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Regione, zingaretti: ‘piu’ controlli cliniche private e strutture pubbliche’

Approvato il decreto con cui la Regione Lazio innova, modifica  e semplifica le modalità di controllo delle attività sanitarie svolte dalle strutture pubbliche e  da quelle private accreditate ammesse ad erogare cure per conto e a carico del...

Approvato il decreto con cui la Regione Lazio innova, modifica e semplifica le modalità di controllo delle attività sanitarie svolte dalle strutture pubbliche e da quelle private accreditate ammesse ad erogare cure per conto e a carico del Sistema sanitario nazionale (SSN).

“L’atto modifica dopo cinque anni le precedenti disposizioni e si pone l’obiettivo di esaminare almeno il 12,50% delle cartelle cliniche prodotte – spiega il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - Attualmente ne vengono controllate oltre 92mila, quattro volte di più rispetto al 2011. I nuovi criteri prevedono la semplificazione dei percorsi amministrativi e l’abolizione del collegio arbitrale; la certezza delle sanzioni, poichè in caso di accettazione dell’esito dei controlli l’importo delle penalizzazioni alle strutture accredidate si riduce di un terzo se riconosciute entro 60 giorni, inoltre l’importo totale delle sanzioni non può comunque superare il 30% del budget assegnato”. “Il nuovo sistema introduce regole che tengono conto, da un lato, della necessità di poter valutare gli erogatori in modo che solo quelli in grado di fornire ai cittadini prestazioni sanitarie effettivamente adeguate facciano parte del sistema pubblico; dall’altro della parimenti rilevante esigenza degli erogatori sanitari di operare in un contesto di regole chiare e predeterminate, e quindi ben conoscibili, in modo che anche il momento del controllo sia strumento per il miglioramento continuo del servizio pubblico reso – conclude Zingaretti – L’obiettivo del provvedimento, dunque, non è tanto sanzionatorio quanto rivolto ad incrementare l’appropriatezza degli interventi”. LGBT, Bonafoni (Mdp) e Lupi (Pd): “Con la proposta sull’omotransfobia è #tempodilegge anche nel Lazio”

“Ieri il movimento Lgtb, proprio nella settimana del Pride, ha consegnato nelle nostre mani una proposta di legge per il contrasto delle discriminazioni e delle violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”. E’ quanto affermano la consigliera regionale di Art. 1, Movimento democratico e progressista, Marta Bonafoni e il consigliere regionale del Pd, Simone Lupi presenti ieri alla conferenza stampa ‘E’ #tempodilegge”, promossa Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli e dal Coordinamento Roma Pride.

“Si tratta di un testo nato dal basso, che intendiamo fare nostro e che auspichiamo di portare quanto prima in Consiglio regionale, per sostanziare concretamente quel passaggio necessario verso la piena applicazione dei diritti di tutte e di tutti. Una proposta che parla certamente all’aula regionale ma anche a quella parlamentare affinché venga ripreso in mano il testo di legge nazionale contro l’omofobia prima di fine legislatura.

Questa proposta di legge – proseguono – individua ambiti specifici di competenza regionale su cui intervenire quali la scuola, il welfare, la famiglia, l’istruzione, le politiche attive del lavoro, l’ambito socio sanitario e la comunicazione. Gli interventi sono mirati a favorire la diffusione di una cultura dell’accoglienza e dell’uguaglianza dei diritti – anche per le famiglie basate sui vincoli affettivi - l’accesso ai servizi, al mondo del lavoro e l’utilizzo di linguaggio non discriminatorio ma rispettoso dell’identità sessuale grazie al Comitato regionale per le comunicazioni. Per raggiungere questi obiettivi il testo di legge prevede percorsi di formazione, informazione, prevenzione e sostegno ma anche attività di sensibilizzazione culturale e di monitoraggio del fenomeno con l’istituzione dell’Osservatorio regionale sulle discriminazioni.

