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Sabato, 20 Aprile 2024

VIDEO | Cassino, strisce blu: pagheranno anche i disabili

Rita Giorgio, portavoce della categoria, chiede le dimissioni dell'assessore ai Servizi Sociali. Interviene il sindaco Enzo Salera che ha convocato l'azienda vincitrice della gara d'appalto

Il pagamento dei parcheggi da parte dei portatori di handicap a Cassino, in provincia di Frosinone, ha sollevato un vespaio di polemiche soprattutto tra coloro che si ritrovano quotidianamente a convivere con problemi di deambulazione e malati. A tutela della categoria è intervenuta Rita Giorgio, portavoce provinciale dei disabili che chiede le dimissioni dell'assessore ai Servizi Sociali, Luigi Maccaro.

L'intervento del sindaco

La decisione presa dalla società Publiparking ha costretto il sindaco Enzo Salera a convocare "per la giornata di giovedì 16 gennaio la Publiparking, l'azienda che ha vinto l'appalto del strisce blu del Comune di Cassino, per discutere la questione relativa al parcheggio dei disabili. Come è noto, la situazione che oggi ci troviamo a gestire, la ereditiamo da un bando fatto dalla passata amministrazione, ma sappiamo bene che ora tocca a noi risolvere le problematiche che sarebbero emerse, come sta avvenendo in questo caso. Anche perché la difesa dei nostri cittadini e in particolare di coloro che sono in condizioni di disagio, resta la nostra priorità. Per lo stesso motivo, con il nuovo comandante dei vigili, appena insediato ci stiamo attivando per verificare tutte le normative specifiche su questa tematica che tanto ci sta a cuore".

L'ex primo cittadino

A stretto giro è arrivata anche la replica dell'ex sindaco Carlo Maria D'Alessandro: "Conosco benissimo la problematica del parcheggio dei diversamente abili sulle aree di sosta a pagamento, in quanto con la Stazione Unica Appaltante della provincia di Frosinone, che lo ricordo ha gestito il bando di gara, abbiamo cercato una soluzione in quanto non esiste alcuna norma nazionale che consenta la sosta gratuita e alle persone diversamente abili sugli stalli a pagamento. Nel caso di specie fu proprio la stazione unica appaltante a segnalare che non fosse possibile inserire la sosta gratuita perché non consentita dalla legge ed il personale adibito al servizio di controllo e verifica delle gare non poteva agire diversamente. In passato con la società precedente, ovvero la TMP, addivenimmo ad una soluzione specifica per agevolare la sosta gratuita delle persone diversamente abili nel centro cittadino e sono sicuro che un'intesa simile potrà essere trovata anche in questa occasione. È giusto però precisare, onde evitare equivoci ed il solito scaricabarile che è tipico dell'attuale amministrazione, che il bando poteva essere ritirato e riproposto qualora l'amministrazione stessa ritenesse che esistessero motivi di interesse pubblico tali da applicare la disciplina della Legge 241 del 1990 articolo 21 octies e nonies. Per cui questa pantomima di dare la responsabilità a chi li ha preceduti è palesemente sconfessata dalla norma sopra richiamata. Sono certo però che prevarrà l'interesse pubblico di salvaguardare le persone diversamente abili".

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