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"Sanità ciociara in stato disastroso ma per Zingaretti va tutto bene"

Per la UGL è stato approvato un decreto "shock" della Regione Lazio su precariato tra le corsie

“Rimaniamo letteralmente sconcertati dai toni trionfalistici utilizzati dalla Regione Lazio alla luce della pubblicazione del Decreto 422/2017 del 05/10/2017 dove secondo il Presidente della Regione Zingaretti si sarebbe definita, con un atto storico, la stabilizzazione dei precari riprendendo un accordo siglato tra parti datoriali e OO.SS CGIL CISL UIL. Parlare di stabilizzazione dei precari secondo quanto decretato è totalmente non corrispondente alla realtà e porterà ad un netto peggioramento delle condizioni lavorative degli operatori dediti all’assistenza e dei servizi erogati”. A dichiaralo è il Segretario Regionale dell’UGL Sanità Lazio Gianluca Giuliano aggiungendo che dal 1 Dicembre le strutture accreditate saranno legittimate ad avere il 25% del personale del comparto sanitario e socio- sanitario con altre forme contrattuali consentite dall’ordinamento italiano per poi passare al 20% nel 2019.

Dura la reazione della UGL

Molto dura, dunque la reazione della UGL contro Zingaretti che non ha tenuto conto della legge nazionale e si è appropriato politicamente di un provvedimento del governo  “A nostro avviso – sottolinea Giuliano – si va a legittimare l’esternalizzazione dell’assistenza sanitaria, le Associazioni Datoriali saranno autorizzate dall’Ente Istituzionale per questa percentuale di lavoratori ad utilizzare altre  forme contrattuali diverse dai CCNL Sanità e Socio Sanitario e ciò ci fa temere il progressivo inserimento delle Cooperative Sociali o di altre tipologie di statuti che serviranno alle Aziende per abbattere il costo del lavoro con operatori che avranno garanzie economiche e normative nettamente inferiori e le assunzioni dirette si conteranno con il lumicino. Come UGL Sanità avevamo proposto una serie di misure che nell’arco di un biennio avrebbero portato all’intera stabilizzazione del personale con CCNL di settore ma evidentemente l’ente istituzionale si è guardato bene dal prenderle in considerazione. Naturalmente non ci fermeremo e valuteremo la possibilità di ricorso al TAR per opporci a questa ennesima beffa ai danni del personale sanitario del comparto”.

A Frosinone monitorati gli appalti sanitari: un disastro

Sul tema interviene anche il Segretario Regionale dell’Ugl Lazio Armando Valiani annunciando nuove azioni del sindacato su tutto il territorio: “Già a Frosinone – spiega Valiani – il nostro sindacato sta da tempo monitorando gli appalti nel comparto dei servizi sanitari denunciando il continuo ribasso delle gare che hanno, come conseguenza, la decurtazione delle ore di lavoro e dello stipendio per gli operatori del settore. Ora estenderemo le nostre verifiche in tutta la Regione Lazio e vigileremo affinché i cambi appalti mantengano i criteri corretti a tutela dei lavoratori. Dare la possibilità alle strutture accreditare di poter assumere una consistente fetta del proprio personale con forme diverse dai contratti collettivi nazionali significa – conclude il Segretario Regionale – aprire le porte alle Cooperative Sociali e ai liberi professionisti con partita Iva e di conseguenza sviluppare ulteriori gare al ribasso in tutto il territorio laziale”.

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