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Frosinone Calcio, Angelozzi: “Sulla carta siamo più forti dell’anno scorso”

Il direttore sportivo sul calcio sostenibile e sul futuro: “Il nostro modello è l’Empoli. Un giorno riusciremo a fare come loro”

Il Direttore sportivo del Frosinone Calcio, Guido Angelozzi, fa il bilancio della sessione estiva di calciomercato che ha visto, ancora una volta, i giallazzurri tra i maggiori protagonisti in cadetteria.

Bilancio - "Da quando sono arrivato, mi è stato chiesto di cambiare filosofia e la situazione che c’era al Frosinone. Penso che siamo sulla strada buona. A giugno il Frosinone può fare quello che desidera il presidente e tutti noi: un calcio sostenibile. Abbiamo pulito la società al 90% di cose che c’erano. Sono state fatte cose belle e non bisogna dimenticarle, come i due anni di A, però allo stesso tempo facendola la società si è complicata la vita a livello economico. A oggi sono molto soddisfatto e ringrazio tutti i miei collaboratori per questo. Se è stato fatto tutto questo è merito loro".

Calciomercato - "Ringrazio chi è stato qui ed è andato via come Gori e Ciano, hanno capito che il ciclo era finito. Rammarico? Ho sempre qualche rammarico. È da ieri mattina che dico al mio collaboratore di tornare a casa. Ho fatto le analisi e si poteva fare qualcosa in più, non è stato possibile. L’unica cosa che mi è rimasta in gola è stato n giocatore che è rimasto con noi: Matarese. L’ho pregato di fare la risoluzione anche con una buonuscita e invece questo ragazzo, consigliato male, non l’ha voluto fare.

A livello di squadra potevo fare qualcosa di più, sempre si può fare qualcosa di più. Calafiori è sfumato perchè ha ricevuto altre offerte, altrimenti sarebbe venuto di buon grado a Frosinone. Tra Basilea e Frosinone preferiva noi. Però la Roma voleva una percentuale troppo alta per la futura rivendita al 40% invece che al 20%. Frabotta ha accettato in tre secondi Frosinone. Kujabi ancora purtroppo non può avere il contratto. Mi dispiace da morire, ogni volta che lo vedo mi fa tenerezza. Purtroppo ancora non ha la nazionalità italiana e dire che ha fatto tutte le cose che andavano fatte. Stiamo aspettando". 

Questione prestiti - "Siamo soddisfatti del mercato fatto. Certe volte sento dire che sono tutti in prestito. Il calcio è cambiato, li prendono le big i calciatori in prestito e non può farlo il Frosinone? La metodologia è cambiata. Abbiamo fatto anche degli investimenti come Caso, Borrelli o Insigne. Non è che abbiamo pensato solamente a vendere e incassare, abbiamo fatto l’una e l’altra sempre con una logica".

La squadra - "Abbiamo migliorato la squadra, completa. Abbiamo diversi doppioni. L’asticella non si è alzata come obiettivi. Sono sempre gli stessi. Dobbiamo cercare di migliorare. Tutte le squadre si sono rafforzate. Ci sono delle squadre forti sulla carta. Noi dobbiamo pensare come prima cosa la salvezza. Dopo si può alzare l’asticella. Il campo è sempre il giudice di tutto. Dobbiamo dare il tempo all’allenatore ad amalgamare i giocatori visto che abbiamo cambiato tanto, anzi è stato bravo finora a farlo. Dobbiamo ragionare step per step. Sulla carta siamo migliori dell’anno scorso però non vuol dire niente questo. La carta è un conto, il campo è un altro. Dobbiamo dargli un po’ di tempo, specialmente agli ultimi arrivati, per acquisire il gioco e la mentalità del mister. Sono molto fiducioso e contento di quello che stiamo facendo. Grosso sta lavorando benissimo e trasmettendo tante cose belle".

Gatti - "Vendere Gatti ad una squadra come la Juventus è stato per noi un motivo di orgoglio. Siamo andati a vederlo all’esordio allo Stadium. Ho visto tanti calciatori esordire in A, ma per lui mi sono emozionato. C’è da scrivere un romanzo per la sua storia".

Calcio sostenibile  - "Il calcio sostenibile si può fare anche in A? Parla la storia dell’Empoli. Fa l’ascensore da diversi anni e tutti l’accettano. Voi dovete essere orgogliosi di avere una proprietà e un presidente visionario di nome Maurizio Stirpe. L’unica società che fa il calcio come si deve è l’Empoli. Poi c’è il Sassuolo ma ha una proprietà fuori dal normale. L’Empoli ha un presidente che sono 30 anni che sta là, vivono di calcio e sono bravi. Il Frosinone, nel tempo, può fare questo tipo di percorso. Potevamo fare l’ultima settimana cose minori, ma il presidente ha voluto forzare portando in ciociaria calciatori importanti. I grandi club ci vogliono affidare dei giovani di grande prospettiva al Frosinone. Questo è un motivo di orgoglio.

I tifosi vogliono vedere che la squadra lotta. Questa deve essere la mentalità che bisogna portare avanti. Stiamo facendo la Primavera 1 che è un altro motivo di vanto. Il presidente è un vulcano, guarda sempre avanti. Abbiamo un allenatore che ama i giovani, come me del resto, quindi ci sarà spazio anche per quelli della Primavera. Noi vogliamo arrivare a quello che fa l’Empoli. Col tempo credo che ce la faremo. L'anno scorso il presidente mi ha allungato il contratto fino al 2025. Fin quando c'è feeling tra me e lui lavorerò a Frosinone. L'anno scorso ho avuto qualcosa di importante dall A ma gli ho detto di non cercarmi, perchè mi trovo bene a Frosinone. La filosofia del lavoro di questa squadra mi piace".

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