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Sora, Consiglio comunale sulla Farmacia, la maggioranza dà forfait

La prima convocazione dell'assise civica è andata deserta. Si ritenta domani alle 10. Pintori e Di Stefano all'attacco contro gli assenti

La maggioranza dà forfait e non si presenta alla seduta del Consiglio comunale di Sora prevista per questa mattina. Nulla di soprendente, era più che prevedibile che la discussione della liquidazione della società Farmacia comunale s.r.l. sarebbe slittata a domani mattina alle ore 10. In gioco c'è l'approvazione di due punti all'odg: Modifica del modulo gestorio dal partenariato pubblico privato istituzionalizzato al modello in house providing e Scioglimento e messa in liquidazione della società Farmacia comunale srl. Che si fa quindi? Si rimanda in seconda convocazione. 

Presenti ed assenti, Valter Tersigni fa il presidente del Consiglio

Presenti in aula solo i consiglieri di opposizione, assente solo la consigliera Maria Paola D’Orazio, e il vicesindaco Fausto Baratta. Assenti tutti gli altri compresi sindaco e presidente del Consiglio comunale, Antonio Lecce, tanto che a fare le sue veci si è dovuto prestare il consigliere di minoranza Valter Tersigni. Appello fatto, seduta chiusa, ma microfoni aperti. Dopo le alzate di mano dei presenti ed i silenzi degli assenti, l’opposizione è rimasta seduta ad ascoltare le dichiarazioni dei due consiglieri Pintori e Di Stefano che hanno attaccato pesantemente la maggioranza per la latitanza in un giorno in cui si sarebbe dovuto decidere in merito ad una questione tanto spinosa.

"La maggioranza è spaccata"

A prendere subito la parola è stato il consiglere dei 5 Stelle, Fabrizio Pintori: "La maggioranza è assente; lo trovo un comportamento poco rispettoso nei confronti della cittadinanza che ha dato fiducia, li ha eletti, ha consegnato loro le chiavi della città per amministarla. Il problema della farmacia comunale che doveva essere esaminato oggi si trascina da tempo, la maggioranza avrebbe avuto un anno di tempo a disposizione per risolvere la questione, già a partire da gennaio perché la proroga è stata fatta a fine dicembre, ma della farmacia si è iniziato a parlare solo ad ottobre. E oggi in prima convocazione bisogna dare atto che la maggioranza non esiste più, non solo perché oggi è assente, ma perché non ha i numeri per far passare le delibere sulla farmacia. Siamo di fronte ad una maggioranza spaccata che deve prendere atto che il loro progetto politico è fallito. Mi auguro per il bene della città che quanto prima si chiuda questa esperienza amministrativa e che si dia la possibilità ai sorani di poter indicare i nuovi amministratori".

"Si pensa solo alla spartizione di poltrone"

Dopo di lui è intervenuto il consigliere della Lega, Luca Di stefano: "Abbiamo toccato uno dei momenti più bassi di questa Amministrazione; non hanno rispettato i cittadini, la città e le quasi 1000 persone che hanno firmato contro la messa in liquidazione della società. Oggi il sindaco ha mancato di rispetto a tutta la città. Avevano 11 mesi per preparare un bando e non l’hanno fatto, arrivando praticamente a Natale per trasformare una società. In tutta Italia le farmacie comunali in house vengono chiuse mentre a Sora le apriamo. Le società che producono utili vengono considerate come un bene ed invece a Sora vengono chiuse. Parliamo di una società attiva che chiude un anno con oltre 100.000 euro di utili. Ma qui non si pensa a risolvere i problemi bensì si pensa solo ad una spartizione di poltrone ed è quello che accadrà portanso la farmacia nel calderone dell’Ambiente. È uno schifo. Spero che nel 2021 questa città si rialzi". 

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