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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cassino

Regione, Abbruzzese (F.I.); interrogazione a Zingaretti in merito a traffico illecito rifiuti sanitari in Ciociaria

“Ho scritto una interrogazione al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per sapere, aldilà delle inchieste giudiziarie che attengono ad altri contesti e altre Autorità,

“Ho scritto una interrogazione al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per sapere, aldilà delle inchieste giudiziarie che attengono ad altri contesti e altre Autorità, quali provvedimenti intende assumere la Regione, per chiarire l’affidabilità delle Aziende che svolgono i servizi di smaltimento di rifiuti ospedalieri nel Lazio, sia in sede di affidamento, sia durante l’espletamento del suddetto servizio. Tutto ciò in merito alla notizia apparsa sui quotidiani su un presunto traffico illecito di rifiuti sanitari in provincia di Frosinone”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzese, consigliere regionale di Forza Italia del Lazio e presidente della Commissione Speciale Riforme Istituzionali.

“La Procura della Repubblica di Roma ha emesso, nella giornata di ieri 17/10/2016, dieci richieste di rinvio a giudizio, nei confronti di altrettanti soggetti, per organizzazione a delinquere finalizzato al traffico illecito di rifiuti ospedalieri, truffa aggravata e frode in forniture pubbliche tra Frosinone e Roma. Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (N.I.P.A.F.) del Corpo forestale dello Stato Comando Provinciale di Frosinone, ipotizzano che alcune aziende amministrate dai dieci indagati, smaltivano rifiuti sanitari di ospedali Frosinone, Sora, Cassino, Pontecorvo, Rieti, dei Policlinici Umberto I e il Casilino di Roma. La società incaricata di smaltire i rifiuti sanitari presso gli ospedali di Frosinone, Cassino, Rieti e il Policlinico Casilino di Roma conferiva abusivamente come non pericolosi presso un'azienda di Frosinone ingenti quantitativi di flacone in vetro di medicinali ancora pieni in tutto o in parte di prodotto.

In un ospedale è stato riscontrato dagli agenti del NIPAF che tutto il vetro scaturito dalle attività sanitarie di tutti i reparti del nosocomio veniva immesso in un unico scarrabile, ed è stata accertata la presenza del percolato derivante dal contenuto dei rifiuti.

A seguito dei controlli del NIPAF, sono stati anche ritrovati, accanto al vetro conferito alle aziende, flaconi frammisti a materiale connesso ad attività di tipo sanitario quali cannule per flebo, aghi, garze, deflussori, siringhe, guanti in lattice in alcuni casi contaminati da sangue e quindi pericolosi a rischio infettivo, smaltiti come non pericolosi, mentre per i quali si prevede una diversa modalità di smaltimento specifica per i rifiuti sanitari pericolosi. La DDA della Procura di Roma contesta, inoltre, i reati di truffa aggravata e di frode in pubbliche forniture a danno degli ospedali di Sora, Cassino, Pontecorvo e il Policlinico Umberto I di Roma. La società incaricata di smaltire i rifiuti sanitari alterava i pesi dei rifiuti caricati presso gli ospedali, con la complicità dell'azienda frusinate alla quale conferiva gli stessi, corrispondendo un enorme profitto per l'azienda di smaltimento e a danno della Asl di Frosinone. In sostanza, non pesando i carichi di rifiuti presso gli ospedali, le aziende potevano gonfiare il peso degli stessi a destinazione, ricavando un indebito profitto; Si tratta di una vicenda estremamente grave e delicata perché, da un lato, rifiuti ospedalieri, per la loro natura, devono essere trattati con estrema cautela, cura e precauzioni che, nel caso di specie, sembrano non esserci proprio stati dall’altro, perché le aziende ospedaliere per questo servizio pagano un costo onerosissimo che, di riflesso, grava anche sui cittadini”. Ha concluso Abbruzzese.

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