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Politica Roccasecca

Roccasecca, i vertici aziendali di idealstandard disertano l’incontro al Ministero. Confermato lo sciopero di venerdì

I sindacati stigmatizzano l’atteggiamento della multinazionale e invitano mise, regione e istituzioni a fare fronte comune

E’ saltato l’incontro fissato per il prossimo venerdì 15 Dicembre al Ministero dello Sviluppo Economico tra i vertici dell’Ideal Standard e i rappresentanti del Governo, della Regione Lazio e delle Organizzazioni Sindacali.  L’azienda ha infatti comunicato al Mise, a mezzo pec, che “a causa di sopraggiunti improrogabili impegni, non ci sarà possibile prendere parte alla riunione in data 15 dicembre 2017”. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha comunicato all’azienda la propria disponibilità ad aggiornare l’incontro nei giorni successivi al 15 dicembre, ma i rappresentanti aziendali hanno rinviato l’incontro senza specificare una data. 

I sindacati uniti stigmatizzano il comportamento dell’azienda 

I segretari generali di Ugl Chimici, Femca Cisl, Filtcem Cgil e Uiltec Uil Valente, Valeriani, Chiarlitti e Piscitelli condannano fermamente l’irresponsabile comportamento della multinazionale confermando la giornata di sciopero per venerdì: “Invitiamo – sottolineano le organizzazioni sindacali – tutti coloro che avrebbero dovuto prendere parte alla manifestazione di Roma a intervenire davanti ai cancelli dello stabilimento per presidiarlo e far sentire la propria voce”. Poi l’appello alle istituzioni: “Chiediamo ai sindaci e ai rappresentanti politici e istituzionali del territorio di essere presenti a fianco dei lavoratori in questa giornata di mobilitazione”. 

Irresponsabile il comportamento dei vertici idealstandard

Anche il Ministero dello Sviluppo Economico, in una nota ufficiale “considera del tutto irresponsabile il comportamento dei vertici di Ideal Standard i quali, anziché avviare un serio confronto con le Istituzioni e con le Organizzazioni Sindacali, agiscono unicamente secondo principi che nulla hanno a che fare con le ragioni dell'industria. 

Il Mise in accordo con Regione si attiverà

Il MISE si attiverà, in accordo la Regione Lazio, per avere una chiara risposta sul futuro dello stabilimento di Roccasecca e, per questa ragione, chiede che il tavolo di confronto si riapra presto e alla presenza dei vertici mondiali di Ideal Standard”. Da parte dei sindacati provinciali arriva l’invito al Mise, alla Regione Lazio e a tutte le istituzioni per fare fronte comune affinché proprio da Roccasecca possa nascere una sinergia capace di contrastare la spregiudicatezza delle multinazionali. 

ABBRUZZESE (FI): INACCETTABILE CHE IDEAL STANDARD NON SI PRESENTI AL TAVOLO DI CONFRONTO CON IL MISE

"E'  inaccettabile che una società l'Ideal Standard non si presenti al tavolo indetto dal Mise per un confronto sulla possibile risoluzione delle criticità relative allo stabilimento di Roccasecca. Questo è uno schiaffo all'Italia, perchè l'azienda ha usufruito di contributi statali ed uno schiaffo alla provincia di Frosinone che l'ha ospitata in questi anni. La logica della produttività non può in questo caso  pregiudicare i diritti dei  lavoratori. Perchè mi sembra chiaro che lo stabilimento Ideal Standard di Roccasecca non chiuda perché non vi sono commesse o per fallimento, ma per la volontà dei vertici aziendali di delocalizzare la produzione e ricavare maggior profitti". Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale riforme Istituzionali.
"E' inaccettabile l'arroganza della società Ideal Standard, che tra l'altro ha ricevuto anche alcuni sovvenzionamenti dallo Stato italiano e che dalla notte al giorno vuol far cessare la produzione in unno dei siti produttivi più importanti del Lazio Meridionale senza confrontarsi con le istituzioni e con i sindacati.  E' inconcepibile, inoltre, che l'azienda sposti l'appuntamento fissato dal MISE senza dare altri giorni di disponibilità come a voler evitare ogni genere di confronto. 
E' opportuno comunque che sia attivata al più presto un'azione sinergica che non porti soltanto le maestranze dello stabilimento a fare il giro delle "sette chiese", perchè in questo contesto e visti i risultati  prodotti in questo ultimo periodo, serve veramente a poco. Si deve fare fronte comune per riuscire a scongiurare l'inizio di un ennesimo dramma sociale che coinvolgerà circa 500 famiglie tra lavoratori del sito produttivo e quelli dell'indotto. Un'altra tegola per il territorio dopo le vertenze Videocon, Marangoni e Ilva che già hanno prodotto la perdita di migliaia di posti di lavoro e le relative ripercussioni negative dal punto di vista economico-sociale sul territorio.
Mi aspetto da tutte le istituzioni, dalle forze politiche e dalle associazioni datoriali un grande gioco di squadra per impedire questo ennesimo scempio perpetuato nella provincia di Frosinone". Ha concluso Abbruzzese. 

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