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Sora, "Acea non stacchi i contatori", l'appello dei 5 Stelle

Il consigliere Pintori cita i provvedimenti adottati in altri comuni per cercare di fermare i distacchi e si rivolge a De Donatis per convocare un Consiglio comunale sul caso

Stop al distacco dei contatori da parte di Acea. È l'appello rivolto dal M5S di Sora al sindaco De Donatis al quale si aggiunge la richiesta di convocazione dei un Consiglio comunale per dibattere sul caso.

Chiusi i rubinetti

"In questi giorni si è appreso che anche a Sora, come già avvenuto in altri comuni della provincia di Frosinone, sono state disalimentate varie utenze idriche. - scrive il consigliere Pintori - In questo periodo, coloro che restano senz’acqua sono costretti a rinunciare anche al riscaldamento, con ulteriore aggravamento della situazione resa  già difficile a causa degli ovvi problemi igienici.

Il caso di Cassino

In altri comuni i primi cittadini hanno emanato delle ordinanze per cercare di fermare i distacchi, si può citare, ad esempio, il Sindaco di Cassino D’Alessandro. In tali ordinanze è stato fatto riferimento anche al quantitativo minimo giornaliero di acqua potabile, pari a 50 lt al giorno a persona.

L'acqua è un diritto

Al riguardo, un’eventuale ordinanza del Sindaco De Donatis troverebbe un supporto, oltre che nella risoluzione dell’O.N.U. del 28 luglio 2010 e nel D.P.C.M. del 29 agosto 2016, anche nello Statuto Comunale. Si ricorda, infatti, che in seguito all’approvazione di una petizione promossa dal M5S Sora, nella primavera del 2016 lo Statuto venne modificato con l’inserimento all’art. 1 del comma 8, con il quale il Comune "(…) riconosce l’acqua quale patrimonio dell’umanità e lo status dell’acqua come bene pubblico. Il Comune riconosce l’accesso all’acqua come diritto fondamentale, naturale ed inalienabile di ogni essere vivente".

inoltre

"Si impegna a far si che il gestore del servizio idrico integrato riconosca il diritto ad un minimo vitale idrico pari a 50 litri al giorno per persona finalizzato a garantire tendenzialmente a tutti i cittadini la disponibilità domestica di un quantitativo minimo vitale giornaliero di acqua potabile per persona".

Effettuare accertamenti

Il Comune di Cassino rivolgendosi al Gestore Idrico gli ha ordinato di non sospendere le utenze morose senza il preventivo accertamento, da parte dei Servizi Sociali dell’Ente, della sussistenza delle condizioni di documentato stato di disagio economico-sociale. Ma soprattutto, ha preteso che il Comune venga preventivamente informato sull’intenzione del gestore idrico di procedere a disalimentare le utenze, chiedendo la documentazione comprovante il mancato pagamento, la diffida e messa in mora e la relativa notifica inviata al titolare dell’utenza.

Colpa della crisi

Il M5S Sora ha chiesto, altresì, al Sindaco di far verificare se ACEA prima del distacco dei contatori abbia seguito tutte le procedure previste ed, in caso contrario, di voler informare l’autorità giudiziaria affinché la stessa possa vagliare se il comportamento tenuto dal gestore possa integrare il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Non si deve dimenticare che, nella quasi totalità dei casi, gli utenti morosi sono persone in gravi difficoltà economiche, persone che sono rimaste vittime dalla perdurante crisi economica e non sono più state in grado di risollevarsi. Per le Istituzioni è giunto il momento di scegliere se stare con i cittadini oppure no".

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