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Valmontone, ecco cosa c’è dietro la cacciata della Mattia. Quando la peggior politica prende il sopravvento

Abbiamo aspettato diversi giorni che la notizia, come si suol dire in termini tecnici si consolidasse, si radicasse nelle viscere dei valmontonesi. Attendevamo comunicati, note facebook o sms che non sono arrivati da parte dei

Abbiamo aspettato diversi giorni che la notizia, come si suol dire in termini tecnici si consolidasse, si radicasse nelle viscere dei valmontonesi. Attendevamo comunicati, note facebook o sms che non sono arrivati da parte dei

“compagni” della maggioranza, ma sono arrivati solo quelli dei “compagni” di partito e degli amministratori amici. Assenza questa molto pesante a dimostrazione che tutto quello che stiamo per raccontarvi ha delle solide fondamenta. Ovviamente stiamo parlando della notizia bomba dell’estate di Valmontone, ovvero della cacciata, perché di questo si tratta ed è inutile trovare altri vocaboli, dell’ex prima donna e vice sindachessa Eleonora Mattia. Una decisione presa dal sindaco Latini che a prima vista poteva sembrare essere scaturita da qualcosa di repentino e che invece è maturata nel tempo. Una notizia che hanno cercato di mascherare (in maniera a dir poco goffa dal punto di vista della comunicazione) con un comunicato in cui si parlava di “promozione” della stessa all’interno del PD, ma il giorno dopo è la stessa Mattia a parlare di “cose che non andavano più come prima”, come si suol dire che la “pezza è stata peggio del buco.

Ma vediamo un po’ di cronistoria: diciamo che il sindaco aveva iniziato a maturare la decisione di privarsi della Mattia già con i primi caldi estivi e ora vi racconteremo i vari passaggi di questa intrigata vicenda.

Prima di tutto va considerata la figura della Mattia: politica di professione, giornalista per caso o meglio per politica e grazie alla politica e che negli ultimi anni avrebbe fatto di tutto per andare a governare la “sua” Valmontone. Impresa riuscitale nelle ultime amministrative con oltre 800 preferenze personali che hanno dato una spinta decisiva alla vittoria finale di Latini. Da qui inizia il percorso amministrativo con tanto di deleghe, fortemente volute, alle Politiche Sociali, alla Cultura, al Palazzo Doria Pamphilj, all’Associazionismo e alle Pari Opportunità. Oramai si sa governare una città complessa come Valmontone non è assolutamente facile e soprattutto avere a che fare con la disperazione delle gente non è mai bello. Sin dai primi mesi incarica, inizia il malessere della giovane amministratrice che pian piano per colpa dei suoi modi di fare, a dir poco arroganti, fa il vuoto intorno alla sua persona. Prima allontana, nei rapporti lavorativi, i dipendenti comunali e poi i suoi stessi ex amici della maggioranza arrivando, addirittura, a far diventare le ultime riunioni di giunta delle vere e proprie “rappresentazione teatrali” con strilli ed insulti che mandano su tutte le furie il primo cittadino e provocano crisi di pianto in altre esponenti del governo locale, ma soprattutto la gente che l’aveva votata inizia a capire di che pasta è fatta veramente: tante le promesse e pochissime le cose mantenute (mai visto un agosto più triste di quello appena trascorso del 2015 per quanto riguarda gli eventi e le manifestazioni), ma l’importante per l’ex prima donna della politica valmontonese era apparire in ogni dove e soprattutto al fianco del “suo” Zingaretti, in ogni comunicato stampa ed in ogni processione, magari con tanto di fascia tricolore.

Ma ovviamente, oltre agli aspetti caratteriali ci sono stati altri eventi che hanno portato il sindaco a “liberarsi” (ecco perché la lista si chiama Libera Valmontone) del pezzo da 90 della sua giunta. Da quanto dicono i bene informati uno strano giro di assunzioni tra ospedale e comune orchestrato dal primo cittadino non è andato giù alla Mattia che si è fatta sentire nelle alte sfere, ma soprattutto nel mese di luglio c’è stata la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso ovvero la Mattia ha partecipato all’ultima riunione dei Piani di Zona con gli altri amministratori dei comuni limitrofi ed in questa occasione ha contraddetto pesantemente la linea improntata da Latini fino a quel giorno. Ovvero Latini volera che tutto restasse come prima con la gestione della Ag. Servizi Comunali (ex Asper) mentre la Mattia si è unità agli altri amministratori che avevano promosso un consorzio tra comuni al di fuori dell’Agenzia. A questo punto il Sindaco ha capito che oramai la Mattia era incontrollabile e quindi ha deciso di non rovinarle le vacanze ma “solo” il rientro in città, consapevole del fatto che cosi facendo si è messo una buona parte del suo stesso partito (il PD) contro e siamo sicuri che da qui in seguito ne vedremo delle belle con la Mattia sempre più battitore libero nei vari consigli comunali.

Cara Eleonora adesso è il momento di un atto di coraggio vero, di quelli che fanno i politici veri. Fai un’incontro pubblico e spiega ai cittadini come stanno veramente le cose, è troppo facile mettersi dietro alla tastiera di un PC, altrimenti tra qualche anno i tuoi elettori ti vedranno capolista contro lo stesso Latini senza capire mai le motivazioni che ti hanno portata a maturare questa decisione.

Dan Flav

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