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Frosinone calcio, il presidente Stirpe fa il punto della situazione dopo la vittoria con il Venezia

Il presidente gialloblu conferma "Il Frosinone deve avere il coraggio di vincere". Un saluto a Ciofani dopo l'infortunio subito in gara e ai tifosi sempre presenti

Toni pacati, calma imperiale, grande fiducia ed altrettanto realismo. Il presidente Maurizio Stirpe parla in esclusiva al sito ufficiale del Frosinone. La vittoria sul Venezia è il momento anche per ribadire alcuni concetti (ad esempio «il nostro bilancio è in linea perfetta») e lanciare la volata di queste ultime 9 giornate («il Frosinone deve avere il coraggio di vincere…» è uno spot da serie A). Quindi il saluto al ‘guerriero’ Daniel Ciofani che dovrà rimandare a tempi migliori l’assalto al record di gol ed ai tifosi come sempre un punto di riferimento dei suoi 16 anni di gestione. In mezzo l’Empoli («Squadra trasformata ma contro di loro dovremo fare la partita della vita») e l’annuncio di novità sullo Stadio.

Presidente Stirpe, tra due giorni è Pasqua. La vittoria sul Venezia la annuncia serena, come lo sono state le feste natalizie. E’ un altro segnale positivo rispetto agli anni passati? 

"Diciamo che quest’anno le festività le trascorriamo tutte serenamente. Se questo è un segnale che sta per sbocciare qualcosa di differente è tutto da dimostrare. Ma voglio pensare che sia davvero un segnale positivo".

Proviamo a tracciare un bilancio sul Frosinone a 9 giornate dalla fine della stagione regolare? 

"Penso che le vicende che viviamo debbano essere contestualizzate all’interno del progetto. E’ evidente che l’obiettivo della nostra Società era di ottenere l’equilibrio economico-finanziario, di proseguire nella realizzazione e crescita delle infrastrutture e di raggiungere risultati sportivi. Quindi, sotto questo profilo il bilancio è in linea. All’allenatore avevamo chiesto di trovarci ad un certo punto della stagione laddove ci troviamo. Adesso se saremo bravi potremo ambire alla promozione diretta oppure dovremo accontentarci di quello che ci riserverà il campo di gioco. Ma detto questo, non si potrà mai affermare che non abbiamo compiuto un percorso in linea con le ambizioni della Società e dei tifosi. Spesso tendiamo a dimenticarci che nel calcio ci sono anche gli avversari e che il livello qualitativo può fare la differenza se esprime il merito maggiore".

Partendo dalle prossime 9 gare cosa dovrà fare il Frosinone? Un consiglio alla squadra si sente di darlo? 

"Il Frosinone deve avere il coraggio di vincere come ha fatto ieri sera. Quando da un certo punto in poi non c’è stata più partita".

Ci sono piazze di serie B che per anni hanno pagato a caro prezzo il peso delle aspettative. Cosa dovrà invece fare tutto l’ambiente per accompagnare la squadra con la giusta dose di serenità in questo decisivo scampolo di campionato?

"Il cammino che ci attende sarà molto duro e potrà essere costellato anche di inciampi. Serve il giusto equilibrio sia nel valutare le cose buone, sia qualche incidente. Tutti insieme non dovremo mai perdere la fiducia per centrare l’obiettivo. Che può arrivare anche da un percorso più tortuoso rispetto a quello che era stato prefigurato".

E’ la solita serie B, il girone di ritorno è un altro campionato su tutti i fronti. C’è una squadra che l’ha sorpresa in modo particolare?

"L’Empoli senza dubbio mi ha sorpreso. Rispetto all’avversaria incontrata all’andata, oggi è una squadra diversa. E’ stato fatto un ottimo lavoro sia sotto il profilo tecnico che societario".

E questo Empoli è davvero imbattibile? 

"In questo momento è in grande fiducia ed ha anche quel pizzico di fortuna proprio di chi si trova in quella condizione di fiducia. Un cliente scomodo. E il Frosinone il 23 aprile dovrà giocare la partita della vita".

Longo ha dichiarato più che non bisogna guardarsi le spalle, rivolto a tutti. I tifosi ogni tanto temono invece di rivedere il film del recente passato. Questa vittoria potrà servire a scacciare i fantasmi e le Cassandre? 

"Questa vittoria non influirà sull’atteggiamento psicologico. Nel calcio si fanno similitudini che non hanno ragione di essere perché, normalmente, le situazioni cambiamo di stagione in stagione. Lo scorso campionato non può essere paragonato a quello di oggi. Questa squadra è stata capace di perdere la conquista dell’obiettivo pur facendo bene. Ora però mi attendo che si riproponga il meglio. Perché il Frosinone merita la promozione. La meritano la squadra, i tifosi, la Società, la Città. Quindi, ribadisco: fiducia e provare a centrare il bersaglio grosso".

A Terni c’è stata contestazione, ieri sera gli applausi scroscianti. E la Curva ha incitato sempre. Come si raggiunge il punto di equilibrio? L’Italia è così lontana dall’Inghilterra?

"Non c’è un punto di equilibrio, diciamolo. In Inghilterra esiste una cultura anglosassone che è diversa da quella latina, che gestisce certe situazioni, certe emozioni in maniera diversa. Tra Terni e ieri c’è un filo di coerenza. Le emozioni nel calcio esprimono un modo di essere. E così i tifosi che erano rimasti delusi al ‘Liberati’, ci sta che appena 4 giorni dopo vedendo la squadra reagire in maniera veemente allo svantaggio e all’infortunio di Daniel Ciofani, cantino “vi vogliamo così”. A Terni nessuno voleva quel tipo di squadra, anche noi vorremmo sempre vederli così come ieri sera. Ma non dimentichiamo che su 33 partite il Frosinone ne ha inanellate 28 utili, qualcosa significa pure in termini di valori".

Lo stadio nuovo visto come sinonimo di promozione. In che modo bisogna affrancarsi dalla pressione mediatica?

"Lo Stadio bisogna vederlo come promozione della Città. Poi se siamo bravi in tutto il resto, l’infrastruttura può aiutare. Quindi lo Stadio va affrancato dall’andamento della squadra. Va visto come promozione di noi stessi. Un momento di crescita, attraverso quello che abbiamo pianificato con il crowdfunding, ci sarà. Entro il mese di aprile spiegherò in una conferenza stampa gli obiettivi dell’ulteriore step che ci vedrà impegnati. Quindi, lo ripeto: lo Stadio è un aspetto collaterale". 

Dopo i recuperi Parma-Palermo e Foggia-Empoli ci sono 3-4 turni decisivi. Cosa si aspetta?

"Penso che dovremo far bene in casa, anzi essere perfetti e poi mettere a segno qualche colpo fuori. Il nostro percorso è duro e difficile. Ma se non vinciamo, allora perché ambire alla promozione in casa?".

Abbiamo detto della Pasqua alle porte. Un saluto e una richiesta. A chi vuole estenderli?

"Un saluto a Daniel Ciofani per l’infortunio patito ieri. E ai tifosi che stanno dimostrando di accompagnare con entusiasmo, simpatia e fedeltà il nostro percorso. Noi vorremmo esaudire le loro speranze che sono anche le nostre, aggiungendo impegno massimo per il conseguimento. Auguri di buona Pasqua a tutti".

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