La nostra legislatura ha già legiferato in termini di diritti civili: contro la violenza di genere e contro il bullismo, compreso quello basato sull`orientamento sessuale. Questa è la proposta di legge che mancava e che vogliamo coinvolga nel suo iter tutte le realtà Lgbt laziali insieme alla politica e alla società civile. Da ora ‘E’ #tempodilegge’ anche nel Lazio”, concludono Marta Bonafoni e Simone Lupi

SICUREZZA; ABBRUZZESE (FI): INDISPENSABILE PROTEGGERE INCOLUMITÀ MEDICI E PAZIENTI OSPEDALI

"Credo sia indispensabile mettere al centro del dibattito politico, dopo gli ultimi episodi accaduti in alcune strutture sanitarie, la questione sicurezza nella rete ospedaliera della Regione Lazio. Pertanto sono convinto che sia opportuno un confronto tra le Asl dei singoli territori e il governo regionale per cercare di mettere in campo azioni che consentano di aumentare la possibilità di proteggere l'incolumità dei Medici e dei pazienti". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese consigliere regionale di Forza Italia e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

"La sicurezza dei lavoratori nel settore sanitario è di primaria importanza, in quanto a essere esposti al rischio non sono soltanto i lavoratori stessi, ma anche i pazienti con cui entrano in contatto. Molte volte si sono verificación momenti di tensiones all'interno della rete ospedaliera della Regione Lazio a causa soprattutto della mancanza di servizi adeguati per dare risposte alla massiccia utenza che si rivolgere ormai nei nosocomi del territorio. Molte volte sono dovute intervenire tempestivamente le forze dell'ordine per scongiurare il peggio. É' evidente che medici e paramedici gia oberrati di lavoro senza sosta non posso rischiare di subire incidenti dovuti allesasperazione delle persone.

Quindi credo sia opportuno iniziare a discutere, prima che acceda qualcosa di inseparable, per riuscire a garantire la massima sicurezza dei professionisti e di tutte le persone all'interno delle strutture sanitarie del territorio e far si che vengano prevenuti, attraverso appositi azioni, i rischi per l'incolumità delle persone, oggi, purtroppo all'ordine del giorno". Ha concluso il consigliere regionale Mario Abbruzzese.

TRASLOCATORI, MINNUCCI (PD): “IL GOVERNO APRE A RIFORMA AUTOTRASPORTATORI”

“Gli autotrasportatori fanno parte di un mondo ampio e indefinito dove le direttive e le professionalità riconosciute devono quotidianamente scontrarsi con abusivismo e rifiuto delle regole imposte. Per contrastare questa situazione di totale incertezza, attraverso l’introduzione della legge n.298/74, è stato istituito l'Albo Nazionale degli autotrasportatori al fine di individuare e qualificare correttamente tutti gli operatori del trasporto che svolgono specifiche attività di elevato contenuto professionale. La legge, però, non ha previsto l’inserimento nell’Albo della categoria dei traslocatori che, peraltro e attraverso l’articolo 6 del D.Lgs. 26 marzo 2010 n. 59 di attuazione della direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno, è stata addirittura esclusa dai servizi di trasporto. Una lacuna grave che ha inevitabilmente trasformato il mondo dei traslocatori in una vera e propria giungla dove, se da una parte troviamo imprese dedite a tutte le norme in materia di autotrasporto, dall’altra dobbiamo fare i conti con patroncini illegali che operano disconoscendo tutte quelle norme che regolano il settore autotrasportistico. In quest’ottica, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con l’istituzione di un tavolo tecnico aperto anche alle Camere di Commercio e al Ministero dello sviluppo economico, ha evidentemente e finalmente palesato la volontà di regolarizzare questa situazione al fine di garantire il pieno riconoscimento giuridico della categoria dei traslocatori”. Lo ha detto il deputato Pd, Emiliano Minnucci, commentando la risposta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al Question Time presentato dal membro della Commissione Trasporti per affrontare la situazione vissuta dai traslocatori.

PARCO MONTI AUSONI: PRESENTAZIONE DEL VOLUME “FONDI NEL MEDIOEVO”

Venerdì 16 giugno 2017 – ore 17,00 nel Palazzo Caetani a Fondi. Nell'occasione sarà inaugurata anche la “camera picta” Il presidente dell'Ente Parco Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi Bruno Marucci e il sindaco di Fondi Salvatore De Meo, invitato tutti a partecipare alla presentazione del volume “Fondi nel Medioevo” curato da Manuela Gianandrea e Mario D'Onofrio, pubblicato per i tipi della Gangemi editore.

