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Frosinone, Angelozzi in conferenza: "Ecco come sono nate le trattative per Ibrahimovic e Reinier"

Il direttore sportivo giallazzurro fa il punto della situazione: "Volevamo un difensore straniero ma gli altri sono stati più bravi di noi"

Il direttore sportivo del Frosinone Calcio, Guido Angelozzi, ha fatto il punto sulle operazioni fatte in questa sessione estiva di calciomercato che ha visto i giallazzurri assoluti protagonisti con ben 20 acquisti e 23 cessioni.

"Ringrazio il presidente per quanto fatto. Non ho fatto ancora i conti ma credo di essere andato fuori budget, ma Stirpe appena ha saputo di certe operazioni mi ha detto di andare tranquillamente avanti. Ringrazio anche Zoino".

Le operazioni - "L’operazione più importante è stata quella di Boloca. Ci siamo visti più di due mesi fa, c’erano tante difficoltà in partenza. Abbiamo fatto quest’operazione con il Sassuolo e da lì siamo ripartiti perché c’è stata una plusvalenza economica e ci ha permesso di prendere due calciatori importanti come Marchizza e Harroui. Da lì è partito il percorso che ci ha dato autostima e coraggio. In più abbiamo ripreso Turati.  Poi c’è stata questa trattiva con la Juve non facile. Era un mese che stavamo dietro a questi calciatori, poi con un po’ di fortuna e bravura siamo riusciti a prenderlo. Uno è un nazionale argentino e l'altro due anni fa era un fenomeno e ora sta bene. Prima di noi lo voleva l’Udinese, ma il calciatore ha scelto Frosinone. La fortuna è stata che abbiamo preso Barrenechea che ha convinto gli altri due ad arrivare. Alcune società importanti come Juventus e Bayern Monaco, danno fiducia al nostro progetto. Ho esultato alla chiusura della trattiva per Okoli. Eravamo un mese che ci stavamo dietro perché lo volevamo a tutti i costi. Loro cambiavano idea ogni minuto. Il ragazzo voleva venire. Alla fine ho mandato un sms bluff per dire che non lo volevo più, ma alla fine ce l’hanno mandato. Monterisi siamo riusciti a farcelo ridare. Lo volevamo riprendere e siamo riusciti a prenderlo a poco. Ed è una soddisfazione perché già si sta parlando di lui.".

Il difensore che non è arrivato- "Abbiamo tentato in tutti i modi di prendere Ferrari. Il ragazzo voleva venire ma il Sassuolo all’ultimo momento l’ha tolto dal mercato. Volevamo prendere un difensore che andasse a coprire Kalaj che non si sa quando recupera. Volevamo prendere un altro difensore però non è stato possibile. Il mio difensore era un altro, era il georgiano che ha preso il Torino (Sazonov n.d.r.). Avevamo raccolto anche una somma consistente ma altri sono stati più bravi di noi e di me. Avevamo chiuso l’ultimo giorno per Katic, poi ci sono stati dei disguidi e sono stato io a interrompere la trattativa perché la società ha cambiato gli accordi che avevamo prima. Non mi faccio ricattare da nessuno, quindi ho interrotto la trattativa. Se poi c’è un’occasione che riteniamo opportuna (tra gli svincolati n.d.r.) la società non si tirerà indietro".

Gli obiettivi - "Mi aspetto di raggiungere la salvezza, ma dobbiamo essere tutti compatti. È la terza volta che siamo in A, salvarsi sarebbe un sogno per tutti quanti. È quella la cosa che mi aspetto e spero che si avveri. Se poi emerge un calciatore siamo tutti contenti. Il calciatore che oggi sta emozionando tutti è un ragazzo che l’anno scorso a gennaio stava fuori rosa all’Albinoleffe. Ce ne sono tanti di calciatori bravi quest’anno. Di Francesco, senza offesa, non c’entra niente con il Frosinone. Noi siamo una piccola realtà, lui è venuto qui per il rapporto che ha con me. Poi gli ho fatto conoscere il presidente. Non so come finiremo l’annata ma vi posso assicurare che ci divertiremo. Il preparatore atletico parla quattro-cinque lingue. È stato con la nazionale inglese, con quella russa, con il Real Madrid e la Juventus. Vedere qui gente del genere è incredibile".

Il mercato in uscita: "Avevamo difficoltà a fare delle determinate operazioni. Ho dovuto regalare due calciatori per il monte ingaggi. Uno è Ricci e uno è Insigne. Avevamo bisogno di abbassarlo e li abbiamo regalati. Era un’operazione troppo importante. Magari se avevamo pazienza li potevamo anche vendere a un buon prezzo, ma abbiamo dovuto farlo perché in quel momento era troppo importante. C’è stato qualche calciatore che non voleva andare via. Avevamo ceduto Bidaoui ma non ha voluto lasciare la Ciociaria. Abbiamo mandato in prestito con diritto di riscatto Borrelli e poi Szyminski in prestito. Per Caso c’è stata qualche timida richiesta però niente di stravolgente. Ci sono state tante richieste per Oyono, ma abbiamo detto che di importante ne vendevamo solo uno (Boloca n.d.r.)".

La trattativa di Reinier - "A noi arrivano tante segnalazioni. Me ne hanno parlato, l’ho visto. Poi un giorno a pranzo a Milano ho incontrato Ariedo Braida. Chiedo a lui di mettermi in contatto con Ancellotti che me ne ha parlato benissimo. È stato a giocare due anni al Borussia e al Girona ed era anche quest'anno sul mercato. Settimana dopo siamo andati di nuovo a pranzo con Braida e mi ha chiesto se il Frosinone voleva ancora prenderlo perché aveva una trattiva con una squadra greca. Nella mia testa volevo prendere Sazonov che occupava il posto di extracomunitario. Poi visto che non se ne faceva più niente ho chiamato per dire se voleva ancora venire. Ha chiamato Kaio che l’ha convinto a venire per il posto e perché l’allenatore fa giocare bene la squadra".

Per Ibrahimovic- "E' un calciatore forte. Lo abbiamo visto con il lavoro di scouting. Lo aggreghiamo alla prima squadra. Ci manca un difensore in più ma siamo pronti a tutto".

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