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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Sora

Sora, frattura in maggioranza. Il sindaco ritira la delega al consigliere Bruni

Venuta meno la fiducia. La decisione deriverebbe "da comportamenti riferibili ad aspetti di gestione personale delle dinamiche in corso, non più compatibili con l’azione amministrativa da me promossa"

"Quando viene meno la fiducia sull’impegno messo in campo da parte di un Assessore nell’esercizio della propria delega o di un Consigliere nel collaborare nell’incarico affidatogli, dovere di chi ha la responsabilità di governo è quello di disporre di quella delega o di quell’incarico per lavorare con il massimo impegno a tutela dell’interesse pubblico e del bene comune che sta al di sopra di ogni rapporto politico e amministrativo". Inizia così la lunga nota a firma del sindaco di Sora Roberto De Donatis con la quale annuncia di riprendere in mano la delega precedentemente affidata al consigliere di Fratelli d'Italia, Massimiliano Bruni.

"Comportamento autoreferenziale"

"È questo il motivo per cui tra gli incarichi affidati ai consiglieri, di fatto scaduti e da me non ancora riaffidati, sicuramente quello alle Opere Pubbliche in capo al Consigliere Bruni torna nelle competenze esclusive del Sindaco. Tengo a precisare che questa decisione non è figlia di un rapporto deteriorato con il Partito di provenienza con il quale non ho mai avuto elementi di scontro, ma deriva da comportamenti riferibili ad aspetti di gestione personale delle dinamiche in corso, non più compatibili con l’azione amministrativa da me promossa sin dall’inizio della consiliatura, in quanto un siffatto comportamento autoreferenziale è al di fuori del gioco di squadra, del rispetto dei ruoli, delle competenze e degli sforzi compiuti.

Trattative per le elezioni del 2021

Senza dubbio ritengo grave ed intollerabile il tenore di alcuni pezzi di giornalismo circa le attività politiche del Consigliere in continua trattativa strategica per le elezioni del 2021, con dichiarazioni virgolettate su potenziali scelte da fare in ogni campo non solo politico, ma anche amministrativo, come se ogni equilibrio dipendesse dal suo ruolo, dichiarazioni e commenti tra l’altro mai pubblicamente smentiti che impongono risposte e chiarezza.

Chi lavora per la ripresa della città e chi pensa alle strategie

Che l’impegno amministrativo della squadra di governo stia facendo a meno dell’apporto di chi è in tutte altre faccende affaccendato ne siamo tutti consapevoli in maggioranza. Che le grandi opere che portiamo avanti sono il frutto di un impegno profuso in primis dal sottoscritto, che mai ha affidato la “Delega sulle Grandi Opere”, tra le quali la Scuola di Renzo Piano e la Riqualificazione dell’area dell’ex Tomassi è ugualmente solare. Che alcune opere sono ferme al palo e hanno bisogno di poderose accelerazioni è altrettanto chiaro.

E allora da una parte c’è una maggioranza che con me vive la realtà amministrativa nell’azione quotidiana finalizzata a dare ristoro ai cittadini, mai in attesa, come in questo momento di crisi generale dovuta alla pandemia, di risposte operative sulla modifica del volto della città per renderla più bella ed attrattiva, di risposte nell’aiuto forte a chi oggi è in estrema difficoltà, ai cittadini, alle piccole e medie imprese, agli esercenti delle attività commerciali, ai ristoratori, ai bar e a tutti coloro rispetto ai quali le decisioni da prendere in tempo “di guerra” confluiranno nel prossimo Bilancio di Previsione, con una politica di defiscalizzazione e di tante altre iniziative allo studio a sostegno di cittadini ed attività economiche che saranno il preludio alla riaccensione del motore economico della città.

Dall’altra parte c’è chi si perde nelle beghe di discorsi anacronistici di strategie politiche per il 2021 sterili, inutili e rispetto alle quali “tempus regit actum”. Oggi è il tempo dell’azione della responsabilità rispetto alla quale siamo chiamati dallo scandire inesorabile di una decisiva pagina della nostra  storia, rispetto alla quale tutti abbiamo il dovere di agire in modo coeso e solidale.

Verrà poi il tempo della programmazione e della politica, ma quella fatta di idee e di progetti non di nomi da bruciare e di assetti litigiosi ancor prima di cominciare. Queste beghe di piccolo cabotaggio sono a distanze siderali dal mio modo di intendere la politica.

La delega torna nelle mani del sindaco

Per queste ragioni mi occuperò direttamente non solo delle Grandi Opere ma ancor di più di tutte le altre, che uguale importanza hanno nella consapevolezza di voler arrivare all’avvicendamento del 2021, scadenza amministrativa di questo mandato con la coscienza di aver fatto tutto il possibile per spingere l’asticella oltre. Ogni volta che arrivava un finanziamento dagli enti sovracomunali, Stato e Regione oltre ad esserne orgoglioso perché tanti ne abbiamo ricevuti a vantaggio della nostra città, ho sempre detto adesso viene il difficile perché queste opere devono essere progettate, affidate ed eseguite e soprattutto ogni euro ricevuto deve essere ottimizzato per trarre il massimo profitto nell’interesse comune. Questo l’impegno fino alla fine. Roberto De Donatis"

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