quanto riguarda le sue inadempienze e sia per quanto riguarda gli atti per la riscossione, decisamente anomali”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio.

"La cosa peggiore che potrebbe fare il territorio nei confronti di acea, sarebbe quella di prendere strade differenti anche se l’approdo dovrebbe essere unico.

Nei dodici anni di gestione sono emerse moltissime criticità , in merito, soprattutto, alla gestione quotidiana del servizio idrico, alle tariffe applicate, agli esigui investimenti effettuati ed ai pessimi rapporti con i cittadini della Provincia di Frosinone. Nonostanti ci siano state numerose prese di posizione contro la gestione da parte di Acea, la società non hai mai cambiato atteggiamento. Ricordiamo, infatti, che la Segreteria Tecnico Operativa dell'Acea Ato 5, con relazione prot. n. 798 del 29/11/2013 ha attestato l'esistenza, soltanto per il triennio 2010-2012, di n. 799 inadempienze contrattuali del gestore e di ben 409 intimazioni ad adempiere rimaste inevase. Uno stato di cose inaccettabile, visto e considerato che stiamo parlando di un servizio indispensabile per la cittadinanza. E’ palese che i moltissimi inadempimenti contrattati hanno pregiudicato in modo irreparabile gli scopi e gli obiettivi della convenzione stipulata con Acea Ato 5”. Ha concluso Abbruzzese

QUOTE ROSA, PETRANGOLINI: “OGGI È UN GRANDE GIORNO, ORA TOCCA AI CONSIGLI REGIONALI” “E’ un grande giorno: da oggi i consigli regionali dovranno garantire almeno il 40% di presenza femminile, infatti la legge quadro sulla rappresentanza di genere appena approvata dalla Camera dà la possibilità ad un maggior numero di donne di rappresentare il paese, con competenza, intelligenza e responsabilità”. Teresa Petrangolini, consigliere regionale del Lazio, commenta così la votazione odierna del Parlamento che introduce le quote rosa nei Consigli Regionali. “Sono particolarmente soddisfatta perché avevo già presentato un progetto di legge nel giugno del 2013 sulla promozione della parità tra uomini e donne nell’accesso al Consiglio Regionale del Lazio e l’approvazione di una normativa nazionale contribuirà senz’altro a rafforzare questa iniziativa”. “Adesso sta a noi adeguarci a questa legge e definire la modalità con cui garantire almeno il 40% di rappresentanza femminile, per esempio con l’introduzione della doppia preferenza al momento del voto, come succede già nei Comuni”. “Un giorno non ci sarà bisogno di una legge, ma per avvicinarci a paesi europei che hanno una significativa rappresentanza di genere e che riescono anche ad esprimere leadership di governo al femminile, la votazione di oggi rappresenta un passaggio fondamentale”.

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