La presentazione si terrà venerdì 16 giugno 2017, alle ore 17,00 nel Palazzo Caetani di Fondi e interverranno: Francesco Aceto, Gaetano Curzi, Pasquale Maffeo. Seguirà l'inaugurazione della Camera supra iardenum (camera sopra il giardino) situata all'interno del Palazzo Caetani, definita camera picta per gli affreschi scoperti che da oltre un decennio sono al centro dell’attenzione degli storici dell’arte come uno dei pochi esempi di ciclo pittorico “profano” in area laziale.

Fondi nel Medioevo Autori: Mario D'Onofrio, Manuela Gianandrea (a cura di)

Saggi di: Fabio Betti, Francesco Gandolfo, Giovanni Pesiri, Paola Pogliani, Simone Piazza, Giulia Bordi, Alessandra Acconci, Mario D'Onofrio, Walter Angelelli, Manuela Gianandrea, Gabriella Gaggi, Silvia

Pissagroia, Giulia Cervi, Antonella Amoruso, Vinni Lucherini, Laura Cavazzini, Claudia Quattrocchi, Xavier Barral i Altet, Alessandra Vella, Daniela Quadrino, Federica Savelli, Cesare Crova, Manuela Viscontini, Fulvio Delle Donne, Giulia Orofino, Elenora Chinappi, Pio Francesco

Pistilli, Alessandra Guiglia Collana: Arte, Disegno, Rilievo, Design

Formato: 17 x 24 cm

Legatura: Cartonato

ISBN13: 9788849233384

ISBN10: 9788849233384

Ub.int: T521A V13A V15I V31D Anno di edizione: 2016

Pagine: 352

Contenuto: Questo volume raccoglie gli Atti del Convegno internazionale tenutosi a Fondi nell'ottobre 2013, che si poneva come obiettivo prioritario quello di far conoscere le straordinarie testimonianze

storico-artistiche di età medievale emerse nell'ultimo quindicennio nella città di Fondi e nel suo territorio, grazie ad una incisiva campagna di restauro e valorizzazione. Tra i monumenti e le opere riscoperti e restaurati figurano il monastero di San Magno, il complesso di San Domenico, con la chiesa di San Tommaso d'Aquino, i dipinti di Palazzo Caetani, il sito archeologico medievale di Casale Mosillo, i

frammenti pittorici di Suio. Oltre alla manifesta quanto ovvia importanza del ritrovamento in sé, buona parte delle opere riportate alla luce consente di riflettere su un lungo periodo della storia artistica di Fondi – dall'alto Medioevo al principio del Trecento – rimasto finora in parziale ombra, a favore della più tarda fase rinascimentale. Le nuove scoperte permettono ora di accendere i riflettori anche su “un'altra Fondi”, svelando un panorama ricco e articolato, vincolato per sua natura alla produzione artistica della

storica Terra di Lavoro ma aperto anche a quella della Marittima medievale o, addirittura, di Roma. Fondi, dunque, si rivela già in questi secoli come polo culturale e cerniera tra l'Urbe e il Regnum,

inserendosi a pieno nel problematico e a volte persino paritetico rapporto tra “centro” e “periferia”, che fino al maturo XIII secolo strinse Roma e Montecassino al proprio circondario. Manuela Gianandrea è docente di storia dell'arte medievale presso la Sapienza Università di Roma e curatrice del Museo domenicano di Santa Sabina all'Aventino. Ha organizzato diversi convegni internazionali e pubblicato numerosi saggi sul Medioevo romano e sul Meridione, intesi

quale rilettura dei fenomeni artistici attraverso l'analisi delle fonti

e il riesame della storiografia. Mario D'Onofrio, già docente di storia dell'arte medievale alla Sapienza Università di Roma, è autore tra l'altro di importanti studi dedicati al romanico europeo, all'arte armena, a quella carolingia e, più

recentemente, alla committenza artistica dei papi a Roma nel Medioevo. Ha promosso altresì alcune mostre e convegni di carattere internazionale.

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