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Regione, Zingaretti sblocca le richieste di autorizzazione per la realizzazione di nuove strutture sanitarie e socio- sanitarie

Dopo un lungo e travagliato periodo durante il quale le autorizzazioni rilasciate dalle competenti Autorità, sia per la realizzazione di nuove strutture, che per l'esercizio di attività sanitarie e socio-sanitarie, hanno subito nella nostra...

Dopo un lungo e travagliato periodo durante il quale le autorizzazioni rilasciate dalle competenti Autorità, sia per la realizzazione di nuove strutture, che per l'esercizio di attività sanitarie e socio-sanitarie, hanno subito nella nostra Regione forti rallentamenti, è stato finalmente varato il Decreto del Presidente della Regione Lazio in data 27 marzo 2014, ha regolamentato nuovamente l'intricata materia.

Il predetto Decreto, in sintesi, tenuto conto, sia delle numerose Sentenze emanate sull'argomento dal Consiglio di Stato e dal Tar del Lazio, sia della necessità di evitare ulteriori contenziosi amministrativi, disciplina il procedimento relativo alla verifica di compatibilità con il fabbisogno assistenziale, di cui alla L.R. n. 4/2003, relativamente alle richieste di autorizzazione alla realizzazione di nuove strutture sanitarie e socio- sanitarie (ampliamento, trasformazione, trasferimento) inoltrate dai soggetti espressamente indicati nell' Articolo 4, Comma 1, della predetta Legge Regionale n. 4/2003, che operano esclusivamente in regime privatistico. Le richieste di autorizzazione dovranno pertanto essere valutate sulla scorta di criteri di attualità e di effettiva corrispondenza al bisogno assistenziale relativo alle specifiche attività sanitarie e socio-sanitarie che i singoli privati intendono realizzare. In merito all’istanza presentata la struttura regionale si dovrà esprimere anche coinvolgendo l’Azienda Usl competente territorialmente per un’analisi concreta ed attuale, al fine di escludere la non corrispondenza della realizzazione della struttura con le esigenze di tutela della salute della popolazione, tenuto conto della localizzazione dei servizi sanitari presenti sul territorio.

Le strutture interessate:

■ le case di cura, ovvero le strutture che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero a ciclo continuativo e/o diurno per acuzie e/o

postacuzie;

■ i presidi ambulatoriali, ovvero le strutture che erogano prestazioni diassistenza specialistica in regime ambulatoriale ivi comprese quelle riabilitative

E' quindi auspicabile che questo importante, delicato ed atteso provvedimento, riguardante esclusivamente le strutture operanti in regime privatistico, possa contribuire a consentire il riavvio all'esercizio delle attività sanitarie e socio sanitarie nell'intero territorio laziale, restituendo ossigeno ad un settore di primaria importanza per i cittadini della nostra Regione.

Dr.ssa Irene De Rossi

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