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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Frosinone calcio, vittoria contro l'Entella. Tre punti d'oro sotto l'albero

Dopo la tensione e il freddo c’è anche la bella soddisfazione per Longo che conquista l'obiettivo della vittoria

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di FrosinoneToday

 La tensione si sente ancora, al pari del freddo polare. Sul volto del tecnico del Frosinone, Moreno Longo, ci sono ancora i segni di entrambi. Anche nell’ambiente caldo e ovattato della saletta riservata alla telecamera di Sky. Dopo la tensione e il freddo c’è anche la bella soddisfazione per Longo che, tra le mura amiche, deve invece difendersi dai ‘boatos’ della critica. Mentre il suo Frosinone ha inanellato il 12° risultato utile di fila che, al netto di qualche pausa che pure c’è stata ed è innegabile, proietta i giallazzurri a quota 34 punti, a -4 dalla famosa quota 38 alla quale i giallazzurri si attestarono al giro di boa della scorsa stagione. Considerando le disavventure (al capitolo infortuni, squalifiche e problemi di vario genere), un avvio complicato per questioni logistiche e qualche episodio di troppo (anche contro i liguri) a sfavore, c’è tutto per applaudire questa squadra.

In avvio, di fronte alle telecamere, c’è un duetto a distanza con il collega Giovanni Stroppa, tecnico del Foggia che, battendo la Salernitana all’Arechi, ha permesso al Frosinone di rimanere l’unica squadra di serie B imbattuta tra le mura amiche. “Faccio i complimenti a Stroppa. So come lavori e come gioca la tua squadra – dice in collegamento con l’Arechi – la sua è una vittoria che mi fa particolarmente piacere. Il Foggia è una delle squadre che ha sempre giocato un ottimo calcio e sono convito che il lavoro paghi sempre alla fine”.

Mister Longo, contro l’Entella una bella vittoria oppure lei deve concentrarsi su quello che si poteva evitare, magari qualche sofferenza finale?

“E’ normale che sono molto contento, faccio i complimenti ai ragazzi. Dopo il pari di Carpi non era semplice ma questa è stata una vittoria meritata. Il risultato è un 4-3 che fa pensare magari che la partita sia stata aperta ma sotto l’aspetto della prestazione non è mai stata in discussione. Dopo 1′ eravamo addirittura sotto, abbiamo avuto la capacità di riprenderla,  ci hanno annullato anche un gol regolare. E’ chiaro che da allenatore preferirei vincere 1-0, c’è maggiore equilibrio ma avevo chiesto ai ragazzi di toglierci dalla testa la parola ‘gestione’ perché nelle ultime 4 partite eravamo stati rimontati tre volte. Per questo abbiamo continuato a macinare gioco e gol e quella rete in più questa volta ci ha permesso di vincere la partita. Quindi è servito il quarto gol e speriamo ne servano di meno perché non sempre se ne possono segnare quattro…”.

La difesa che prende tre gol ancora sul banco degli imputati? E’ questa la sostanza della domanda che arriva dallo studio di Sky diretta a Longo.

“Sotto l’aspetto della fase difensiva ci portiamo dietro un piccolo fardello. Al minimo errore veniamo puniti, ci sono state delle situazioni che non ci hanno permesso di incassare delle vittorie che avremmo meritato per le prestazioni. Quando succedono queste cose più di una volta, nella mente dei giocatori si innesca una sorta di timore che non ti permette di essere libero. Detto questo ci stiamo lavorando. Soprattutto sotto l’aspetto di voler attaccare a prescindere, come abbiamo fatto oggi. Una squadra come la nostra fa fatica a gestire il risultato con il palleggio. Per cui in questa fase dobbiamo spingere per fare ancora un gol in più. Ma è chiaro che dovremo lavorare ancora di più sulla fase difensiva: questo è un campionato in cui gli equilibri ed i dettagli sono importanti e noi dobbiamo imparare a gestire bene il vantaggio con più sicurezza”.

Longo si sposta quindi nella sala conferenze dello stadio. Dove questa volta non ci sono pienone e ‘fucilieri’ pronti.

Mister, per non deludere i numeri il gol questa volta invece di prenderlo nei minuti finali lo abbiamo preso all’inizio. Per colpa di cosa?

