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Frosinone - Moreno Longo pagherà colpe anche non sue, ma per riaccendere quella scintilla un suo esonero sembra inevitabile

La costruzione della rosa è la principale causa di questa situazione, ma l'allenatore è l'unico che può pagare

Il Frosinone cade al Benito Stirpe contro il Sassuolo per 2-0 e rimane a 5 punti di distacco dalla zona salvezza. Senza troppi giri di parole, andiamo subito al sodo: anche ieri prestazione imbarazzante da parte degli uomini di Longo. Perdere contro un avversario che si è dimostrato superiore a livello qualitativo ci sta, ma non così, non senza il minimo mordente. I ciociari ancora una volta si arrendono alla prima difficoltà (allo sfortunato autogol di Ariaudo al 43') e escono dal campo mentalmente e fisicamente. Dimostrazione questa di zero carattere e zero spirito di appartenenza e di gruppo. 

Clima surreale e tragicomico al Benito Stirpe

Dopo un primo tempo dove il Frosinone aveva creato qualcosa, anche se l'approccio alla partita era parso subito dei non migliori, i ciociari hanno fatto semplicemente da sparring-partner ai neroverdi nella ripresa. Ancora una volta in questo campionato. Ed è proprio questa la cosa che più dà fastidio ai tifosi giallazzurri che ieri hanno esternato il proprio dissenso con cori auto-ironici, alcuni per la verità forse inopportuni (come gli olè quando aveva palla il Sassuolo). Un secondo tempo da incubo, con i supporter canarini che per la prima volta hanno chiesto a chiare lettere l'esonero di Longo.

La panchina di Longo traballa, si fanno i nomi di De Biasi e Baroni

La posizione dell'ex tecnico della Pro Vercelli è a rischio e nelle prossime ore potrebbe arrivare la decisione di allontanarlo dalla panchina giallazzurra. Come abbiamo più volte detto, Longo paga colpe anche non sue. La costruzione della rosa canarina, per lo più con scarti di squadre in lotta per la salvezza, è sicuramente la causa principale di questa disfatta. Cambiare così tanto è stata un'arma a doppio taglio, puntando più sulla quantità che sulla qualità non si è fatto altro che creare confusione. Il tecnico piemontese poi non è riuscito a trovare la giusta quadratura del cerchio, cercando di fare (male) quel che poteva con gli uomini a disposizione. Una squadra senza gioco, senza carattere e senza spirito di gruppo, e questo lo testimoniano i vari ritiri negli ultimi mesi. Per sostituire Longo si fanno i nomi di Baroni (che non ha mai fatto un punto in A con il Benevento l'anno scorso) e De Biasi, che viene da una buona parentesi da allenatore dell'Albania, ma che manca dal calcio di massima serie da oltre 8 anni, dai due mesi disputati sulla panchina dell'Udinese. La sensazione è che l'unica cosa da fare in questo momento per cercare di salvare il salvabile (ricordiamo che il Frosinone è a 5 punti di distacco dalla salvezza non 15), è quella di dare una scossa all'ambiente che sembra ormai rassegnato al peggio. Cosa inaccettabile quando siamo solo a metà dicembre e con soli, lo ripetiamo ancora, 5 punti di distacco dalla zona salvezza. La Serie A ha dimostrato che basta poco per rimettersi in gioco, vedasi Chievo ed Empoli che proprio dopo un cambio alla guida tecnica si sono rimesse in carreggiata.

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