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Acqua, il Tar respinge il ricorso dell'Acea. Le tariffe restano quelle approvate dai sindaci. Il commento dei politici

Appena appresa la notizia il sindaco di Cassino Carlo Maria D'Alessandro commenta in modo positivo questa attesa decisione

Il Tar del Lazio sezione di Latina, nelle ultime ore, ha giudicato il ricorso presentato da Acea spa inammissibile. Pertanto la tariffa dell’acqua resta quella approvata dai sindaci il 13 dicembre del 2016.

Dopo la sentenza del Tar che ha annullato le tariffe dell’Acea sull’acqua pubblica, arriva la dura reprimenda del sindaco di Frosinone, che in un certo senso è stato l’alfiere di questa “battaglia” per la tariffa utile alla collettività. "Il silenzio assordante dei maggiorenti del Pd di Frosinone, dopo che il Tar ha bocciato le tariffe proposte da Acea, è sintomatico del momento di estremo dolore da loro sofferto per non aver potuto lanciare l’ennesima ciambella di salvataggio a favore del gestore romano”.

È stata questa una battaglia di civiltà

Appena usciranno da questo momento di dolore, togliendo il lutto al braccio, i dirigenti del Pd realizzeranno, forse, che alla fine le battaglie di civiltà e di tutela della collettività si possono combattere anche contro quelli che vengono considerati come i grandi potentati, solo apparentemente invincibili.

La rete e la carta stampata hanno salvato i cittadini

Del resto, se non fosse per i social network e la democrazia della rete e tranne poche eccezioni della carta stampata locale, la questione della tutela dei diritti dei cittadini della nostra provincia, rispetto alle pretese di Acea, sarebbe rimasta lettera “morta”", ha dichiarato il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani.

Il no agli aumenti

"I giudici del Tribunale Amministrativo ci hanno dato ragione -  dichiarato il sindaco del Comune di Cassino, Carlo Maria D'Alessandro - anche sulle questioni che sono parte integrante della Delibera n. 6 approvata dall'Assemblea dei sindaci. Mi riferisco all'atto con il quale abbiamo detto no agli aumenti legati ai maggiori costi che Acea diceva di aver sostenuto, no agli aumenti con cui compensare le bollette non pagate dai morosi, no allo sconto delle penali milionarie che sono state applicate dai primi cittadini ad Acea. Proprio la Delibera n. 6 e tutti gli atti ad essa correlati erano stati impugnati dal gestore del servizio idrico integrato che aveva fatto ricorso al Tar. Il Tar, però, lo ha giudicato inammissibile. 

Una scelta coragiosa

"Insieme agli altri sindaci dell'Assemblea - prosegue il primo cittadino di Cassino - abbiamo operato una scelta coraggiosa che ha prodotto questo risultato importante. E' facile immaginare che, se non ci fossimo presentati dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale, Acea l'avrebbe spuntata e per noi cittadini ci sarebbe stato un aumento delle tariffe. Ringrazio, pertanto, tutti i sindaci dell'Assemblea per l'impegno profuso e continuiamo ad amministrare tutelando le esigenze della popolazione nelle dovute sedi, attraverso azioni condivise e energicamente predisposte con gli altri comuni dell'Ato", ha concluso il sindaco D'Alessandro.

Sull'argomento è intervenuto anche il consigliere regionale di Forza Italia Pasquale Ciacciarelli: "Questa è un vittoria dei sindaci e quindi del territorio. Si prosegua con la difesa del territorio che deve necessariamente passare attraverso gli amministratori locali, i veri rappresentanti delle istanze dei cittadini".

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