“Per nessuna colpa. E’ successo per il fatto che ci sono anche gli avversari. Abbiamo commesso un errore ed abbiamo preso gol e non si può pretendere che un avversario non faccia nulla. Quel gol è servito a far scoccare la scintilla nella testa dei miei giocatori. Che ringrazio perché ho visto una squadra che ha cercato la vittoria davvero con un bel piglio, con la volontà di andare a vincere la partita con tutto quello che aveva dentro. Per lunghi tratti abbiamo dominato una partita che, è vero, è stata in bilico, è stata chiusa per poco tempo. Dobbiamo migliorare e lo sappiamo”.

Premesso che in mediana lei è costretto a schierare sempre gli stessi uomini a causa degli infortuni, quanto secondo lei l’Entella ci ha creato dei problemi con quelle due punte piazzate alte che ci hanno costretto ad allargarci?

“Sapevamo che se non avessero trovato spazi, avrebbero utilizzato La Mantia come sponda per De Luca e Diaw sulle seconde palle. Quando non trovavano fraseggio, quindi, ci aspettavamo queste palle lunghe su La Mantia. Era uno spartito che conoscevamo e sul quale la squadra ha lavorato bene”.

L’aspetto positivo è la vittoria, la voglia di prendersi i tre punti. L’aspetto negativo è forse l’errore individuale?

“Guardate, sicuramente ci sono sempre i lati in cui migliorare, anche quando abbiamo vinto in passato l’ho fatto. Questa sera voglio solo parlare in positivo. Ci serve positività attorno a noi per scacciare l’alone di incertezza mentale attorno a squadra e ambiente. Ci godiamo allora questa vittoria che i ragazzi hanno voluto e guardiamo avanti con fiducia. Se diamo una sbirciata sugli altri campi, ci rendiamo conto che in questo turno ci sono stati tanti pareggi. Il Carpi che va a vincere fuori casa o avversari che abbiamo affrontato e che si pensava di farne un sol boccone ma non certamente noi. Non siamo stupiti di questo, vogliamo però pensare positivo ed andare avanti con equilibrio”.

L’aspetto positivo è che questa… positività si possa caricare sul pullman per Foggia?

“Non dobbiamo fermarci, non dobbiamo accontentarci,  il 12° risultato utile credo che rappresenti un segnale. Non abbiamo fatto nulla ma bisogna sgombrare la testa da situazioni che possono solo appesantirci”.

L’elemento ‘positività’ fa pensare che il messaggio che fa girare il tecnico sia questo: siate anche voi positivi nei nostri confronti…

“Quando parlo di positività parlo dei giocatori, dell’ambiente, di tutto quello che sarà fondamentale per raggiungere l’obiettivo. Lascio fuori la Società perché è sempre positiva. L’unico errore che possiamo fare è farci del male da soli”.

Anche questa volta in casa ha scelto Citro al posto di Dionisi. Che significa questa scelta in casa?

“Vado un po’ a ritroso: quando ho fatto giocare Citro dall’inizio per la prima volta è perché lo stava meritando. Il Frosinone se vuole essere una squadra importante non può essere formato da 11 giocatori. Faccio l’esempio della Juve: ogni tanto fa giocare Dybala, ogni tanto Higuain… Una squadra forte deve avere le alternative che a loro volta debbono avere le opportunità. A Carpi non ho voluto dare continuità rispetto a quella con il Brescia perché ho scelto l’aspetto motivazionale. Per Citro ci sarà spazio se continuerà a giocare bene. Sottolineando che Dionisi rimane un giocatore fondamentale per questa squadra, lo ha dimostrato anche oggi”.

Si aspettava così tanto spazio a lasciato dall’Entella a centrocampo?

“Io credo che non è questione di aspettarsi spazio o meno. Oggi lo spazio ce lo siamo anche creati grazie ai nostri centrocampisti. A volte rischiavamo qualcosa nelle transizioni perché portavamo Maiello e Gori ad aprirsi. Ma sappiamo anche che lavoriamo con un  difensore in più per intervenire in quella dinamica. Ed era necessario per andare a riacciuffare un risultato che non si era messo bene in partenza. La voglia di rimettere la gara in carreggiata ha fatto sì che si siano creati spazi per noi”.

Mister, per chiudere: auguri a lei e al suo staff..

“Vi ringrazio e li contraccambio da parte nostra a tutti voi ed alle vostre famiglie. Intendo rivolti alla stampa, ai tifosi e tutti quelli che seguono e che vogliono bene al Frosinone. Speriamo di aver fatto loro un bel regalo. Ci rivediamo dopo Natale per un’altra battaglia insieme”.

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