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Tennis, Rafa Nadal fuori al Roland Garros dopo 9 vittorie. Per la Errani Serena ancora una volta troppo forte

18 e 12 di mercoledì 3 giugno 2015 una data storica per il tennis, Rafa Nadal. Nel giorno del suo 29esimo compleanno, esce dal campo tra gli applausi francesi e per la seconda volta in

18 e 12 di mercoledì 3 giugno 2015 una data storica per il tennis, Rafa Nadal. Nel giorno del suo 29esimo compleanno, esce dal campo tra gli applausi francesi e per la seconda volta in

11 anni, dopo ben 9 vittorie, perde al Roland Garros in tre set con il numero uno Novak Djokovic ed abdica al suo regno perenne e lo fa prendendosi i sinceri complimenti di un sempre sportivo Nole che al microfono di Pioline, parla di giornata storica ed incredibile ma dopo aver sottolineato i grandi meriti della carriera di Rafa.

E pensare che in undici anni una cosa del genere era successa solo un'altra volta. Nel 2009 ma quella volta fu per colpa delle vesciche e di quel Soderling che quel giorno giocò la partita della vita e che partita prima di scomparire per colpa di una malattia strana ed infida come la mononucleosi. Oggi abbiamo assistito ad un evento storico uno di quelli da raccontare ai nipoti Rafa lascia il suo Roland Garros, il sul suo Chatrier che in questi anni lo ha visto (quasi) sempre trionfare, ma la cosa che ti lascia più attonito è il modo in cui Rafa ha abdicato, sconfitto in tre set (75 63 61) da un Diokovic mostruoso che ora più che mai può puntare a fare il Grande Slam nella stessa stagione superando in questa speciale classifica proprio Rafa e Roger. Rafa che molla 61 al terzo non se lo sarebbe aspettato nessuno, invece è successo, sei anni dopo quel fatidico 2009, un’altra pagina di storia è stata scritta

Un compleanno che Rafa non dimenticherà mai, troppo brutto per essere vero.

In precedenza sempre sullo stesso campo anche l’ultima italiana in campo aveva lasciato il Roland Garros.

Tornare al Roland Garros è sempre bello e soprattutto arrivare il mercoledì della seconda settimana con ancora un italiana in corsa è ancor più bello. Certo alla piccola roccia romagnola Sarita Errani vanno solo fatti i complimenti perché negli ultimi quattro anni ha raggiunto in terra parigina una finale, una semi e due quarti. Unico azzurro a raggiungere tale risultato ma quest'oggi contro la numero uno incontrastata del tennis femminile Serena Williams, dalla quale aveva perso in semifinale nel 2013, fare meglio sarebbe stato alquanto improbabile. Sara qualche mese fa in Fed Cup a Brindisi era riuscita addirittura a vincere un set alla detentrice di ben 19 tornei dello slam.

Oggi dopo appena 28 minuti si era sul 61 per Serena perché evidentemente, come dicevano tutti in sala stampa, l'americana oggi si era svegliata con il piede giusto. Nel secondo set c’è la reazione di Sara che la porta ad issarsi fino al 3 pari prima di salutare l’allungo decisivo di Serena e bastano poche parole in sala interviste per capire con quale “serena” rassegnazione abbia preso questa sconfitta”.

“Serena è la più forte giocatrice con la quale abbia mai giocato. Io ci ho provato fino alla fine ma non avevo buone sensazioni sin dall'inizio, non sentivo la palla e c'era il vento. Non mi ha dato fastidio quando verso la fine del secondo set è caduta ed ha fatto un pò di scena. Io sono rimasta concentrata. Ho fatto un buon torneo ed ora arriva la "mia amata erba" (ironico) e sono fiduciosa per il resto della stagione dopo Wimbledon farò due tornei sulla terra”.

Da Parigi, Daniele Flavi (AGL). Foto Patrick Boren

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